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 Oggetto del messaggio: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: venerdì 29 giugno 2012, 11:02 
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Località: Torre vedetta di Amon Sûl (Colle Vento)
Ciao a tutti!
Qualche mese fa ho cominciato la costruzione del mio nuovo plastico. Man mano che faccio progressi aggiorno sempre il mio blog, ma ho pensato di condividerli anche qui sul forum, dove vedo spesso dei lavori sorprendenti.

Per questa nuova avventura ho a disposizione una stanza di 4,5 metri x 2 nella quale oltre al plastico ci deve stare anche la libreria ferroviaria e naturalmente tutti i treni e gli accessori vari. Anche il banco da lavoro. Missione impossibile? Quasi.

Per quanto riguarda il tracciato, siccome mi piace principalmente vedere passare i treni, il plastico ne prevede un passaggio continuo e di per sé è abbastanza semplice, strutturato su due livelli e basato su un ovale. L’idea ambiziosa è quella di riprodurre un tratto urbano di Milano, mentre sul lato opposto ci sarà un tratto ispirato alla linea dei Giovi e… una stazione ligure (ispirata a quella di Vernazza) che prende il nome dal paesello soprastante. A causa della sua posizione morfologica e a causa di un influenza “Tolkieniana” si chiamerà Pietrariva. E siccome non mi lascio mancare niente, la parte riproducente la stazioncina di Pietrariva sarà amovibile e considerabile come un diorama a sé stante.
Centinaia di chilometri in poco più di 10 metri di anello e una profondità media di 50 centimetri, ma la vera sfida sarà quella di creare l’ingresso di una grande stazione in pochi grandi centimetri: Milano Chiaravalle.
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Al livello sottostante si arriva mediante due rampe con pendenza massima di 2 cm ogni metro e si trova la stazione nascosta, un raccordo che porterà a una futura evoluzione del plastico e un binario che rappresenterà la stazione della metropolitana. Sul lato opposto ci sarà un tratto costiero a vista compreso fra due gallerie, che viaggerà a 22 centimetri più in basso rispetto al livello soprastante.
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Per quanto riguarda la struttura ho deciso di adottare una soluzione che non appoggiasse a terra, in modo da poter spostare/sostituire mobiletti e librerie.
Navigando in Rete ho trovato la soluzione con l’aiuto di un blogger americano: si tratta sostanzialmente di costruire una serie di “C” con listelli di legno largo 7 cm e spesso 2, fissate al muro a distanza ravvicinata (max 50 cm, in modo da poter sopportare un discreto peso) e fissate alle pareti tramite tasselli. La parte inferiore e quella superiore sono state incollate e avvitate alla staffa con il rinforzo di un “quadrato” sempre in legno.

Una volta fissate al muro le singole C, ho applicato una sorta di bordura sia alle mensole superiori sia a quelle inferiori così da consolidare il tutto. Il bordo superiore sborda un poco verso il basso in modo che l’occhio non veda direttamente le lampadine nascoste. Successivamente ho coperto tutto il perimetro con un “tappo” in legno spesso 15mm lisciato e verniciato e… voilà la libreria.
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All’inizio ero un po’ scettico riguardo alla robustezza del tutto ma una volta completata la struttura ammetto che il risultato è assai solido. Oggi la parte superiore del plastico ospita la libreria con parecchi libri… e non è ancora crollata.

:arrow: Fine prima parte....

Le foto sono tutte volutamente a risoluzione mediocre, per non intasare la banda. Le "alte" sono sul mio blog.
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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: venerdì 29 giugno 2012, 21:41 
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Iscritto il: lunedì 28 marzo 2011, 14:49
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molto bello .. ma rimane tutto sospeso senza neanche un piede d appoggio ?

che tipo di legno usi ?

per l' ancoraggio hai usato un tassello di tipo chimico ?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: sabato 30 giugno 2012, 11:55 
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Iscritto il: lunedì 9 ottobre 2006, 17:27
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Località: Torre vedetta di Amon Sûl (Colle Vento)
Si, il plastico è completamente fissato alle pareti, non c'è nulla che arriva a terra. Tutto l'insieme è comunque molto robusto, certo, magari è meglio non sedercisi sopra.
Il legno dei supporti è in ABETE piallato che trovi in qualunque Leroy Merlin, Brico o simili. I supporti sui quali poggiano i binari sono in multistrato di pioppo da 1cm per alcune tratte e da 1,5cm per altre.

Tutte le staffe a C sono fissate al muro con due semplici fisher da 8 ciascuna.

Ciao,
Silvio


Ultima modifica di Silvio Assi il lunedì 2 luglio 2012, 10:35, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: sabato 30 giugno 2012, 12:54 
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Iscritto il: lunedì 28 marzo 2011, 14:49
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Località: sassari
fischer da 8 mm :shock:

certo se lo farei io mi cadrebbe tutto in terra il muro di casa e tutto fatto in tuffo !!! quello bianco che appena fai un buco con una punta da 6 ti esce un buco da 13!!!! mai usare la percussione!!

x appendere le vetrine ho usato tasselli da 13 blindati !!!

comunque e' fattibile io avevo un idea simile pero' sotto volevo farci dei mobiletti con le antine laccate bianche (per la moglie ) e sopra il plastico
:D


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: domenica 1 luglio 2012, 19:12 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Che poi, la struttura, una volta che il bordo esterno si chiude ad anello, diventa robustissima!
A casa ho optato per una soluzione leggermente diversa, nel senso che, invece di fissare le staffe direttamente alla parte in muratura, ho prima fissato delle strisce di legno verticali, ad un metro di distanza l' una dall' altra, e alle stesse ho fissato, con viti da legno, le staffe in metallo di supporto dei vari ripiani. Anche questa ha una discreta resistenza.
Ma in futuro, Silvio, la tua realizzazione è davvero da prendere in considerazione.
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: domenica 1 luglio 2012, 21:49 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Silvio Assi ha scritto:
Si, il plastico è completamente fissato alle pareti, non c'è nulla che arriva a terra. Tutto l'insieme è comunque molto robusto, certo, magari è meglio non sedercisi sopra.
Il legno dei supporti è in pioppo piallato che trovi in qualunque Leroy Merlin, Brico o simili. I supporti sui quali poggiano i binari sono in multistrato di pioppo da 1cm per alcune tratte e da 1,5cm per altre.

Tutte le staffe a C sono fissate al muro con due semplici fisher da 8 ciascuna.

Ciao,
Silvio


Pioppo piallato? a me pare abete alla peggio pino il pioppo non ha quelle venature.
Da quello che deduco dalle foto, mi sa tanto che fra pochi mesi dovrai mettere dei piedi a terra o almeno dei contoventi.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: domenica 1 luglio 2012, 22:23 
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Iscritto il: sabato 7 aprile 2007, 7:14
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Località: Milano
Piuttosto sono pensieroso per quanto ha scritto marco 58 a proposito del materiale usato, perchè non ci spiega meglio cosa intende?!?
Il legno usato tende a deformarsi o a cedere nel tempo?
Torrino ha scritto:
Che poi, la struttura, una volta che il bordo esterno si chiude ad anello, diventa robustissima!
A casa ho optato per una soluzione leggermente diversa, nel senso che, invece di fissare le staffe direttamente alla parte in muratura, ho prima fissato delle strisce di legno verticali, ad un metro di distanza l' una dall' altra, e alle stesse ho fissato, con viti da legno, le staffe in metallo di supporto dei vari ripiani. Anche questa ha una discreta resistenza.
Ma in futuro, Silvio, la tua realizzazione è davvero da prendere in considerazione.
Fabrizio.

Trovo che la tua soluzione, Fabrizio, sia migliore a proposito della stabilità e sicurezza, ma quanto sono spesse le strisce di legno fissate al muro? Giusto per capire se hai usato delle viti piuttosto lunghe o piuttosto larghe, tipo 4x45 o 6x25.
Cesare
P.S.
Moderatore 3, mi sono spiegato? :D


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: domenica 1 luglio 2012, 23:08 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 5901
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
FSE ha scritto:
[...] perchè non ci spiega meglio cosa intende?!?
Il legno usato tende a deformarsi o a cedere nel tempo?
Torrino ha scritto:
Che poi, la struttura, una volta che il bordo esterno si chiude ad anello, diventa robustissima! ...


Guardando la prima foto (stru_13.jpg ) si vede che la mensola a sbalzo, direi lunga almeno 400 mm è fissata al montante con due viti, più eventuale colla: quel fissaggio è destinato a cedere in breve tempo. A nulla vale un'eventuale ulteriore mensola superiore collegata con montante esterno, ci vuole un puntone in diagonale, o dentro il quadrilatero o sotto alla mensola verso il basso, ovvero verso l'alto a mò di tirante.
Una strurra in legno di quel tipo è solida e indeformabile solo se si usano adeguate flangie in metallo di lungezza proprorsionale agli sbalzi, spesse almeno 3 mm, oppure sagomate alla bisogna.
Senza dimenticare che il legno che si trova nei brico non è di qualità accelsa, pertanto risente tanto delle condizioni ambientali, e lì di fatto la vite è alla fine della mensola.
Ed il ragionamento "ma tanto è per il plastico, cosa vuoi che succeda", succede che fra un anno si è lì a lementarsi del fatto che i binari non sono più al loro posto e che nei prati si sono aperte delle crepe come se fosse un anno che non piove: al reale; salvo cedimenti della struttura, solo perchè ci è scivolato il trapano o spinto di più per avvitare una vite.

Giusto per, il legno massello dei brico è ricavato: o dalle parti più esterne o alte del tronco, quella più giovane e non consolidata, con in più i nodi, o dalla parte più interna dove ci sono le maggiori venature linfatiche, il resto è appannaggio dell'industria dei serramenti o/e del mobile. Tutt'al più si può comperare il legnane da costruzione da un rivenditore specializzato o da un falegname.

