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 Oggetto del messaggio: IDEE & PROGETTI: un'idea per un plastico modulare casalingo
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2008, 20:31 
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Iscritto il: martedì 13 marzo 2007, 13:40
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Località: Ostia
Innanzitutto saluto tutti quanti dopo un periodo di mia assenza dal forum molto lungo.
In realtà ho continuato a frequentare il forum ma da lettore.
Detto questo "annuncio" che ho preso la decisione di fare un plastico a casa. Ovvero tutte le condizioni si sono avverate.
Infatti, dopo molto pensare, ho trovato il modo per inserire un plastico in casa.
Per ottenere questo la soluzione era un plastico modulare di facile assemblaggio e quando non utilizzato da posizionare affianco all'armadio della camera da letto. Questo spazio "libero" è crica 50 cm di largh., 60 di profondità e circa 260cm di altezza.
Con queste misure ho progettato 4 moduli da 120 cm x 50 cm l'uno dallo spessore di circa 6/8 cm di bordo + circa 18cm di altezza per case, alberi, strutture ferroviarie, ecc. in tutto quindi 25 cm di altezza per ogni modulo.
I moduli saranno provvisti di gambe, sempre in legno, a scomparsa nel telaio del modulo quando è chiuso.
Il progetto prevede una linea "punto a punto" :D . L'obiettivo è quello di avere due stazioni, di una linea secondaria ambientata in italia, per ottemperare a movimenti di treni passeggeri e piccoli merci.
Ambientazioni epoca III e IV.
Materiale rotabile: Aln772, Aln 668, D341, e qualche vaporiera ancora da individuare (magari la futura 835 roco?!)
Questo è quello che posso permettermi per il momento.
Le stazioni le ho pensate come stazioni di testa, ma non sapendo cosa potrà riservare il futuro saranno facilmente convertibili in stazioni di transito. Non si sa mai. :wink:
Inoltre sarà applicata tecnologia digitale anche se in questo momento ne sono sprovvisto.

Per il momento le due stazioni saranno immediatamente congiunte, ma in futuro è da prevedersi sicuramente un modulo intermedio di circa 200 cm con unica linea che le congiungerà. Ma questa è un'altra storia.

Il progetto, quindi, è partito. Ho comprato tutto il legno necessario.

Adesso vi chiedo di consigliarmi ed aiutarmi per individuare ottimizzazioni da apportare ai piani di stazione. Di seguito gli screenshot:

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I moduli rappresentati sono accoppiati due a due in modo da avere piani di stazioni che si sviluppano su circa 240 cm.

A questo punto una serie di domande:

- Che armamento mi consigliate?

- Per "muovere" un pochino la scenografia, per forza di cose piuttosto piatta, ho pensato di mettere leggermente di traverso una stazione, che ne dite?

- In questo caso come gestisco il taglio dei binari a cavallo della congiunzione se i binari non sono perfettamente perpendicolari ad essa?

Vi ringrazio per qualsiasi suggerimento costruttivo.

Buona serata

Luca Franchini

PS ho escluso FREMO o FIMF perchè in zona non ho nessuno a cui far riferimento ed anche perchè in questo momento mi è difficile dedicare del tempo in maniera costante. Non vorrei dare false aspettattive a terzi :cry:


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MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2008, 21:15 
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Iscritto il: domenica 9 aprile 2006, 19:46
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Località: milano-Interlaken
Innanzitutto
buon lavoro
niente di meglio di una semplice linea da punto a punto o pap, per divertirsi, dove potrai sbizzarirti in manovre, orari, problemi di traffico...etc, anch'io ho cominciato e proseguito con impianti del genere dove puoi sviluppare un orario e seguirlo con orologio e tempo in scala ...anche con poche loco, carrozze e carri.
Poi se riuscirai ad aggiungere un modulo centrale con staz d'incrocio, tanto di guadagnato. :wink:
1) come armamento io opterei per Roco o peco senza massicciata.
2)va benissimo una staz. leggermente di traverso, buona idea.
3) per la giunzione, per non complicarti la vita, io porterei il binario di nuovo perpendicolare poco prima della congiunzione col modulo successivo.

