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 Oggetto del messaggio: COME FARE: ferr. sec. concesse - impianti fissi
MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 15:07 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
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Qualcuno può indicarmi o mostrare qui nel forum delle tracce di binario di stazioni e raccordi industriali presenti nelle piccole ferrovie secondarie in concessione?

Come ho detto in altri interventi, sto progettando un plastico a moduli che riproduce in scala N una ferrovia secondaria italiana in concessione -epoca III-IV. E' un PaP con agli estremi una coulisse (che rappresenta il mondo fs) e una stazione di testa, nel mezzo una stazione con binario di precedenza e più avanti una fermata a binario singolo.

I raccordi industriali sono almeno 3. Uno immediatamente entrando nel primo modulo dalla coulisse, un altro (da valutare) in prossimità della fermata successiva, e due presso la stazione di testa.

La "regia" generale del programma è chiara, così come i movimenti dei carri su e giù per la linea, ma quello che non mi riesce è organizzare in maniera convincente i binari e i deviatoi negli impianti fissi, specie per la stazione di testa che deve ritrovarsi 2 raccordi, uno scalo merce, un piccolo deposito per locotender e/o diesel, il FV.

E' facile infatti, abituati a osservare le stazioni FS tipiche e il tipo di fabbricati presenti, ispirarsi a situazioni che nulla hanno di realistico per il tipo di ferrovia in questione.

Possiedo dei volumetti ELLEDI in cui ci sono esempi di stazioni e scali, ma ho il sospetto che siano troppo "tedeschi" .

Purtroppo ho molta documentazione fotografica sulle secondarie in concessione, ma niente planimetrie di binari...


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 15:16 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:48
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Ciao, sempre io! :)

Ti consiglio di "sarchiare" con pazienza il bel sito di Stefano Paolini
www.photorail.com/immagini.htm
nelle categorie "concesse" e "raccordi".
Noi vi abbiamo trovato molte ispirazioni (anche se non le planimetrie) per i nostri moduli Fremo che già conosci.
Sarà meglio che al nostro prossimo raduno (penso a Dicembre) vieni a trovarci per fare una giocata assieme a noi: abbiamo gli stessi gusti!
Ciao!


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 15:28 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
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Pik ha scritto:
Ciao, sempre io! :)

Ti consiglio di "sarchiare" con pazienza il bel sito di Stefano Paolini
www.photorail.com/immagini.htm
nelle categorie "concesse" e "raccordi".


Il sito lo conosco bene...infatti è da esso che ho trovato parte della motivazione a abbandonare un progetto esclusivamente "FS montano" che avevo in mente per questo tema.

Il problema sono le tracce di binari dei piazzali di stazione...nelle ferrovie secondarie si ritrovano situazioni che un occhio esperto, a prima vista, dice: "è una secondaria concessa". Ad esempio nella posizione e organizzazione dei magazzini merce...o nel fatto che i tronchini di sicurezza, che nelle stazioni medio piccole FS sono numerosi, spesso in tal caso sono assenti...


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 15:57 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
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Località: Pavia-Bologna-Pietra Ligure
Gli impianti sono semplici, senza tanti fronzoli, posta qualche esempio e vediamo di cofrontarli con quelli in mio possesso.

Per la stazione di testa tre binari sono abbastanza, lato linea si uniscono senza tronchini di sicurezza, dall'altra parte come vuoi.

Se vuoi contattami in pvt e vediamo come posso fare a darti un pò di info.

ciao


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 16:04 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
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alex corsico ha scritto:
Gli impianti sono semplici, senza tanti fronzoli, posta qualche esempio e vediamo di cofrontarli con quelli in mio possesso.

Per la stazione di testa tre binari sono abbastanza, lato linea si uniscono senza tronchini di sicurezza, dall'altra parte come vuoi.

Se vuoi contattami in pvt e vediamo come posso fare a darti un pò di info.

ciao


Appena posso vedo se riesco a postare qualche grafico di esempio...

Una domanda: i raccordi industriali solitamente, prima di immettersi nella linea, hanno sempre il tronchino di sicurezza?


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 16:52 
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Nome: Alessandro Rizzello
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 15:50
Messaggi: 1543
Località: Pistoia
Secondo me, anche se esula dalla questione tracce di binari, una delle cose che maggiormente caratterizza una ferrovia in concessione, è l'aspetto architettonico dei fabbricati, che il più delle volte si discosta nettamente da quello classico standard FS.
In questo, osservando le foto dei vari siti, tra cui al primo posto Photorail, puoi farti un'idea delle differenze e dei "tipi edilizi".
Ecco, secondo me potresti curare bene questo aspetto per dare subito, al primo sguardo, la sensazione di ferrovia "privata".
Ciao
Alessandro


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 17:37 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
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Località: Bruschi
se riesco e con un pò di tempo a disposizione , ti mando le planimetrie di tutte le stazioni della Torino Ceres....più concessa di così...
Spero di metterle a disposizione anche sul forum, sono solo le planimetrie , ma puoi avere dei discreti spunti...tutta la linea è un diorama vivente.
saluti


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 18:55 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 5790
Località: Bruschi
devi però darmi la tua email...
saluti


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 21:37 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:48
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Località: TO
Claudio, se ti va, manderesti i disegni a Donzello, che li renda disponibili nell'apposita sezione di rotaie.it?


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MessaggioInviato: giovedì 10 aprile 2008, 4:19 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 5790
Località: Bruschi
Urca...non ci avevo pensato...pensa che ieri ho sentito Giorgio...
saluti


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MessaggioInviato: giovedì 10 aprile 2008, 5:59 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
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claudio.mussinatto ha scritto:
se riesco e con un pò di tempo a disposizione , ti mando le planimetrie di tutte le stazioni della Torino Ceres....più concessa di così...
Spero di metterle a disposizione anche sul forum, sono solo le planimetrie , ma puoi avere dei discreti spunti...tutta la linea è un diorama vivente.
saluti


Ti serei molto grato di questo contributo...cosi serve anche a tutti.

Il tema della ferrovia secondaria in concessione ambientata in Italia è forse l'unico modo per molti di fare del fermodellismo in scala N con plastici in stile italiano e contemporaneamente uscire dal solito clichè "galleria, stazione, galleria, abeti attorno..." che è molto tedesco.

Ad esempio sarebbe interessante anche aprire una discussione su come far sparire una linea ferroviaria dal plastico senza usare gallerie...cosa che non si vede molto nei plastici.


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MessaggioInviato: giovedì 10 aprile 2008, 7:35 
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Visto che mi citate, vi do qualche dritta su ciò che ho visto in giro per l'Italia.

Le concesse - salvo poche eccezioni - sono state costruite nei primi anni del 900 con molta parsimonia e con capitali ovviamente più risicati di quelli statali.

Per rispettare questa filosofia, alla riproduzione in scala bisognerà aggiungere qualche riflessione:

-binario: profilo delle rotaie basso e traversine molto distanziate. Se per il primo basta un codice adatto, per le traversine occorre - come feci io - tagliare con un cutter le giunzione fra le varie traversine, eliminarne qualcuna dallo spezzone e allargare le rimanenti usando lo spazio creato da quelle eliminate

-catenaria (se presente): raramente era di tipo FS (troppo costoso). Molto spesso era vicino alle istallazioni tranviarie, con filo semplice, non contrappesato. I pali Sommerfeldt per tranvie o per le retiche si avvicinano molto a modelli italiani

-edifici: o erano spogli ed essenziali o erano al limite dell'originalità. Mi vengono in mente gli esempi più belli di stile Liberty, visti sulla FVB (mentre sulla vicinissima FVS erano veramente squalliducci), sulla Iseo-Edolo, sulla FTC, pieni di lambrecchini, abbaini, decorazioni e stucchi, quando non forme di tetti assurde e colorazioni vivaci.

-planimetrie: due dettami essenziali da seguire, quasi fossimo costruttori di una linea vera e propria: la sicurezza e il risparmio. Per la sicurezza esistono tronchini ma molto più spesso staffe fermacarri (o sbarre che bloccano entrambe le rotaie, come sulla FTC) in caso di pendenze o pericolo di fuga di carri in manovra. Per il risparmio, gli stessi tronchini dove la sicurezza non è essenziale non esistono. In parecchie linee il tronchino del magazzino merci e del piano caricatore è raggiungibile solo tramite una doppia manovra: la coppia di scambi è installata cioè rovesciata rispetto alla più veloce configurazione, in modo che un carro fermo al piano caricatore se si muovesse potrebbe andare a sbattere solo contro il paraurti opposto dello stesso binario. I depositi sono sempre ridotti allo stretto essenziale (se la linea non è molto importante) per cui vedere rimesse con più di 3/4 stalli è improbabile, le piattaforme girevoli - se ci sono - sono sempre molto piccole, per macchine al massimo con 3 assi. Raramente ci sono scambi inglesi doppi, perchè costavano di più di due scambi semplici, ma in parecchi casi c'erano invece scambi tripli simmetrici che permettevano di risparmiare spazio nei corti piazzali, soprattutto sulle linee di montagna.

Se mi viene in mente altro aggiungo.....


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MessaggioInviato: giovedì 10 aprile 2008, 7:55 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:48
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Una domanda a Stefano Paolini, Alex Corsico, e a tutti gli acculturati:
in tema di Concessa "standard", le eventuali industrie raccordate avevano in media l'accesso in regresso (che descriveva Stefano per i MM), l'accesso diretto con tronchino di sicurezza, o niente di tutto questo?

P.S.: chissà se interverrà anche la premiata ditta Federici+DeRegis? Antoniooo, Andreaaa :o


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MessaggioInviato: giovedì 10 aprile 2008, 8:04 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:32
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Qui ogni ipotesi è valida:

si va dalle FNM che avevano posato un terzo binario accanto ai due della linea fra Bovisa e Affori in modo che tutti i raccordi (decine e decine) potessero allacciarsi direttamente a questa "linea industriale" ad altre situazioni dove l'accesso alla ditta raccordata era con una piattaforma giracarri su un tronchino dello scalo merci (un carro alla volta, argano per trainarli, erc...).

Le uniche concesse che ancora vantano raccordi funzionanti al giorno d'oggi sono la Iseo-Edolo (raccordo in piena linea fra Cividate e Sellero, con tronchino di sicurezza), la FER a Bondeno (raccordo costruito da poco, con allaccio nello scalo merci), la FER a Valcesura e a Codigoro (il primo collegato al raddoppio di stazione, il secondo servito da una linea apposita di 10 km), la LFI (binario allacciato al raddoppio della stazione di Porrena) e....direi stop (che squallore!).

Direi che dipende tanto anche da che epoca si sceglie per il plastico, dallo scartamento! e dalla zona geografica che si intende riprodurre.


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MessaggioInviato: giovedì 10 aprile 2008, 9:05 
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Paolini.Stefano ha scritto:
In parecchie linee il tronchino del magazzino merci e del piano caricatore è raggiungibile solo tramite una doppia manovra: la coppia di scambi è installata cioè rovesciata rispetto alla più veloce configurazione, in modo che un carro fermo al piano caricatore se si muovesse potrebbe andare a sbattere solo contro il paraurti opposto dello stesso binario.


Immagine

In questo caso mi sembra di capire che il magazzino merci abbia binario condiviso con quello di raddoppio, non c.t., a fianco del FV.

Una possibile planimetria potrebbe essere un semplice raddoppio con alle estremità due aste, di cui una con MM e l'altra con raccordo industriale? Per capirci, come avere un doppio binario con due comunicazioni agli estremi, ma in realtà gli estremi sono due tronchi...


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