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 Oggetto del messaggio: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: sabato 13 ottobre 2012, 13:44 
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Avendo messo in servizio un nuovo convoglio, ne pubblico le foto.
Metto anche un rimando dal post carrozze straniere in Italia epoca I - II.

Con determinante aiuto di Stefano (omonimo) fermod, abbiamo selezionato le carrozze e composto un treno diretto.
Nel 1923 circolavano 3 coppie ordinarie ed una periodica.

Nell' accurata analisi di fermod si vede che erano di composizione diversa.
Noi, però, abbiamo la possibilità di disporre di soli 7 convogli, e di lunghezza limitata.
Quindi siamo dovuti venire ad un compromesso : 1 locomotiva e 4 carrozze.
Non abbiamo nè la WL nè la WR perchè non ne abbiamo trovato modelli adeguati.
Ci salva un poco il fatto che in quella tratta non tutti i treni le avessero.
Risulta, infatti, che le agganciassero solo nei percorsi notturni (WL) o nei percorsi ad ora di pasto (WR).

DIR 61 in arrivo a Klausen alle 17.29 ed in partenza alle 17.31
Allegato:
IMG4637 D61 in arrivo a Klausen - rid al 25percento.JPG
IMG4637 D61 in arrivo a Klausen - rid al 25percento.JPG [ 81.23 KiB | Osservato 24643 volte ]


Poi, per sognare un po' :

DIR 67 in doppia trazione in arrivo a Klausen alle 7.18 ed in partenza alle 7.19 :
Allegato:
IMG_4638 DIR67 in arrivo a Klausen in doppia rid al 25percento.JPG
IMG_4638 DIR67 in arrivo a Klausen in doppia rid al 25percento.JPG [ 86.52 KiB | Osservato 24643 volte ]


Treno diretto internazionale in partenza da Klausen per Bolzano nel 1921 :
Allegato:
IMG_4657 Diretto internazionale in partenza verso Bolzano al 25percento.JPG
IMG_4657 Diretto internazionale in partenza verso Bolzano al 25percento.JPG [ 56.97 KiB | Osservato 24643 volte ]


Le foto le ho scattate io. Nulla a che vedere con quelle di Benedetto (TTM41). Quindi vi dovrete accontentare.
La direzione dei treni è Bolzano, perchè veniva meglio l'inquadratura.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: domenica 14 ottobre 2012, 21:28 
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Aggiungo qualche notizia di carattere generale per chi non lo conoscesse :

Klausen ‘21

Riproduzione al 15 marzo 1921 della stazione di Chiusa / Klausen sulla linea del Brennero, dal cui piazzale aveva origine la Ferrovia della Val Gardena, a scartamento ridotto.
L’ impianto fu realizzato dagli Austriaci nel periodo fra il 1916 ed il 1917, allo scopo di alimentare il fronte, sopperendo in tal modo alle esigenze di trasporto delle imponenti quantità di materiali necessarie all’ armata.
Il modello è stato costruito sugli schemi rilevati al momento del passaggio alle Ferrovie dello Stato.
Il materiale rotabile riproduce tipi di locomotive, vagoni e carri in uso in quelle zone durante quel periodo.
La composizione dei convogli è stata desunta, per quanto possibile, dall' orario di servizio e da altri documenti.

Alloggia fino a 8 convogli nello spessore rosso. Essi possono essere richiamati nell' ordine e nella direzione voluta per il transito in stazione.
Può riprodurre la circolazione dei treni a "osso di cane" oppure secondo gli orari ferroviari dell' epoca.
Consente manovre realistiche sia a scartamento normale sia a scartamento ridotto.

Scala : H0
Sistema : analogico
Dimensioni : 3500 x 1150 mm
Anno di progettazione : 1981
Anni di costruzione : 1982-1985
Articolo su TTM41.

Autori :

Benedetti Carlo
Calderoni Piervincenzo
Minghetti Sante
Minghetti Stefano
Salvati Bernardino
Tani Vittorio+


Foto d' insieme :
Allegato:
IMG_0025 03-08-2008 Klausen21 ritagliato e ritoccato.JPG
IMG_0025 03-08-2008 Klausen21 ritagliato e ritoccato.JPG [ 72.41 KiB | Osservato 24442 volte ]


Vista da Nord (compressa) :
Allegato:
IMG_0029 03-08-2008 Klausen21 sala Durer vista verso Sud scontornata.JPG
IMG_0029 03-08-2008 Klausen21 sala Durer vista verso Sud scontornata.JPG [ 65.5 KiB | Osservato 24442 volte ]


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: domenica 11 novembre 2012, 22:23 
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Dò ancora qualche notizia su Klausen21.