ciao e
aspettiamo le prime foto
Roby


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MessaggioInviato: mercoledì 22 ottobre 2008, 16:02 
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Iscritto il: martedì 13 marzo 2007, 13:40
Messaggi: 650
Località: Ostia
Ciao Roberto,

grazie dei consigli

Luca


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MessaggioInviato: mercoledì 22 ottobre 2008, 16:35 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
Messaggi: 558
Se l'obiettivo è il traffico, le stazioni mancano di possibili raccordi merci, anche a linea che esce dal modulo e magari sparisce dietro un fondale (a simulare industrie nei pressi della stazione ma non rappresentabili nel modulo).

Inoltre ti consiglio di non usare materiale standard che è poco naturale, ma di usare almeno dei flessibili e un tracciato leggermente curvo: non tanto inclinare i fabbricati, ma proprio studiare il tracciato leggermente curvo...

In sintesi sarebbe meglio evitare l'impressione di un tracciato rigido che è tipica dei tracciati fatti con materiale a misure standard (tipicamente quello proposto dai cataloghi dei trenini o dai software per il disegno dei tracciati) :D

Inoltre, sempre se l'obiettivo è fare traffico e manovre, ti consiglio PRIMA di immaginare le manovre e il traffico stesso che intendi svolgere, e POI di pensare le stazioni. E' molto più semplice e utile per la progettazione, evitando poi modifiche "costose" in corso d'opera.

Una delle due stazioni potresti farla "finta" di transito, in modo da immaginare idealmente che la tua ferrovia continua... nel caso della partenza, allora è il raccordo con la linea principale ( o con FS se concessa), nel caso di arrivo è il raccordo con un'area industriale o una continuità della linea che è stata dismessa. Psicologicamente aiuta a motivare una dimensioine di plastico così modesta (e se poi questi estremi sono serviti da coulisse....meglio)


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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 9:35 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 16:11
Messaggi: 493
Località: Roma
La stazione B la modificherei come segue (l'incrocio è un doppio deviatoio inglese ed il lato della griglia misura 50 cm.) che permette, a parità di ingombri, maggiore spazio per i carri e possibilità di manovra inoltre, come suggerisce elettrofrog, la farei di transito aggiungendo a destra una coulisse. Le tue problematiche sono simili alle mie ma io ho previsto dei moduli che formano un tracciato ovale.
Ciao e buon lavoro.

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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 10:16 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
Messaggi: 558
luciano_db ha scritto:
La stazione B la modificherei come segue (l'incrocio è un doppio deviatoio inglese ed il lato della griglia misura 50 cm.) che permette, a parità di ingombri, maggiore spazio per i carri e possibilità di manovra inoltre, come suggerisce elettrofrog, la farei di transito aggiungendo a destra una coulisse. Le tue problematiche sono simili alle mie ma io ho previsto dei moduli che formano un tracciato ovale.
Ciao e buon lavoro.

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Mi pare interessante questo tracciato, ma teniamo conto che il deviatoio inglese nelle ferrovie secondarie epoca III, in stazioni così modeste, era molto raro...comunque insisto a suggerire di tenere molta considerazione all'idea di raccordi che si infilano dietro fondali, mascherati da alberature, muri o addirittura edifici. Il fondale in questi plastici di profondità molto modesta rende moltissimo e fa la differenza, amplificando l'idea dello spazio. Il fondale è determinante in particolare quando si ha a che fare con linee di pianura come in questo caso.

Volendo, una variante di questo tracciato potrebbe essere togliendo un tronchino (e quindi anche il deviatoio inglese) e mettendo invece un'asta di manovra in MM


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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 10:59 
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Iscritto il: martedì 13 marzo 2007, 13:40
Messaggi: 650
Località: Ostia
Buongiorno a tutti,

grazie per i suggerimenti.
Ho cercato di trarne un sunto con alcuni adattamenti.

