Duegieditrice.it
https://www.forum-duegieditrice.com/

ELETTROTECNICA: Reed e scambi
https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=7&t=78220
Pagina 1 di 10

Autore:  red707 [ lunedì 25 agosto 2014, 17:23 ]
Oggetto del messaggio:  ELETTROTECNICA: Reed e scambi

Ciao a tutti,

per il progetto di plastico a cui sto lavorando ho pensato ad un semplice sistema di "smistamento" automatico. Per dare l'impressione di un percorso molto più lungo, in una porzione nascosta pensavo di realizzare un paio di "stazioni nascoste" con smistamento automatico.

In pratica un raddoppio della linea a circolazione alternata: quando un treno entra in uno dei due rami, lì si ferma e fa partire il treno fermo nell'altro ramo. Il bello della cosa è che può funzionare anche con treni che viaggiano in direzione opposta. Con 2 di queste ministazioni fantasma in pratica potrebbero circolare tranquillamente 3-4 treni in maniera semi-automatica (comandando solo le fermate in stazione).

La soluzione più semplice che mi viene in mente è un doppio rilevatore di presenza treno: un reed esattamente a metà del tratto (e le calamite più o meno a metà treno, in modo da impegnare esattamente il tratto necessario, indipendentemente dalla direzione del treno). Il treno, passando sopra al reed, muoverebbe gli scambi (opportunamente isolati) e si fermerebbe per mancanza di corrente, mentre invece l'azionamento degli scambi darebbe corrente all'altra tratta, facendo ripartire l'altro treno.

Volendo semplificare il più possibile le cose, basterebbe collegare un polo del motere degli scambi direttamente al reed: quando il magnetino gli passa sopra fa contatto e aziona gli scambi. Mi chiedo però se è fattibile per un paio di ragioni.

- In primo luogo di "tenuta" del reed. I motori degli scambi assorbono da 1-1,5 ampere. Collegandone 2 sfioriamo i 3. Di solito i reed reggono fino a 1A: ce ne sono anche da 3 A, ma c'è da fidarsi o avranno vita breve?
- I tempi di azionamento: come il treno passa sul reed dovrebbe rimanere senza corrente, ma per inerzia dovrebbe spostarsi un po' più in là. E' sufficiente per scollegare il reed? Perchè diversamente si bruciano i motori degli scambi (senza fine corsa).

L'alternativa, più costosa, è collegare il reed a un relé monostabile, giusto? Che caratteristiche deve avere per poter essere comandato da un reed?

Autore:  umbriele [ lunedì 25 agosto 2014, 18:08 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Io mi orienterei verso un sensore di assorbimento di corrente, il quale potrebbe comandare dei relè con i quali poi fai tutto quello che vuoi e non sei vincolato alle calamite, al massimo dipingi le ruote con la vernice resistiva.


Inviato da mio iPhone utilizzando Tapatalk

Autore:  red707 [ lunedì 25 agosto 2014, 19:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Il vantaggio del reed è che permette di avere sezioni abbastanza piccole: posizionando il magnetino a metà treno è infatti sufficiente che la sezione da comandare sia lunga giusto un po' di più del treno più lungo. Indipendentemente dalla direzione, consentirà infatti di fermare il treno proprio nel mezzo della sezione. La cosa fattibile anche con altri sistemi (infrarossi, sensori di assorbimento ecc. ecc.), ma è più complicata: ci vogliono almeno 2 sensori per tratta.

Autore:  umbriele [ lunedì 25 agosto 2014, 19:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

In digitale puoi gestire aspetti come distanze di frenate tempi di arresto ecc Solo agendo sul decoder :)