Un' immagine che mostra il confronto fra :
- la vista di Google ai primi 2000
- una mia foto del ponte alla fine del primo decennio degli anni 2000
- una vista aerea del plastico
Allegato:
IMG_0009+IMG_0018 vero e modello al 60-100 - 1.JPG
IMG_0009+IMG_0018 vero e modello al 60-100 - 1.JPG [ 145.38 KiB | Osservato 24222 volte ]


e la stessa, coi riferimenti :
Allegato:
IMG_0009+IMG_0018 vero e modello evidenziato al 60-100 - 1.JPG
IMG_0009+IMG_0018 vero e modello evidenziato al 60-100 - 1.JPG [ 158.06 KiB | Osservato 24222 volte ]


La segheria (secondo cerchietto da sx) è stata ampliata dal 1921 ad oggi. Il modello è stato fatto da una foto del 1921, che i proprietari ci hanno permesso di fotografare.
Gli edifici dell' hotel Gamp (ultimo cerchio a dx) sono ricostruiti in base a come si presentavano negli anni '80 ed alla pianta del 1919.
La galleria sulla sx è stata inserita (non esiste al vero) per nascondere l' uscita di scena della linea.
La sottostazione trifase (oggi è un magazzino), cerchiata in rosso nell' immagine di Google maps, fù costruita verso la fine degli anni '20, quindi qualche anno dopo l' ambientazione del plastico. A dx di essa si vedono gli impianti della SSE a 3 kV in continua, costruita negli anni '60 (le due righe bianche sono sostegni degli ancoraggi dei collegamenti).


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: domenica 11 novembre 2012, 22:29 
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Una composizione inventata, per un accelerato Bolzano - Brennero.

Allegato:
Accelerato a 2 assi con 728 - IMG_4052 scontornata al 33-100.JPG
Accelerato a 2 assi con 728 - IMG_4052 scontornata al 33-100.JPG [ 148.16 KiB | Osservato 24216 volte ]



La Gr728 lo ambienta dal 1923 in poi.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: lunedì 12 novembre 2012, 14:55 
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E' sempre interessante vedere questo plastico... Soprattutto perchè "vive" da ormai 30 anni!

Son previsti aggiornamenti a livello paesaggistico?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: lunedì 12 novembre 2012, 20:52 
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Località: Faenza
Bomby ha scritto:
E' sempre interessante vedere questo plastico... Soprattutto perchè "vive" da ormai 30 anni!

Son previsti aggiornamenti a livello paesaggistico?


Chi ti evoca, casca male (è una battuta !), ma chi evoca mè, casca peggio !!!
Quindi ti tocca !

Quando nella seconda metà degli anni '80 mettemmo gli alberi, non avevamo molta scelta.
Optammo per alberi fatti di stoppa rintorcinata autocostruiti (non da mè, ma da mio babbo Sante, pittore a tempo perso), sfruttando il fatto che è ambientato a Marzo, ed in quelle zone in quel mese è ancora freddo, quindi gli alberi non hanno ancora le foglie. Fra l' altro quelli a foglia caduca, là, sono più numerosi di quanto ci si aspetti.
Poi in 30 anni si sono un po' spiegazzati.
Ma l' idea di dare una sistemata agli alberi, pur se non è nei piani attuali, non è sbagliata. Anche perchè ultimamente abbiamo visto una foto del 1921 che mostra due alberoni (non c' entra Riccardo di S. Satiro) che sarebbe interessante riprodurre.

Poi le mie fotografie sono quello che sono, e non rendono giustizia ai colori ed all' opera di Sante.

In occasione delle foto di Benedetto abbiamo dato una spolverata, semplicemente spruzzando di acqua che, per evaporazione, ha portato via una buona parte della polvere. Polvere il cui effetto non è totalmente negativo, dato che dà una patina di uniformità che rende simile al reale.
I colori vivi, infatti, esistono solo nei cataloghi.

E per riallacciarmi ai tuoi ottimi interventi sui tracciati dei plastici, aggiungo che per mè, che vedo spesso Klausen21, la parte più scenica è la sinuosità copiata dal reale.
Questo fà molta differenza, ed il perchè è molto semplice.
Il vero ha movenze molto articolate, con variazioni anche molto piccole, ma molto numerose. Che sono assai difficili da inventare.
Un po' come è la differenza fra un disegno ed una fotografia.
In fatto di paesaggi un disegno può essere anche molto bello, ma il livello di dettaglio che dà una fotografia è irraggiungibile, dato che porta un numero di dettagli e di sfumature tendente all' infinito.