Ho colorato alcune zone. La legenda dei colori è la seguente:
colore blu = marciapiedi/banchine o piani di carico
colore giallo = raccordo industriale
colore rosso = binari area magazzino merci
colore verde = vegetazione (alberi, cespugli)

Prendendo in considerazione gli utili spunti in merito a come immaginare il traffico, lo schema potrebbe essere il seguente:

1) spoletta di treni passeggeri locali tra le due stazioni (A-B, B-A)
2) dalla diramazione industriale (B) si muove un merci, eventualmente attende il momento idoneo per il transito senza intralciare i locali, arriva al MM (A) e provvede scaricare i prodotti inerenti l'industria presente in (B).
3) il merci scarico da (A) si muove verso (B) per ottemperare ad un nuovo servizio.

Sicuramente la spoletta di locali, con automotrici o locomotori diesel + carrozze è abbastanza facile e realistica. Per i diesel prevedo anche l'inversione per andare in testa alle carrozze passeggeri.
Un po più complicato il discorso del merci.
I tronchini, del raccordo industriale e dell'area merci, dovrebbero ospitare piccoli locomotori per provvedere a prendere in carico i vagoni merci sopraggiunti e per provvedere, poi, al movimento verso la destinazione prevista.

Che ne dite, secondo voi è fattibile?

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Per quanto riguarda la coulisse volentieri, ma la prenderòò in considerazione sicuramente in futuro.
Ora voglio concentrarmi sulla realizzazione di queste due stazioni che fungeranno temporaneamente da stazioni di testa, poi abbastanza semplicemente potranno essere adattate a stazioni di transito.

Luca


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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 11:52 
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Località: FREMO-Calabria
una considerazione: nel progetto di wt, hai utilizzato binari fleischmann profi ma cambiando questi con altre marche facilmente ti puoi ritrovare con misure e ingombri diversi, soprattutto con i deviatoi. Ti consiglio di scegliere oculatamente il tipo di armamento e rifare il progetto per una migliore valutazione dell'insieme. :wink:


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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 11:56 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
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Sono d'aacordo con Electrofrog. Assolutamente prima bisogna pensare il traffico e dopo buttare giù il piano dei binari. In ogni caso l'entrata sul primo binario in deviata e il corretto tracciato che finisce nella rimessa non è pensabile, assolutamente!
Tra i due moduli delle stazioni, per staccare, bisognerebbe costruire un modulo di divisione, non più grande di una scatola da scarpe, e tutto nero, in modo da interrompere visivamente, ma anche fisicamente, le due stazioni.
E' incredibile quanti segnali inconsci riusciamo a dare all'osservatore mediante alcuni piccoli artifici!
Per finire assolutamente no i binari a sezioni. Utilizzare sempre i flessibili e dare un certo andamento curvilineo al tracciato che NON DEVE MAI essere parallelo ad un lato dell'impianto. Una linea leggermente obliqua inganna l'occhio e fa sì che il tutto sembri molto più lungo di quello che realmente è.
Insomma: compito a casa: quali industrie vuoi raccordare? In che zona d'Italia ti trovi?


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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 12:40 
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Messaggi: 493
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electrofrog ha scritto:
Mi pare interessante questo tracciato, ma teniamo conto che il deviatoio inglese nelle ferrovie secondarie epoca III, in stazioni così modeste, era molto raro...


Beh il deviatoio inglese è sostituibile tranquillamente con due deviatoi normali.
Preciso che il progetto è stato fatto con wintrack ed armamento peco/hornby codice 100.


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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 13:03 
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Giustissimo il discorso del corretto tracciato. L'ho corretto.
Come è giusto anche dividere le due stazioni.
Ritengo che la miglior cosa (per il momento) sia pensare ad un passaggio angolare di raggio circa 60 cm che oltre ad accorciare la lunghezza complessiva permette di staccare adeguatamente anche con paesaggio e scenografia ad hoc.
E' vero ho usato armamento fleischmann ma solo per comodità perchè l'ho abbastanza familiare come geometria. Ma userò un armamento diverso con profilo 2,1mm (quale? roco, peco, tillig, ...). Una volta scelto riprogetterò di nuovo per essere sicuro.
Ora volgio solo indivuare il progetto adeguato per realizzare un valido "movimento".