Inviato da mio iPhone utilizzando Tapatalk

Autore:  marco_58 [ lunedì 25 agosto 2014, 22:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Un sistema automatico come quello desiderato non è così immediato da mettere assieme.
Intanto bisogna semplificarsi la vita e usare binari unidirezionali, diversamente il discorso si complica, ed in elettromeccanica diventa altamente complesso e ingombrante.
Il magnete al centro del treno non va bene, è meglio averlo in testa al treno, cioè non oltre il primo veicolo rimorchiato, sulla loco eviterei, sia per ragioni di spazio, sia per non creare problemi al motore.
Quindi un solo reed non è sufficente: né servono almeno due, per essere certi del comando degli scambi e dello start all'altro treno, diversanmente si rischia di comandare gli scambi con il treno sopra.
Insomma bisogna costruirci sopra un pò di logica d'automazione, e se proprio vuoi i binari bidirezionali, servono minimo 4 reed e, necessarimente un sistema a microprocessore.
Infine per comandare motori di scambi e alimentazioni ai binari occorrono relè d'interfaccia di potenza: un reed idoneo all'uso, al massimo arriva a 100 mA di carico.
Detto ciò, in giro si potrebbe anche eventualmente trovare qualcosa di già fatto.
Al posto dei reed si possono utilizzare altre apparecchiature per rilevare la presenza del treno.
In digitale il discorso non cambia, il funzionamento da realizzare è il medesimo, cambiano solo le apparecchiature, ed in ogni caso serve una centralina, on PC, dove inserire tutto il programma di funzionamento.
Noi nel plastico sociale del SAFRE abbiamo un sistema che fa quello che cerchi ed è monorirezionale, è stato costruito apposiatamente ed è basato su un microprocessore PIC. Abbimo pensato di replicarlo anche per altre scene del plastico ... ma quando? Però visto l'uso del plastico, il sistema è semplificato e prevede scambi tallonabili, cioè non comandati all'uscita.

Così giusto per dare l'idea, si deve realizzare la stessa cosa che avviene al reale su linee a binario unico nelle stazioni di precedenza e incrocio, l'unica differenza è che al reale per far muovere o fermare il treno si comandano dei segnali, sui plastici va comandata anche l'alimentazione ai binari, o si inviano i comandi in digitale alle locomotive. Per gli scambi è esattamente uguale.

Autore:  Tz [ martedì 26 agosto 2014, 9:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Lo farei con reed, o meglio sensori Hall, magnete sotto la loco (sul mio impianto TUTTI i treni girano con magnete sotto la loco senza alcun problema) e logica con flip-flop a cmos che comanda dispositivi a scarica capacitiva per l'azionamento deviatoi e relè per alimentazione binario.

Autore:  BuddaceDCC [ martedì 26 agosto 2014, 9:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

marco_58 ha scritto:
In digitale il discorso non cambia, il funzionamento da realizzare è il medesimo, cambiano solo le apparecchiature, ed in ogni caso serve una centralina, on PC, dove inserire tutto il programma di funzionamento.

Mah con il digitale e pc è molto più facile..in sostanza non si progetta quasi niente in quanto si usano moduli standard...l'unica cosa che si progetta veramente è l'integrazione del tutto e la scelta dell'automatismo voluto.
Ennesima volta che lo ripeto e non per vantarmi, nei quasi 100m di plastico del gruppo CV19, c'è in uso il sistema sopracitato con un software gratuito tra l'altro e una centralina di 20 anni fa con vari moduli standard sparsi per plastico per avere un adeguata flessibilità. Il plastico si monta come ci pare senza alcun vincolo di direzione etc (non ci sono due eventi con lo stesso tracciato plastico), quando funziona in manuale ci sono degli automatismi basici per la creazione distruzione degli itinerari e gestione del segnalamento.. in automatico i treni vanno da soli ed anche la coulisse funziona in automatico....purtroppo è l'unico in Italia con tale flessibilità

Autore:  Tz [ martedì 26 agosto 2014, 11:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Ma se quella è l'unica tipologia di automatismo che gli interessa applicare per gestire la circolazione e vuole:
- autocostruirsi il tutto,
- spendere pochissimo,
- essere in grado di ripararsi da solo qualsiasi guasto,
- funzionamento unicamente analogico,
chissà perché deve andare a prendersi una centrale digitale e dotarsi di moduli adatti oltre a impegnare un pc appositamente e programmi adatti... :roll: :mrgreen:

Autore:  red707 [ martedì 26 agosto 2014, 11:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

marco_58 ha scritto:
Un sistema automatico come quello desiderato non è così immediato da mettere assieme.
Intanto bisogna semplificarsi la vita e usare binari unidirezionali, diversamente il discorso si complica, ed in elettromeccanica diventa altamente complesso e ingombrante.


Le mie conoscenze di elettrotecnica sono molto basilari, quindi non vorrei dire stro... stupidaggini, ma mi sembra che tu la faccia più complicata di come è.

Spiego meglio l'idea di collegamento che ho:
Allegato:
reed.jpg
reed.jpg [ 29.74 KiB | Osservato 9741 volte ]

Tracciati A e B, rispettivamente corretto tracciato e deviata.

Il Reed A appena viene superato dal magnete chiude il circuito rosso, spostando gli aghi dei deviatori sulla deviata. Dato che i deviatori sono "pensanti", spostano anche la corrente dei binari sulla deviata. Quindi il treno A si ferma, mentre il tratto alimentato è il B.