Con questo non voglio dire che nelle opere di fantasia non si vedano cose belle. Le opere belle sono sotto gli occhi di tutti e non sono neanche poche. Ma credo che certe capacità, applicate ad un contesto preso dal reale, potrebbero dare risultati ancora più stupefacenti.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: lunedì 12 novembre 2012, 21:54 
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Località: piemonte
Buona sera Stefano,
posso avere qualche delucidazione su come é stata interpretata la Gr 728 e magari vedere qualche foto? si tratta di un modello Kleinbahn o di un prodotto artigianale?
Ti ringrazio.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: lunedì 12 novembre 2012, 22:51 
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Località: Faenza
per capolinea :

al momento non ho foto della Gr728
E' la Klein Modellbahn 022.
Ho letto le osservazioni di Paolo Bartolozzi nel post viewtopic.php?p=194496
Noi non abbiamo apportato modifiche.

In passato avevamo le Gr 728 e Gr 729 della Klein, di cui 2 acquistate a Vienna nel '96.
Erano più corte e più giocattolesche.

Posso fare qualche foto, ma mi occorrerà un po' di tempo. Forse una settimana.


Ciao
Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: martedì 13 novembre 2012, 15:40 
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Iscritto il: venerdì 11 dicembre 2009, 12:34
Messaggi: 373
Località: Acerra
Complimenti agli autori per questo bellissimo lavoro....certo che vedere un campo da calcio lì dove c'era la stazione fa tristezza! :(


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: martedì 13 novembre 2012, 16:58 
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Messaggi: 9101
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Salve Stefano,
vado errato o alcune foto del plastico sono state pubblicate dalla rivista I Treni negli anni '80 ?
Mi e' rimasta impressa nella mente l' immagine del ponte della ferrovia a scartamento ridotto che sovrapassa la stazione principale.
Dato che siamo vicini di casa non mi dispiacerebbe affatto potere vedere dal vivo il vostro bellissimo plastico...
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: martedì 13 novembre 2012, 17:00 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9101
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Ops, mi sono accorto ora che avevi espressamente indicato il numero de I Treni su cui compariva il vostro plastico.
Sorry per la svista.
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: martedì 13 novembre 2012, 18:29 
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Iscritto il: domenica 2 aprile 2006, 9:16
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ste.klausen21 ha scritto:
..........ultimamente abbiamo visto una foto del 1921 che mostra due alberoni (non c' entra Riccardo di S. Satiro) .............


Ciao Stefano e grazie per la citazione del plastico :wink: :D

Già vista la tua opera su TTM41 ma ti ringrazio per questa discussione dove trovo molto interessante il confronto tra le foto aeree ed il plastico. Veramente tutto molto, oltre che bello, affascinante per come è stata ricreata una situazione molto particolare.

Encomiabile poi la minuziosa analisi filologica delle composizioni. La spiegazione del fatto che le WL e le WR erano inserito solo in certe fasce orarie, ad esempio, è un'annotazione molto importante.

Ciao
Riccardo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 1:14 
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IL CONTROLLO DEL MOVIMENTO IN CINTURA

La cintura, percorso di binari e scambi atto ad alloggiare e selezionare i convogli, è totalmente nascosta all' operatore, trovandosi all' interno della struttura del plastico.
Per questo motivo, fin dall' inizio, abbiamo pensato ad un sistema automatico di gestione.
Seguendo l' impostazione dei sistemi veri, abbiamo costruito un sistema basato su tre livelli :
- livello campagna : comprende i circuiti di binario concatenati ed asserviti alla posizione di scambi e leve di comando dei segnali e tutti i cablaggi; circuiti di binario, scambi e segnali sono visualizzati sul quadro luminoso
- livello ACEI : lettura della situazione degli enti e comando di essi ad imitazione del funzionamento di un ACEI, nonchè visualizzazione sul quadro luminoso delle informazioni.
Possibilità di lettura dello stato di tutti gli enti tramite porta seriale RS232 e possibilità di telecomando attraverso la medesima.
- livello CTC : quando nacque questo plastico (primi '80), nelle ferrovie iniziavano a diffondersi i primi Centralized Traffic Control. E da quelli abbiamo tratto ispirazione di massima. E' il sistema che sovraintende alla circolazione. Determina la posizione dei convogli e richiede gli itinerari ad ACEI per istradare opportunamente detti convogli affinchè si presentino in stazione nell' ordine richiesto dall' orario di servizio.


IL LIVELLO DI CAMPAGNA

Il primo mattone per la realizzazione del sistema è stato, nel 1980, lo studio di un sezionamento, con regolatore di velocità e dotato di circuito di binario. Ne è nato un modulo di sezione formato da un alimentatore e due circuiti di binario ad assorbimento (a seguito di uno studio del 1978). Lo stato di occupazione è indipendente dalla tensione di trazione.
Se la sezione successiva è libera, il modulo provvede a far crescere la tensione alla propria sezione, in caso contrario provvede a decrescere la tensione, non fino a 0, ma fino alla velocità di avvicinamento. Poi, quando viene rilevata l' occupazione del secondo circuito di binario, lungo circa 20 cm e posto alla fine della sezione, l' alimentatore viene comandato a descrescere la tensione fino a 0.
Al momento dell' occupazione del primo circuito di binario, ovvero quendo il treno entra, il condensatore che determina la velocità istantanea viene caricato alla stessa tensione di quello della sezione precedente, per evitare strattoni dovuti a tensioni diverse su sezioni diverse.

Così fatto, il modulo non gestisce le doppie trazioni e neppure le spinte in coda. Avviene, infatti, che, passando un treno da una sezione alla successiva, viene a trovarsi con la locomotiva di testa sulla sezione successiva, mentre l' altra locomotiva è sulla sezione di partenza. Ma la sezione di partenza, rilevando l' occupazione della successiva, porta a 0 la tensione, comandando la frenatura della seconda locomotiva.
Per poter utilizzare correntemente le doppie trazioni in testa, abbiamo dotato le locomotive coinvolte in doppie trazioni di cavetti, collegati con microspine, per mettere in parallelo motori e prese di corrente. I cavetti sono neri e sagomati ad imitazione delle condotte.

Ogni gruppo di scambi, invece, dispone del solito modulo con due circuiti di binario, più un modulo di logica. La logica è a porte logiche CMOS a 12 V e provvede a instradare il consenso di via libera seguendo la posizione degli scambi. Tale consenso, che proviene dalla sezione libera a valle, viene condizionato dalla levetta del segnale, dalla posizione degli scambi e dal consenso dell' ACEI (quando inserito).

Quindi, il circuito della cintura è autonomo e può fare circolazioni anche solo grazie al sistema dei circuiti di binario e relativi moduli di logica.


L' ACEI DELLA CINTURA

Nel 1985, dopo una prima fase di studio dell' ACEI, a porte logiche CMOS, apparve evidente la complessità che ne sarebbe derivata. Quindi optai per una soluzione a microprocessore.
A quei tempi usavo un 4 bits, il COP402 della National, e la scelta cadde su quello.
E' un processore semplice, non più in produzione da molti anni. Può indirizzare 1kB di memoria esterna, ha 64 registri da 4 bits ciascuno, ha l' accumulatore, e può operare ad una velocità di esecuzione di 131 kHz.
Per sopperire alla mancanza di un numero sufficiente di porte di I/O, lo interfacciai mediante shift register. Il processore và a 5V, mentre gli shift registers vanno a 12 V, come anche gli altri interfacciamenti. In mezzo ci sono dei traslatori di livello.

Il programma è scritto in linguaggio macchina e assemblato a mano.
E' realizzata una interfaccia RS232 (la seriale dei PC), mediante una periferica parallela esterna ad 8 bits ed appositi traslatori di livello.

Dispone di :
- 8 tasti per comandare gli itinerari
- 4 levette per comandare il via libera alle due zone scambi e alle due entrate in stazione
- un quadro luminoso condiviso con la zona circuiti di binario, di cui comanda le linee gialle che indicano il bloccamento ed i triangoli di inizio e fine itinerario e dal quale legge lo stato di occupazione delle sezioni
- comando e lettura posizione dei 4 scambi, posizione ripetuta autonomamente sul QL
- collegamento RS232

Il programma esegue continuamente un ciclo che comprende :
- scrittura delle uscite seriali secondo i risultati dell' ultima elaborazione e, contestualmente,
- lettura dello stato degli ingressi seriali
- lettura degli 8 tasti e del selettore (il selettore ha tre posizioni : manuale, locale, telecomandato)
- temporizzazione e sequenziamento per il comando degli scambi richiesti
- spegnimento e sbloccaggio delle sezioni bloccate da itinerario, a seguito occupazione del relativo circuito di binario
- esecuzione operazioni per itinerari eventualmente in corso (max 2 contemporaneamente)
- invio continuo, 5 volte al secondo, di una stringa verso la porta seriale, riportante il contenuto dei registri del processore. In questo modo non è stato necessario predisporre nel programma un protocollo di comunicazione e neppure una fase di elaborazione dei dati da inviare. A causa del fatto che non c' era sufficiente spazio nei registri.

A seconda della posizione del selettore, puo funzionare nelle seguenti modalità :
in MANUALE i 4 tasti comandano direttamente gli scambi, ed il controllore non interviene. Le leve dei segnali consentono di regolare la circolazione ai bivi ed all' ingresso in stazione. E' una modalità non realistica, ma prevista per poter funzionare anche in caso di piccoli guasti o problemi che ACEI non potrebbe superare.
In LOCALE si comandano gli itinerari manualmente. Ogni gruppo scambi ha due entrate e due uscite. Ad ognuna di esse è associato un pulsante.
Per formare un itinerario si preme il pulsante corrispondente al punto di inizio.
Ad imitazione del vero, lampeggeranno tutti i punti finali (nessuno, 1 o 2 a seconda delle occupazioni o bloccaggi). E' la catena di andata.
A questo punto si dovrà premere il pulsante del punto di arrivo. Se il relativo triangolo sarà lampeggiante, allora si tratterà di un itinerario valido, che verrà formato bloccando le relative sezioni, che si illumineranno con la classica riga bianca (realizzata a leds gialli).
Se nel percorso si trovasse uno scambio non posizionato come richiesto, allora il controllore provvederà a comandarlo a muoversi per raggiungere la posizone voluta.
Una volta che gli scambi sono a posto (vengono sempre azionati in sequenza, mai contemporaneamente), il processore libererà il segnale che si disporrà secondo l' aspetto opportuno, relativamente al tracciato (G, V, R/G oppure R/G, R/V).
E' una soluzione semplificata rispetto ad un ACEI reale, ma è la sintesi fra lo spazio di codice disponibile e le mie poche conosccenze di allora, sia ferroviarie, sia di programmazione.
In TELECOMANDO la tastiera è inibita (non viene letta). Il controllore verifica la presenza di un carattere sulla porta seriale, lo decodifica e lo utilizza per richiedere itinerari.
Gli itinerari sono realizzati e controllati dalla stessa sezione di programma che agisce in modalità Locale.

L' ACEI cerca di imitare e apparire simile al vero, ma la sua funzione principale è quella di gestire movimenti in modo totalmente automatico, senza interventi dell' operatore, indaffarato in altre operazioni.


IL CTC

E' un sistema che si propone l' ambizioso obbiettivo di indirizzare i convogli, nei bivi, affinchè raggiungano l' entrata in stazione secondo quanto richiesto dall' orario di servizio.
E' un software costituito da alcuni blocchi funzionali :
- lettura dello stato di libero/occupato delle sezioni e della posizione degli scambi
- attribuzione della posizione di ciascun convoglio, in base alle sequenze di occupazione rilevate
- algoritmo di circolazione, che analizza la posizione attuale dei convogli, la destinazione richiesta per ciascuno di essi, ed in base a quelle informazioni richiede ad ACEI la formazione di itinerari.
- la lettura della tabella orario per incaricare i convogli richiesti

Nell' organizzazione della circolazione si nota la distinzione fra treno e convoglio. Tutti i materiali circolanti sono convogli. Quando il sistema assegna ad un convoglio il movimento dall' orario, gli associa anche il numero di treno. Solo in quel momento esso diventa anche un treno.
Ad ogni convoglio è associata una serie di dati, fra cui destinazione, grado di priorità e, se è un treno, anche il numero, l' ora di arrivo e l' ora di partenza. In base a questi parametri l' algoritmo di circolazione provvede a fare circolare i convogli internamente alla cintura, fino a farli uscire verso la stazione, nella direzione desiderata.
E' anche possibile settare manualmente ad un convoglio direzione e priorità, per comandarne l' uscita senza dover sottostare all' orario.

Il funzionamento ad orario non è obbligatorio. E' possibile una circolazione chiamando manualmente i convogli oppure una circolazione sequenziale. In quest' ultimo caso il sistema cintura si comporta come se fosse un grande falso doppio binario su cui i convogli sono in fila. Ogni convoglio tornerà dal lato da cui è uscito.

L' effetto complessivo di tutto il sistema è la circolazione in stazione dei treni secondo l' orario impostato, in una scala di tempi ridotta 1/10. Una giornata avviene in 2,4 ore.
Quando non ci sono intoppi il sistema è trasparente all' operatore, che deve solo governare la stazione come se essa fosse inserita su una reale linea ferroviaria, con treni che arrivano e che sono da far fermare, transitare o sostare per precedenza.

All' inizio (1983) acquistammo una scheda Nanocomputer equipaggiata con Z80, processore moderno per l' epoca. Pensavo di organizzare il software di gestione della circolazione come sequenziatore di comandi per gli scambi interni. Ben presto capii che sarebbe stato un sistema rigidissimo, che avrebbe creato gravi difficoltà nel caso della necessità di dover cambiare l' ordine di circolazione anche di un solo convoglio.
Quindi nacque la distinzione più sopra illustrata fra ACEI e CTC. Per l' ACEI facemmo nel 1985 un sistema apposito, sopra descritto, mentre la scheda Z80 venne destinata al controllo del traffico. Ad esso si aggiunsero due video terminali acquistati usati, per la visualizzazione ed il comando del sistema di circolazione.
Una volta attivato l' ACEI della cintura, furono spesi circa 5 anni per arrivare a mettere a punto il sistema di circolazione.
Ma il sistema con Z80, assemblato con parti usate e parti autocostruite, era a volte instabile.
Quindi, dagli anni 2000, si iniziò il passaggio ad un personal computer commerciale. Passaggio che ha richiesto la traduzione, anzi, la riscrittura del software da Assembler a Visual Basic. Contestualmente è stata ridisegnata la visualizzazione dello stato di funzionamento, riproducendo il quadro sinottico di ACEI ed aggiungendo un editor per gli orari e per la definizione dei convogli.

Ad oggi, fine 2012, la transizione è quasi completata. L' orario gira già, e sono in corso gli ultimi aggiustamenti.


La consolle di comando, col quadro luminoso della cintura ed, a fianco, i pulsanti di comando degli itinerari.
Allegato:
IMG_0035 01-01-2005 il banco di comando al 25x100.JPG
IMG_0035 01-01-2005 il banco di comando al 25x100.JPG [ 42.19 KiB | Osservato 23615 volte ]


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 11:58 
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Eccellente impianto con tante similitudini quanto diversità dal mio.
Logica programmata contro logica cablata ma anche tante analogie.
Sezioni di blocco automatico a frenatura/accelerazione graduali come il mio ma se concettualmente più evoluto perchè realizzato in due fasi vedo che crea problemi alle doppie trazioni mentre sul mio, ad una unica sezione ma con azionamento della frenatura a reed, permette le doppie e triple senza problemi a patto che il treno sia lungo non più di metà sezione di BA (3-4 metri visto che le sezioni sono circa il doppio per 320 m di sviluppo totale).
Varie tipologie di gestione: anche il mio ACEI prevede la gestione manuale da operatore oppure automatica mediante una scheda a logica cablata inserita nel connettore di espansione che all'occupazione delle sezioni di BA di approccio provvede a tracciare l'itinerario idoneo, si hanno così 8 itinerai (previsti di default) tracciati in automatico che permettono di stare a guardare mentre la circolazione continua.
Per la versione CTC invece è assolutamente necesaria la gestione da programma che però non sono in grado di scrivere mentre invece l'impianto è già predisposto, basta una scheda oppurtunamente costruita e programmata sempre da inserire nel connettore EXP... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO : Klausen21
MessaggioInviato: mercoledì 2 ottobre 2013, 22:17 
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Klausen21 sarà visibile alla manifestazione di Brisighella (vedi segnalazione di omnibus in "Appuntamenti di Ottobre").

La manifestazione sarà inaugurata il 5 Ottobre alle 15.30 con la conferenza e la proiezione.

Poi alle 18 sarà inaugurata la mostra.

La mostra sarà poi visitabile nei seguenti giorni :

Domenica 6-13-20 Ottobre 2013 dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18
Sabato 12 e 19 Ottobre dalle 15 alle 18
Mercoledì 9 e 16 Ottobre dalle 9 alle 12

Klausen21 sarà funzionante qualche Sabato e qualche Domenica pomeriggio.
Su quali giorni lo faremo funzionare, saprò essere più preciso nei prossimi giorni.

Info sul sito del comune http://www.brisighella.org/component/op ... w,details/


Stefano Minghetti


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