Per quanto riguarda l'ambientazione penso centro italia, zona collinare e verdeggiante. raccordo industriale ? quello che meglio riesco ad inserire in questo piccolissimo contesto. Magari un modesto consorzio agrario per rimanere in tema.

Mi aiutate a scegliere l'armamento e da chi acquistare?
NB la massicciata vorrei farla io! :D

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Attendo ansioso :wink:

Ciao

Luca


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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 13:07 
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Io userei tillig... ma i deviatoi possono essere più lunghi e ti si ridurrebbe lo spazio utile in stazione... prova e vedrai....


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e656-023 ha scritto:
Io userei tillig... ma i deviatoi possono essere più lunghi e ti si ridurrebbe lo spazio utile in stazione... prova e vedrai....



Immaginavo,

ma dovrei cmq farcela a movimentare:
- coppie di Aln 772,
- Aln 668,
- locale d341 + 2 carrozze
- merci (locotender o kof) + 3/4 carri,

o no?

Luca


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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 14:25 
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wolf05 ha scritto:

Prendendo in considerazione gli utili spunti in merito a come immaginare il traffico, lo schema potrebbe essere il seguente:

1) spoletta di treni passeggeri locali tra le due stazioni (A-B, B-A)
2) dalla diramazione industriale (B) si muove un merci, eventualmente attende il momento idoneo per il transito senza intralciare i locali, arriva al MM (A) e provvede scaricare i prodotti inerenti l'industria presente in (B).
3) il merci scarico da (A) si muove verso (B) per ottemperare ad un nuovo servizio.



Abbiamo un diverso concetto di "traffico". Tu intendi come traffico le manovre di stazione o comunque l'esercizio ferroviario. Il traffico come lo intendo io sono le potenzialità e il motivo della tua piccola ferrovia, rappresentata parzialmente nei tuoi diorami.

Ad esempio, per te il traffico è il treno A che attende l'incrocio con B per portare merci dalla località X a quella Y. Per me invece il traffico è, ad esempio e non riferito al tuo caso:

sapendo che in X ho una acciaieria con capienza 5 carri, un MM che tiene 3 carri, una birreria che tiene invece 4 carri, come e quanti treni faccio per trasportare da Y dove ho lo scalo carbone che tiene 3 carri, un MM con 2 carri, e un mulino che mi fornisce di orzo e tiene 4 carri?

In sintesi, si ipotizzano delle attività e delle destinazioni, dentro o fuori dal plastico, e di conseguenza si studiano sulla carta le manovre necessarie, il tracciato migliore per queste ultime, l'orario per capire quanti treni posso scambiare fra X e Y incrociandoli con il normale servizio passeggeri.

E' evidente che il realismo che ne deriva così venga accentuato in quanto il tuo plastico ha un senso, cioè nasce "vestito" su una trama che vai a sceneggiare la quale si ispira all'esercizio delle ferrovie reali.
Di conseguenza hai anche il materiale rotabile che ti occorre, il numero e la forma degli elementi scenici fondamentali (es. i tipi di fabbriche raccordate) e volendo anche l'epoca migliore per le tue esigenze :D

Non lasciarsi trarre in inganno dal fatto che il plastico è molto modesto, in quanto già dalla dimensione descritta nella discussione è possibile sviluppare ore di manovre e di traffico, con opportuni accorgimenti in fase di progettazione.


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MessaggioInviato: giovedì 23 ottobre 2008, 15:02 
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Mi permetto di re-intervenire.
Direi che il corretto tracciato (se si vuole - come credo - rimanere in ambito FS) deve rimanere corretto tracciato. Quindi dovrebbe essere il secondo binario che si reimmette nel primo. A quel punto anche il terzo deve avere una comunicazione anche a sinistra del FV. Però, compatibilmente con quello che dice Electrofrog (che, secondo me, ha ragione da vendere) ci sono un po' troppi binari. Lo so che fanno comodo! Però è un po' troppo ingombro. Quindi bisogna eliminare qualcosa.
Inoltre torno a suggerire un divisore tra le diverse scene, che non può (dico meglio: non deve!) essere sostituito da una curva, per quanto ben fatta. Un elemento del tutto neutro che separi nettamente una scena dall'altra.
Scusate le mie prediche!


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