Quando arriva il treno B, entra in deviata e attiva il reed B che chiude il circuito verde e fa spostare gli aghi dei deviatori sul corretto tracciato. Ergo, il treno B resta senza corrente e si ferma, il tratto A viene rialimentato e il treno A riparte.

Tutto qui, può funzionare sia in digitale che in analogico. L'unico dubbio è se sono sufficienti i reed da 3A già come relé di potenza o se invece è consigliabile usare il reed come comando e per il circuito di potenza utilizzare un relé monostabile.

Eventualmente l'impulso potrebbe essere dato da un modulo a scarica capacitativa, che eviterebbe anche il rischio di bruciare i motori se si inceppa qualcosa.

Non capisco poi perchè il magnete dovrebbe essere per forza sulla loco o sul primo vagone. Un magnete è un magnete, dove lo metti funziona uguale. Mettendolo a metà treno (e con il reed nel mezzo del tratto isolato) dovrebbe fare il suo lavoro in maniera bidirezionale. Dato che si tratta di un tratto nascosto, non c'è inoltre bisogno di modulare la frenata e la ripartenza. Non si vedono, quindi possono anche essere "brutali". Basta solo che il treno in fermata abbia quel minimo di inerzia necessaria a superare (e quindi sganciare) il reed, ma non dovrebbe essere un problema con un treno in corsa.

Autore:  Tz [ martedì 26 agosto 2014, 12:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

A mio avviso funziona anche bidirezionalmente ma questo schema che utilizza la commutazione degli aghi come alimentazione dei binari e i reed per segnali di potenza deve essere considerato assolutamente come "entry level".
Potrebbe essere il caso di raffinarlo un po'... :D

Autore:  BuddaceDCC [ martedì 26 agosto 2014, 12:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Tz ha scritto:
Ma se quella è l'unica tipologia di automatismo che gli interessa applicare per gestire la circolazione e vuole:
- autocostruirsi il tutto,
- spendere pochissimo,
- essere in grado di ripararsi da solo qualsiasi guasto,
- funzionamento unicamente analogico,
chissà perché deve andare a prendersi una centrale digitale e dotarsi di moduli adatti oltre a impegnare un pc appositamente e programmi adatti... :roll: :mrgreen:

perchè se sommi il tempo che perdi al costo del materiale e ai risultati ottenuti inclusa flessibilità.....il digitale con il pc ti costa meno :D

Autore:  red707 [ martedì 26 agosto 2014, 13:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Tz ha scritto:
A mio avviso funziona anche bidirezionalmente ma questo schema che utilizza la commutazione degli aghi come alimentazione dei binari e i reed per segnali di potenza deve essere considerato assolutamente come "entry level".
Potrebbe essere il caso di raffinarlo un po'... :D


In realtà non penso di comandare la corrente grazie agli aghi, ma con uno doppio switch da applicare ai motori dei deviatori peco. L'effetto è identico, ma un po' più stabile che un semplice ago.

Comunque le soluzioni più semplici sono le migliori :) Se ad esempio riesco a fare a meno dei relé... perchè anche il reed alla fine è un relé monostabile... solo un po' fragilino...

Inoltre è una soluzione economica. Un reed da 3A costa 5-6 euro.

Autore:  Marcello (PT) [ martedì 26 agosto 2014, 13:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Non solo ma fai molto molto prima.

Autore:  Tz [ martedì 26 agosto 2014, 13:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Lo realizzerei comunque con un dispositivo a scarica capacitiva per l'azionamento dei deviatoi perché nel caso accidentalmente un magnete si fermasse sul reed fotti la bobina...

Poi se Nuccio quando entra in casa per accendere la luce delle stanze deve prima accendere il PC che gestisce tutto l'alloggio son problemi suoi... :mrgreen:

Autore:  BuddaceDCC [ martedì 26 agosto 2014, 13:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi

Tz ha scritto:
Poi se Nuccio quando entra in casa per accendere la luce delle stanze deve prima accendere il PC che gestisce tutto l'alloggio son problemi suoi... :mrgreen:

Sulla tua automobile, anche se un utilitaria, è già cosi da almeno 5-10 anni.

Pagina 1 di 10 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Duegi Editrice - Viale Francia, 7, 35020 Ponte S. Nicolò (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttori di testata: Gianfranco Berto - Franco Tanel. Registro Operatori della Comunicazione n° 1199. Partita iva IT 01116210293 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice