In un plastico si era posto il seguente problema :
- i segnali di partenza sono tutti a vela singola, e dotati di tabella triangolare.
- gli scambi consentirebbero l' entrata in corretto tracciato.
Segue la mia opinione in merito alla disposizione dei segnali per il transito di un convoglio.
In attesa di essere confermato (o smentito) da capistazione o altri esperti.
L' impianto potrebbe avere un ACE (apparato a leve elettromeccanico), oppure un ACEI (apparato centrale ad itinerari) o un ACS (apparato centrale statico), ma le considerazioni che espongo non cambierebbero.
Mi riferisco al disegno seguente :
Allegato:
Transito in deviata con o senza tabella triangolare - 1.JPG [ 30.45 KiB | Osservato 2417 volte ]
Siccome l' itinerario di ingresso termina ad un segnale con tabella triangolare (in gergo mutanda), si hanno le seguenti conseguenze :
- il segnale di protezione non potrà mai essere giallo, ma potrà essere rosso/giallo.
- non sarà possibile il libero transito. Cioè :
-- per mettere a via libera (R/G) il segnale di protezione, l' apparato richiederà che il segnale di partenza sia a via impedita (R).
-- per mettere a via libera il segnale di partenza (V), l' apparato chiederà che il segnale di protezione sia a via impedita (R) e che non sia attivo nessuno gli instradamenti di ingresso.
Credo che questa sequenza sia stata studiata per evitare una antipatica sequenza come la seguente :
segnale di protezione giallo. Il macchinista entra in frenata e, sugli scambi di ingresso, quando la velocità è ancora ben maggiore di 30 km/h, vede il segnale di partenza diventare verde. Ma è notte o c' è un po' di foschia, quindi non vede la tabella triangolare. Riprende la velocità piena ed, a quella, impegna la deviata da 30 km/h !!!
Per superare questa situazione e consentire il libero transito (segnale di protezione e segnale di partenza a via libera contemporaneamente) il segnale di uscita deve poter mostrare l' aspetto Rosso/Verde. Quindi deve essere a due vele sovrapposte (senza indicatore di direzione).
In questo modo, ripetendo la sequenza precedente, se il treno vede giallo il segnale di protezione, si mette in condizioni di non superare il segnale di partenza, presunto a via impedita (R).
Poi, il macchinista, vedendo diventare a via libera (R/V) il suddetto segnale di partenza, col treno ancora, per esempio, a 70 km/h, si limiterebbe a mollare i freni a ragione di passare il segnale di partenza a 30 km/h, senza alcun pericolo.
Stefano Minghetti