Ok perfetto! Grazie



Grazie dei consigli Stefano!
Anche mio babbo aveva messa un portafusibile con un interruttore generale per l'accensione della "scatola" (trasformatore).

Adesso mi devo studiare bene anche come portare i cavi dalla scatola verso il plastico e come organizzarli sotto al plastico ....

Ti ringrazio dell'esempio, anche se è tutto troppo tecnico per me, non so neanche cosa è la scarica capacitiva con condensatori

Io ho chiesto ad un amico di realizzarne un pochi da usare nelle mie due stazioni nascoste dove volevo utilizzare i PECO per non buttarli via.
Se vuoi dovrei averne ancora qualcuno.
Sono questi: https://marco1016.blogspot.com/2020/11/novembre-2020-potenza-per-gli-scambi.html

Ma questi servirebbero per?
Dargli la "botta" ?

Yes.
una bella botta di energia per farli scattare e non sforzare i decoder.
Vanno bene anche in analogico.

Scusa Marco, ma se ho capito bene (dal link che hai messo) tu usi queste schede a valle di un decoder (Digikejis)?
Ma allora perché non usare direttamente un decoder capace di azionare i Peco?
Ciao
Roberto

Non penso mi serviranno, ieri sera ho provato a montare il primo motore sottoplancia e tira una botta assurda, non pensavo
Se riesco, metto un video ......

Ecco il video!
Scusate per i rumori di sottofondo, è la tv.

https://drive.google.com/file/d/1eTd8C2yRw2Srma5JlJpVQZBdxYOnBltU/view?usp=drivesdk

Questo è uno schema che realizzai per comandare gli scambi del plastico sociale che stavo allestendo utilizzando un trasformatore di bassa potenza. Il comando avveniva, simulando un banco ACE, tramite un deviatore che dava tensione ad un relè da 5 volt cc. Questo deviatore poteva in futuro essere sostituito da una scheda I/O interfacciata ad un computer. Realizzai anche un circuito per il comando di due scambi di una deviata e uno per il comando di tre scambi.

Da alcuni anni Peco, fornisce i suoi "motori" coi solenoidi verdi, che si muovono con un assorbimento di corrente più basso.

Grazie mille Giancarlo, ma purtroppo in questo tipo di schemi non ci capisco proprio niente ..... finchè si parla di collegare un + rosso e un - nero , riesco in qualche modo a gestirmela ... ma poi, è tutto un bell'arrosto purtroppo

Non ne ero a conoscenza di questa cosa ....
Ad ogni modo ho visto che il trasformatore che utilizzo gli da una bella botta e penso di aver risolto così

Io ho usato dei vecchi decoder Arnold (hanno quasi 30 anni) che erano debolucci. Visto che ne avevo un po' e mi seccava buttarli via dato che funzionano, ho costruito questi circuiti.
Anche i miei "motori" peco hanno una certa età e soffrono di una sete paurosa di corrente.
Quindi, visto che sono nella stazione nascosta, per ora ho optato per la soluzione che vedi nel post.

Nelle parti a vista uso servo motori con decoder oscilloscopio.
Sto pensando di passare ai motori MTB MP1 o MP2 nella seconda parte della stazione principale. I servo mi stanno facendo impazzire tra programmazione, contatti, posizione... considerando che alcuni sono in punti difficili da raggiungere, pensavo di optare per questi. Ci penserò fra qualche mese.

Scusa .... quali problemi di programmazione, contatti, posizione ti danno i servo? Li uso da oltre dieci anni e non ho alcun problema.
Roberto

Diciamo che mi hanno fatto perdere molto tempo. Trova la posizione, imposta lo 0, metti i microswitch per gestire il cuore del deviatoio.
Poi c'è lo scatto all'avvio che alcuni decoder o servo fanno ogni volta che vengono alimentati.
Più che altro è una questione di comodità e di tempo.
Sarà che sto diventando vecchio e vorrei finalmente far correre i treni senza smazzarmi troppo.

Anni fa avevo acquistato uno stock di servo che ora sentono il peso degli anni e non hanno le funzionalità dei più recenti.
Quelli che ho installato per ora restano dove sono. Sto parlando di 23 servo.
Per i prossimi 22 valuterò se passare ad altri sistemi.

Vorrei un sistema che non mi faccia impazzire. Per questo pensavo a dei motori lenti con contatti già a bordo.