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IDEE & PROGETTI: ..."studio" di fattibilità https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=7&t=78014 |
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Autore: | edoardo63 [ venerdì 8 agosto 2014, 14:02 ] | |||||||
Oggetto del messaggio: | IDEE & PROGETTI: ..."studio" di fattibilità | |||||||
Salve mi presento, sono Edoardo da Trieste. Ho iniziato a coltivare questa passione nel 2000 (dopo avrela abbandonata in età giovane) e mi sono presto orientato al modello tedesco ed austriaco. Vedo però che le realizzazioni italiane sono notevolmente progredite nel corso degli anni e non hanno più nulla da invidiare a quelle dei colleghi d'Oltralpe. Iniziato anni fa e poi accantonato, ho recentemente ripreso la costruzione di un qualcosa che nemmeno definisco plastico, in verità sarebbe più giusto chiamarlo uno studio per la realizzazione di un paesaggio con possibilità di esercizio minimo. Un semplice cerchio con binario di sorpasso al quale però ho aggiunto un paio di scambi per connetterlo ad un ipotetico lavoro futuro [plastico a soggetto deposito loco a vapore] del quale avrà la funzione di cappio. Non è però il solo elemento da me costruito, ma di questo in seguito. L'ambientazione dovrebbe essere identificabile con una zona di media montagna, che potrebbe trovarsi qua e la a partire dalla tratta della Transalpina (Trieste-Jesenice) o della Carnia Friulana, lungo una fascia geografica che tocca varie località dal carattere paesaggistico montano e forestale, dall'Austria sino alla Sassonia. Il materiale rotabile da me raccolto negli anni è relativo alle amministrazioni DB, DR, DRG, OBB sopratutto delle epoche II e III. Siccome mi trovo ad affrontare spese matrimoniali devo a vendere il 70 % della collezione tenendo per me una piccola pattuglia costituita soprattutto da locotender, facilmente adattabili a piccoli plastici riproducenti ambienti forestali o comunque non urbani, con carattere montuoso-collinare. Per ora il paesaggio è spoglio, ma voglio presentare una caratteristica: essendo un cerchio di binari, ho cercato di separe paesaggisticamente la linea in modo che l'occhio non riesca mai ad abbracciare una tratta del binario pari ad oltre la metà della circonferenza. Il rilievo (asimmetrico) che ho costruito per mascherare la banalità dello schema dei binari si basa inoltre su una struttua che è asportabile in modo tale da lavorarne i dettagli in tutta comodità . (In seguito ho scoperto che qualcosa di simile è stato realizzato commercialmente, prodotti mi pare della Bush, con piccole porzioni di paesaggio urbano pre-costruite da inserire sul plastico)...:
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Autore: | edoardo63 [ sabato 9 agosto 2014, 14:33 ] | |||||||
Oggetto del messaggio: | Re: IDEE & PROGETTI: ..."studio" di fattibilità | |||||||
Buongiorno, questa seconda serie di foto mostrano il modulo iniziale del progetto per deposito locomotive a vapore. L'entusiasmo per il soggetto (acceso con passione dalla brochure Depositi in Scala ed. LocoDivision) mi spinse a progettare un deposito al quale serviva soltanto un cappio con un pò di tracciato per alternare il traffico di locomotive (vedi messaggio sopra). Inizialmente uno dei moduli del deposito da aggiungere a quello che sto illustrando, avrebbe dovuto ospitare una piattaforma girevole, idea che è stata abbandonata per motivi economici e di tempo. Il presente modulo verrà (tempi non stabiliti) dotato invece di un triangolo per girare le locomotive a tender separato. Uff, solo a pensarci!.... Non so chi me l'ha fatto fare (ho anche una scorta di vecchi motori sottoplancia Fulgurex e Tillig che dovrei azionare ogni tanto per pulire i contatti), insomma ho deciso per l'azionamento manuale dei