Oggi è venerdì 29 marzo 2024, 7:04

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 66 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 12:57 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 11:38
Messaggi: 553
Località: Brescia
Sognare è bello e gratis però visto che l’entusiasmo c’è l’hai perché non incominci a fare un piccolo diorama per provare l’emozione di realizzare qualcosa (anche un semplice soprammobile) di solito è un banco di prova per far scattare la scintilla poi se qui metti le foto ci sono tanti validi esperti che potranno aiutarti, l’importante è partire.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 14:59 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 5767
Località: Bruschi
Già...definisci le tue fantasie e scegli un piccolo tratto e fanne un modulo.Molto probabilmente svoprirai la dura e gera realtà che modererà il tuo sogno per renderlo fattibile.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 15:12 
Non connesso

Nome: Emilio Totaro
Iscritto il: martedì 22 maggio 2012, 20:51
Messaggi: 3071
Località: Castellamare Adriatico - www.aternumlands.com
Partire da un modulo o diorama (funzionante) aiuta a capire i che avventura ti stai addentrando. Ti da la possibilità di sperimentare e fare esperienza, ed anche gli errori più banali sono sempre rimediabili. Partendo dal "piccolo" si ha sempre a vista "l'orizzonte", quindi l'obbiettivo. Ultimato il primo lavoro hai sempre la possibilità di passare alla seconda puntata". Sono partito così con l'ultimo lavoro, diorama 120 x 60 e poi mano mao ho costruito un mondo attorno.

Emilio


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 16:53 
Non connesso

Nome: Fulvio Liberati
Iscritto il: martedì 3 agosto 2021, 19:06
Messaggi: 18
Grazie a tutti per i vostri pareri e consigli...effettivamente partire da un diorama operativo per sperimentare fattivamente le mie ipotesi è una delle opzioni che ho considerato... partirei sicuramente dalla sella di lancio per il tiro al bersaglio, in modo da impratichirmi di cablaggi, automazione scambi, prove di sganciamento etc. ( ho visto più di un video su youtube in tedesco con manovre di tiro al bersaglio...quindi si può fare! Qualcuno aveva postato il link del video in una discussione su questo forum... mi piacerebbe sapere che sistema hanno usato quei modellisti!). Avevo letto tempo fa un articolo di un modellista geniale che aveva descritto passo passo la costruzione del suo diorama... sono sicuro che lo conoscete... aveva usato il motore di una stampante per fare il ponte trasbordatore nella stazione fantasma al piano inferiore, e il motore di un avvitatore per l'ascensore che porta il convoglio al piano in vista del diorama; cito questo articolo perchè lui aveva usato una calamita per lo sganciamento della loco giunta in stazione... sarei grato se qualcuno potesse indicarmi dove ritrovare quell'articolo. Spero che questa discussione possa essere interessante e stimolante, anche se teorica, non solo per me ma anche per eventuali lettori del forum... come sono stato io nell'ultimo anno.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 18:37 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 5767
Località: Bruschi
Cosa è il tiro al bersaglio????
Una sella di lancio funzionante è una cosa difficilissima...parti con cose piu semplici ..senno non partirai mai.
Abbonati a Ttm dove troverai molti esempi e...buon lavoro...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 19:18 
Non connesso

Iscritto il: sabato 6 ottobre 2007, 10:23
Messaggi: 228
Dacci oggi la nostra leccatina quotidiana...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 23:42 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 11:38
Messaggi: 553
Località: Brescia
Colui che cerchi è ben conosciuto anche qui sul forum: marmari.org, ciao (un pozzo di genialità come tanti altri). Ciao


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 6:31 
Non connesso

Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9101
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Pan-tografo ha scritto:
...Per esempio: in un plastico da manovra i ganci e gli sganciamenti sono fondamentali... ho letto e visto molto sull'argomento e per quanto riguarda i convogli merci sono propenso ad adottare i kadee che permettono il pre-sganciamento e la manovra a spinta (una sella di lancio per il tiro al bersaglio non può mancare nel mio sogno!)... qualcuno di voi li usa o li conosce per esperienza diretta? Ho visto che basta un magnete sotto i binari per operare lo sganciamento... è vero? E' un sistema affidabile?


I Kadee consentono il presgancio e sono a sgancio magnetico o elettromagnetico. Lo sganciatore può anche essere dissimulato sotto le traversine, rendendolo invisibile.
Per contro funzionano meccanicamente nè più, nè meno, come i classici ganci ad occhiello, ossia non consentono il funzionamento del cinematismo di gancio corto di cui oramai sono dotati tutti i rotabili commerciali. Il che è un handicap "visivo" non da poco, lasciando un traferro importante tra i respingenti dei rotabili e, specialmente, tra i mantici delle vetture.
Per quanto riguarda l' affidabilità, immagino che lo siano. Sono il sistema di aggancio "standard" dei fermodellisti yankee dagli oramai lontani anni '60.
Ed è proprio perchè sono nati per il mercato USA che non consentono il sistema di aggancio corto. I rotabili USA, al vero ed in modello, non hanno respingenti, il ruolo dei repingenti viene svolto dal sistema di aggancio, che al vero, è automatico. Ed il Kadee riproduce, anche visivamente, il sistema USA.
I Roco e i Fleischmann corti "classici" consentono entrambi il presganciamento. Lo sganciatore è di tipo meccanico o elettromeccanico. Poco bello a vedersi e non dissimulabile. Il principale vantaggio sta nel fatto che entrambi consentono il funzionamento del cinematismo di gancio corto, consentendo la marcia respingente contro respingente, mantice contro mantice, molto bella a vedersi.
Il Roco è più invasivo visivamente e più fragile del Fleischmann, ma è più morbido nelle manovre di aggancio e sgancio.
Entrambi sono i più diffusi, probabilmente perchè da più tempo sul mercato ( a memoria da metà degli anni '80 ).
Esistono anche altri tipi di gancio corto, Marklin, Roco "a manina", il recentissimo Piko, ma non ne ho conoscenza personale più di tanto e lascio ad altri di parlarne.
Saluti
Stefano.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 11:28 
Non connesso

Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6395
Località: Regione FVG
Io e un amico avevamo provato a farci una sella di lancio funzionante e pressochè automatica (io avevo preparato la parte elettronica), si metteva da sè gli scambi a valle a seconda di quali carri ci volevamo mandare. Senza spiegare troppo, usando un contatore a 16 uscite e si potevano collegare queste ai singoli motori degli scambi per spostarli man mano che i gruppi di carri venivano lanciati.
Funzionava, in effetti, anche se certi carri si fermavano troppo presto e certi filavano via per tutto il fascio. Ma era troppo grande per davvero trasformarla in un plastirama...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 11:33 
Non connesso

Iscritto il: sabato 28 febbraio 2009, 11:32
Messaggi: 1091
C’era a Norimberga nel museo DB, un po’ di anni fa, un grande plastico Fleischmann con sella di lancio.

E funzionava perfettamente.


Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk Pro


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 12:38 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 5767
Località: Bruschi
Appunto ..cose irrealizzabili per un singolo...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 13:02 
Non connesso

Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1908
Località: Faenza
Anche il compianto Bruno Mugellini aveva realizzato la sella di lancio.
Progettata da un ingegnere FS, occupava quasi metà della soffitta.

Per renderla funzionante, con rotabili in H0, aveva dovuto aumentare un po' la pendenza dell' uscita ; aveva anche messo gran cura nei ganci e nella scorrevolezza dei carri.
Sul culmine della sella di lancio c' era uno sganciatore comandato da un tasto della consolle, asservito ad una fotocellula che abilitava solo nel "buco" frà un carro e l' altro.

La vidi funzionare.

Il resto del sottotetto era occupato dal resto del plastico.
Il lavoro dell' hobby di una vita.

Molti lamentano la noiosità di plastici ambientati in stazioncine secondarie e sperdute, ma troppo spesso si vedono grandi plastici con un solo treno in circolazione per volta.
Non è di facile soluzione. Richiede sistemi di automazione "garbati", in grado quindi di muovere i treni, non a scatti, ma con le opportune accelerazioni e decelerazioni.
I sistemi DCC ed i programmi di regolazione del traffico aiutano a fare questo anche in maniera verosimile.
Si tratta, comunque, di sistemi complessi, che richiedono di imparare cose nuove e fuori dalle normali conoscenze.

Quando ideammo Klausen21, io ipotizzai un traffico di 3..4 coppie di treni al giorno (linea a doppio binario).
Entrati in possesso dell' orario dell' epoca, trovammo 7 coppie di passeggeri e 7 coppie di merci al giorno.
Per nostra fortuna il sistema della cintura consentiva di supportarlo, ma già nel 1921 il traffico era superiore a quello che si vede nella maggior parte dei plastici odierni.


Stefano Minghetti


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 13:17 
Non connesso

Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6395
Località: Regione FVG
ste.klausen21 ha scritto:
Anche il compianto Bruno Mugellini aveva realizzato la sella di lancio.
Progettata da un ingegnere FS, occupava quasi metà della soffitta.

Per renderla funzionante, con rotabili in H0, aveva dovuto aumentare un po' la pendenza dell' uscita ; aveva anche messo gran cura nei ganci e nella scorrevolezza dei carri.
Sul culmine della sella di lancio c' era uno sganciatore comandato da un tasto della consolle, asservito ad una fotocellula che abilitava solo nel "buco" frà un carro e l' altro.

La vidi funzionare.

Il resto del sottotetto era occupato dal resto del plastico.
Il lavoro dell' hobby di una vita.

Molti lamentano la noiosità di plastici ambientati in stazioncine secondarie e sperdute, ma troppo spesso si vedono grandi plastici con un solo treno in circolazione per volta.
Non è di facile soluzione. Richiede sistemi di automazione "garbati", in grado quindi di muovere i treni, non a scatti, ma con le opportune accelerazioni e decelerazioni.
I sistemi DCC ed i programmi di regolazione del traffico aiutano a fare questo anche in maniera verosimile.
Si tratta, comunque, di sistemi complessi, che richiedono di imparare cose nuove e fuori dalle normali conoscenze.

Quando ideammo Klausen21, io ipotizzai un traffico di 3..4 coppie di treni al giorno (linea a doppio binario).
Entrati in possesso dell' orario dell' epoca, trovammo 7 coppie di passeggeri e 7 coppie di merci al giorno.
Per nostra fortuna il sistema della cintura consentiva di supportarlo, ma già nel 1921 il traffico era superiore a quello che si vede nella maggior parte dei plastici odierni.


Stefano Minghetti

A occhio, quanto era lunga?
La nostra fatta alla c-d-c aveva nove metri e per funzionare bene avrebbe dovuto averne almeno 15. :shock: I binari del fascio erano solo otto. Poi l'abbiamo scomposta, penso i binari siano stati poi riutilizzati per altro.
L'amico purtroppo è morto.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 14:20 
Non connesso

Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1908
Località: Faenza
Quella che citavo era lunga a occhio 4..6 metri.

Più è lunga, più deve essere alta. E' un compromesso.


Stefano Minghetti


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 14:31 
Non connesso

Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6395
Località: Regione FVG
intendi solo la sella?
Io intendevo tutto, sella e fascio.


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 66 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 55 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Aldo Baldi - Direttori responsabili: Pietro Fattori - Daniela Ottolitri.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl