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| ELETTROTECNICA: Doppia comunicazione https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=7&t=59005 |
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| Autore: | andrea 64 [ mercoledì 16 novembre 2011, 22:05 ] | ||
| Oggetto del messaggio: | ELETTROTECNICA: Doppia comunicazione | ||
Io e il mio amico Andrea, non riusciamo a capire come va realizzato l'impianto elettrico dell'incrocio 85170, della linea elite di Tillig senza causare corto circuiti, abbiamo provato vari cablaggi ma con scarso successo! Dove sbagliamo? Premetto che usiamo i motori della stessa tillig, sotto schema dei binari. Grazie per l'aiuto Andrea Campedelli
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| Autore: | marco_58 [ giovedì 17 novembre 2011, 0:32 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
L'incrocio probabilmente non ha colpa, dovrebbe avere le rotaie isolate, altrimenti diventa impossibile usarlo. Piuttosto avete polarizzato correttamente gli inglesi 85390? Il motore destro deve polarizzare il cuore sinistro e viceversa. |
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| Autore: | andrea 64 [ giovedì 17 novembre 2011, 1:17 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
Ciao Marco, si gli inglesi sono stati polarizzati correttamente invertiti, ma l'incrocio non credo abbia le rotaie isolate.. Andrea |
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| Autore: | Fabio464 [ giovedì 17 novembre 2011, 2:04 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
Andrea, hai messo all'incrocio tutte scarpette isolanti e alimentato a parte? Se hai messo scarpette di metallo è normale che faccia dei corti. In pratica devi fare la stessa cosa come per una comunicazione normale, moltiplicata per quattro. Spero di esser stato chiaro. ciao Fabio |
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| Autore: | Gr471 [ giovedì 17 novembre 2011, 7:10 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
andrea 64 ha scritto: Io e il mio amico Andrea, non riusciamo a capire come va realizzato l'impianto elettrico dell'incrocio 85170, della linea elite di Tillig senza causare corto circuiti, abbiamo provato vari cablaggi ma con scarso successo! Dove sbagliamo? Premetto che usiamo i motori della stessa tillig, sotto schema dei binari. Grazie per l'aiuto Andrea Campedelli Fai così: - l'incrocio 85170 deve essere completamente isolato; quindi uniscilo agli altri binari utilizzando solo scrpette isolate: 8 scrpette isolate; Poi collegalo elettricamente in modo che: - quando l'itinerario è disposto sulla direttrice 85344 - 85390 deve essere alimentato come il ramo di questi; - quando l'itinerario è disposto sull'altra direttrice 85343 - 85390 deve essere alimentato come questa. Sarebbe più facile spiegarlo se tu, invece di utilizzare il numero di catalogo dei binari, avessi dato loro un nome (una sigla) sempre diverso. Il principio è quello che ti ho scritto sopra, ma studiandoci bene, potrai semplificare di molto i collegamenti elettrici. |
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| Autore: | aborotto [ giovedì 17 novembre 2011, 8:56 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
Mi permetto di intervenire, come "Andrea in causa" essendo l'altro Andrea che assieme ad Andrea64 ha il problema posto. A liivello teorico il consiglio proposto è corretto, se non fosse che, per poter alimentare una tratta senza creare corto circuiti sui binari, gli scambi laterali e non utilizzati in quella tratta, debbono per forza di cose essere posizionati in modo da non alimentare lo stesso incrocio. Di fatto, quando si manovra è piuttosto difficile "ricordarsi" di fare sempre l'operazione di verifica anticipata per posizionare tutti gli scambi perchè come si spostano i motori per aprire o chiudere la deviata, ci sono dei tempi tecnici di movimento che mettono in contatto l'alimentazione opposta. Di fatto poi se non uso l'incrocio ma la macchina passa sotto l'incrocio, e muovo lo scambio 85344 ed 85390 che stanno sotto nel disegno di Andrea, sicuramente creo un corto. Inoltre l'incrocio 85170 non è totalmente collegato con ponticelli nella parte sottostante e la parte interna delle due V che hanno l'angolo più stretto nell'incrocio. sono isolate dal resto. Bisogna alimentare 4 punti in sostanza. Detto questo, e dopo aver fatto un infinità di prove, mi era passata per la mente di recuperare un LK100 in disuso, al fine di portare l'alimentazione sull'incrocio (totalmente isolato come avete fatto notare) e fargli fare l'inversione di polarità al momento, quando serve in totale autonomia. Che dite? |
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| Autore: | marco_58 [ giovedì 17 novembre 2011, 17:17 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
andrea 64 ha scritto: Ciao Marco, si gli inglesi sono stati polarizzati correttamente invertiti, ma l'incrocio non credo abbia le rotaie isolate.. Andrea Se l'incrocio non ha le rotaie isolate, ovvero le due direttici, non è utlizzabile per fare niente, neanche per fare il classico 8 che si trovava/trova in alcuni start set: le rotaie sarebbero trutte in corto sempre. Quindi il problema è da un'altra parte. Isolare l'incrocio e polarizzarlo a seconda della posizione degli scambi, il quel lay-out (tutto) comporta l'uso di relè ed una logica abbastanza complessa, anche perchè ci sono comunque alcune combinazioni incompatibili. Di fatto dovreste fare un ACEI, e usare veicoli/treni con passo elettrico lungo meno di ogni singolo scambio. Non è che per caso da qualche altra parte del tracciato, magari in base alla posizione di altri scambi, si viene a formare un cappio? Non è che per caso il vostro tracciato è un "osso di cane"? Se una delle due ipotesi di cui sopra corrisponde al vero per risolvere il problema dovete lavorare sui ritorni, non sulla comunicazione. Diversamente dovete isolare tutta la stazione/scalo, dal resto del tracciato che si richiude a cappio, durante le manovre o/e durante il transito dei treni sulla comunicazione: sia in analogico sia in digitale; circuitalmente è la soluzione più semplice, basta un interruttore o/e un relè solamente. In ultima analisi resta sempre la possibilità di errori di cablaggio. |
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| Autore: | Gr471 [ giovedì 17 novembre 2011, 17:51 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
aborotto ha scritto: Mi permetto di intervenire, come "Andrea in causa" essendo l'altro Andrea che assieme ad Andrea64 ha il problema posto. A liivello teorico il consiglio proposto è corretto, se non fosse che, per poter alimentare una tratta senza creare corto circuiti sui binari, gli scambi laterali e non utilizzati in quella tratta, debbono per forza di cose essere posizionati in modo da non alimentare lo stesso incrocio. Di fatto, quando si manovra è piuttosto difficile "ricordarsi" di fare sempre l'operazione di verifica anticipata per posizionare tutti gli scambi perchè come si spostano i motori per aprire o chiudere la deviata, ci sono dei tempi tecnici di movimento che mettono in contatto l'alimentazione opposta. Di fatto poi se non uso l'incrocio ma la macchina passa sotto l'incrocio, e muovo lo scambio 85344 ed 85390 che stanno sotto nel disegno di Andrea, sicuramente creo un corto. Inoltre l'incrocio 85170 non è totalmente collegato con ponticelli nella parte sottostante e la parte interna delle due V che hanno l'angolo più stretto nell'incrocio. sono isolate dal resto. Bisogna alimentare 4 punti in sostanza. Detto questo, e dopo aver fatto un infinità di prove, mi era passata per la mente di recuperare un LK100 in disuso, al fine di portare l'alimentazione sull'incrocio (totalmente isolato come avete fatto notare) e fargli fare l'inversione di polarità al momento, quando serve in totale autonomia. Che dite? Ma voi fate scattare i deviatoi tutti insieme con pulsanti a itinerario, oppure li fate scattare uno a uno? Nel secondo caso non seguite il mio consiglio, ma chiedete al negoziante che vi ha venduto il materiale d'armamento. |
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| Autore: | Andrea Chiapponi [ giovedì 17 novembre 2011, 18:51 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
Non vorrei introdurre un elemento di confusione (oltre ad un altro Andrea in discussione...), ma non ho capito una cosa circa l'incrocio 85170: è davvero possibile che abbia le rotaie non isolate? Solitamente i produttori fanno tutto il possibile per mantenere elettricamente ben distinti i due rami incrociantisi. Suggerirei di smontarlo dal plastico per testarlo senza che sia collegato ad altri apparecchi di binario. Mi è piuttosto sorto un dubbio: non sarà che gli scambi afferenti all'incrocio funzionano in modalità "stop"? Non ho familiarità con i Tillig ma se i "motori" invece di alimentare il solo cuore (polarizzazione) alimentano anche la rotaia di uscita, forse il problema nasce da lì. La soluzione più radicale sarebbe quella di sezionare tutte la rotaie in uscita dal cuore ed alimentarle "a ponte" in sintonia con il binario di corsa. Smontato l'incrocio, proverei anche a verificare elettricamente (tramite collegamenti posticci) prima una traversata e poi l'altra (cioè far finta che l'incrocio non esista). Buon modellismo, Andrea Chiapponi |
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| Autore: | andrea 64 [ venerdì 18 novembre 2011, 16:18 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
Cercando, ho trovato questi due link che parlano dell'argomento. http://translate.google.it/translate?u= ... =&ie=UTF-8 http://tc-wiki.de/images/4/4f/TilligEliteWeichen_2.pdf Il secondo va tradotto. Andrea |
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| Autore: | marco_58 [ venerdì 18 novembre 2011, 21:33 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
Dalle foto postate si direbbe proprio che l'incrocio non ha tutti i cuori isolati, pertanto è utilizzabile solo per le comunicazioni previo isolamento delle rotaie e successiva commutazione dell'alimentazione. Personalmente e spudoratamente non mi pare proprio un oggetto ... utile. |
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| Autore: | Andrea Chiapponi [ venerdì 18 novembre 2011, 22:34 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
Andrea (Campedelli), ho provato a leggermi i testi che hai linkato. Il mio tedesco è un po'elementare e dalla pagina non tradotta non riesco a capire se l'incrocio sia proprio privo di isolamento tra i rami. Per conferma, sarebbe opportuno testarlo - ma la sicurezza la si potrà avere solo provandolo dopo averlo separato dagli altri scambi. Comunque il testo mi pare confermare che l'inserimento in una doppia comunicazione impone un dispositivo di commutazione un po' elaborato - che agisca su molti contatti in assoluta contemporaneità - cioè un deviatore multiplo - per evitare picchi e corti (anche istantanei) deleteri per il DCC. Sempre che io abbia capito bene... Non so quanto sia facile intervenire di mola e seghetto per creare un isolamento su ciascuno dei quattro cuori dell'85170, ma non vedo alternative, visto che nel tuo caso si trova inserito in uno schema anche più complesso (ci sono i due "inglesi") di una pura doppia comunicazione. Quanto al testo tradotto in ittiobabelico, mi pare che si riferisca ad una racchetta (o doppia comunicazione) di fabbrica, però con lo stesso problema. Non sarebbe possibile reperire un incrocio con lo stesso angolo (ma coi rami isolati) da sostituire a quello incriminato? Se ne trovate uno isolato, vi basta isolare le rotaie (dei rami incrociantisi) anche in prossimità dei cuori degli scambi (sia semplici che inglesi) che racchiudono l'incrocio. A questo punto i due rami incrociati diventano due tratti di binario indipendenti, che alimentate a ponte dai binari di corsa. Spero di non averti complicato il rompicapo. Buon lavoro, Andrea Chiapponi |
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| Autore: | andrea 64 [ venerdì 18 novembre 2011, 23:40 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
In effetti mi vedo costretto a dover cambiare l'incrocio magari con il ROCO 42498 sperando che questo sia isolato. Domani smonto l'incrocio e faccio delle foto nella parte posteriore, perchè trovo strano che tillig metta in commercio un prodotto con questi problemi. Grazie Andrea |
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| Autore: | andrea 64 [ sabato 19 novembre 2011, 15:55 ] | ||
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione | ||
Dunque la soluzione sta nel mettere un bel lenz LK100, e isolare totalmente l'incrocio con scarpette isolanti, cosi funziona benissimo, anche le 245 passano senza problemi. Ciao Andrea
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| Autore: | capolinea [ lunedì 21 novembre 2011, 12:40 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Doppia comunicazione |
Se può essere di aiuto allego la foto del rovescio dell'incrocio Peco, con i collegamenti predisposti dal fabbricante. Non ho ancora provato ad installarlo. ![]() Uploaded with ImageShack.us |
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