deviatoi (affascinato dal vecchio stile di costruzione, quando non esisteva ancora questa grande offerta di prodotti accessori, ora a pensarci li avrei usati, sigh!), cmq in sintonia con l'azionamento manuale che era abbastanza diffuso in tali impianti ferroviari reali (depositi). Come si vede dalle foto ho utilizzato semplici commutatori a due vie che commutano il cuore dello scambio e allo stesso tempo possono commutare una seconda funzione. Una sezione di corda di chitarra in acciaio sistemata sul foro della levetta aziona il deviatoio. Il funzionamento non ha mai dato noie dopo anni nei quali ho accantonato il modulo ma spesso l'ho usato per sgranchire i modelli. Una idea era di usare la seconda possibilità di commutazione per commutare delle luci LED poste vicino allo scambio ed invisibili se spente in modo da dare (se il circuito complessivo dei LED di tutti gli scambi sarebbe stato momentaneamente attivato) un colpo d'occhio sulle vie percorribili dalla locomotiva. O per qualche più elaborato circuito che si sarebbe basato sui segnali logici provenienti dalla posizione dei deviatoi...:
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Autore: | edoardo63 [ domenica 10 agosto 2014, 20:44 ] | ||||||||||
Oggetto del messaggio: | Re: IDEE & PROGETTI: ..."studio" di fattibilità | ||||||||||
Buonasera. Oggi mi sono deciso al passo decisivo. Dopo tanto filosofare su come continuare a modellare la banchina/marciapiede, ho mandato al diavolo le congetture ed ho messo mano ai pennelli. L'estate scorsa ho iniziato la costruzione del marciapiede in curva. Siccome il raggio è piccolo ho optato per l'autocostruzione: con il Dash. Quest'anno ho cambiato per materiali decisamente migliori: prima scagliola con un pò di Vinavil, poi il convenzionale stucco, talvolta con colla, talvolta no. Il lavoro l'ho eseguito usando uno speciale carro ferroviario di cui mostrerò foto in un successivo messaggio - nei prossimi giorni. Il lavoro fino con spatolina d'acciao usata in arte con dipinti acrilici od olio. Ma veniamo alle foto del lavoro artistico finale:
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Autore: | edoardo63 [ lunedì 15 settembre 2014, 14:21 ] | ||||
Oggetto del messaggio: | Re: IDEE & PROGETTI: ..."studio" di fattibilità | ||||
Salve, il prossimo lavoro che esporrò sarà l'esperimento della fusione tra una rotaia R5 ed un deviatoio curvo BWl 2/3, ambedue della Roco (Rocoline). Ho deciso di aggiungere almeno un binario morto a questo studio, ovviamente date le dimensioni potevo inserire soltanto un deviatoio curvo. Ho provato con uno BWl 2/3 ma alcune locotender avevano difficoltà nel percorrerlo dato lo stretto raggio di curvatura. Dopo aver scartato l'opzione di eventuali acquisti di diverso materiale, ho deciso di modificae quanto già avevo. I primi test della nuova "creatura" (doc Frankenstein docet) sembrano dare un buon risultato. Nonostante un certa "piegatura" (angolo) tra la parte diritta del deviatoio in zona aghi, e la successiva parte curva, dal cuore verso l'uscita, le locotender che prima 'grattavano' ora sembrano passare con scioltezza. In analogico, locotender a quattro, cinque assi motori, subiscono un rallentamento nell'angolo appena appena percettibile. Infatti questo modulo sarà percorso soltanto da vecchie locotender, al massimo locomotive a tender separato ma corte (per non parlare di motrici diesel a carrelli o a tre assi). Evantualmente, per motivi estetici, riserverò questo ibrido ad un ramo interno e previo acquisto di un nuovo BWl 2/3, rifarà un altro deviatoio alla "doc Frankenstein" destinato alla linea, però riprogettato in modo da eliminare il (artisticamente) fastidioso angolo tra la sezione diritta e quella curva. Per oggi tre foto:
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