Se proprio si vuol fare tutto in legno in maniera semplice occorre almeno mettere dei blocchi di giunzione più grandi di quelli che a messo Silvio ma è bene che siano di legno duro: es. faggio o rovere, però vanno lavorati con utensili al vidia, e che le viti si avvitino nei blocchi.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: lunedì 2 luglio 2012, 10:30 
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Ciao,
marco_58 ha ragione, ho scritto PIOPPO due volte. Le strisce sulle quali corrono i binari sono in PIOPPO, i supporti sono in ABETE piallato.
Confesso che anch’io la pensavo come te riguardo alla scelta del legno e quant’altro ma poi ho provato comunque (visto anche cosa usano all'estero)... e ammetto che il risultato mi ha sorpreso, tanto che con staffe così ravvicinate ogni problema non si pone. Avevo anche provato a piazzare un paio di "elle" metalliche come rinforzo, ma ho visto che potevo anche non metterle... Ovviamente la struttura non supporta il peso di una persona, ma di un plastico sì. E a quanto pare anche di una libreria (che poi è soltanto un mensolone).
La prima staffa che vedi nella foto stru_13 in realtà è stata un caso. Tutte le altre staffe sono avvitate come da foto. Dove non si vedono viti... è perché ancora non le avevo messe.
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Ad ogni modo tutta la struttura è in piedi da mesi... e non ha mai dato segni di cedimento (ha resistito anche alle oscillazioni arrivate a Milano dall’ultimo terremoto). Inoltre, il plastico si trova in un appartamento, dove normalmente non ci sono sbazi termici o di umidità tali da deformare il legno in modo preoccupante, indipendentemente dalla sua qualità.

Ciao,
Silvio

PS: avevo omesso un dettaglio: Una delle due pareti più lunghe è costruita con i classici mattoni forati, mentre l'altra è in cartongesso dove ovviamente ho usato dei tasselli apposta:
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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: lunedì 2 luglio 2012, 15:00 
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Uno degli elementi fondamentali per un plastico secondo me sono le luci.
Per il mio plastico ho sfruttato la struttura portante, dato che è stata studiata in questo modo anche per ospitare anche l’impianto di illuminazione.
Scartata l’idea di usare tubi al neon visto che li ho sempre odiati, mi sono orientato principalmente su lampade a fluorescenza quindi a basso consumo. Ho pensato di posizionare un totale di 9 lampade ad attacco piccolo E14 da 11 watt ciascuna (equivalente di 50 W) ovviamente a luce calda e poste a distanza ravvicinata in modo da avere una sorta di continuità.
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Ogni lampada ha una sorta di schermatura fatta da fogli di alluminio proveniente dalle vaschette per alimenti posta a parziale protezione del legno sovrastante, anche se ogni singola lampadina non produce poi tanto calore da scaldarlo in modo preoccupante. Per ora penso che la quantità di luce sia discretamente sufficiente, vedremo più avanti, quando arriverà la fase paesaggio.
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Tutto l’impianto è collegato a un interruttore simile a quello dell’impianto elettrico di casa, posto sul fianco della struttura in modo che si armonizzi all’ambiente.

:arrow: Fine seconda parte...

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: lunedì 2 luglio 2012, 18:31 
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al posto delle lampade non e' meglio la striscia di led ( non scaldano molto !! ed e' meno rischioso ! )


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: martedì 3 luglio 2012, 9:37 
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Diciamo che non mi è mai piaciuta la "temperatura" della luce a led, oltre che la cromia...
Inoltre le strisce di led che ho visto in giro avevano un costo molto più alto rispetto a 9 lampadine a basso consumo :) Tra l'altro le lampadine non sono proprio a contatto con il legno, ci mancherebbe, perciò respirano abbastanza.

Ciao,
Silvio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: mercoledì 4 luglio 2012, 13:07 
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Milano Chiaravalle va bene.
Ma Finalpia è stato smontato?
E resiste oramai soltanto nelle figure del libro di tua edizione?
Se fosse vero, ci sarebbe da buttarsi nel Tevere!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: mercoledì 4 luglio 2012, 13:26 
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Iscritto il: lunedì 9 ottobre 2006, 17:27
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Località: Torre vedetta di Amon Sûl (Colle Vento)
Caro Andrea, purtroppo il plastico di Finalpia non esiste più dalla fine del 2006.
Avevo due possibilità: o lo lasciavo in omaggio al nuovo proprietario di casa oppure lo smantellavo... A parte alcuni pezzi (abbazia, ponte, stazione e qualche casa che ho conservato) il resto è solo in fotografia.
PS: alcune le avevo raccolte in un libretto che avevo fatto online con Lulu da regalare poi a mia mamma, eheheh! Poi l'ho lasciato online, anche in versione digitale...

Ciao,
Silvio

PPS: mi hanno chiamato due operai da Bucchese, dicono che la strada per Pietramarina è ancora interrotta... Come te li mando?
Allegato:
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workers.jpg [ 31.34 KiB | Osservato 46669 volte ]


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: mercoledì 4 luglio 2012, 13:34 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
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Località: Roma
Perchè non ci siamo sentiti prima? Magari l'immobile lo acquistavo io! Con tutte le accessioni, naturalmente!
Gli operai di Bucchese devono avere pazienza ancora per qualche giorno!


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