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 Oggetto del messaggio: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziare?
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 1:52 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2012, 8:12
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Salve a tutti,

vorrei realizzare un plastico con alimentazione digitale.

Quali fonti, preferibilmente sul web, potete consigliarmi per approcciarmi al mondo del digitale in modo da capire cosa si può fare e come poterlo fare per bene?

Oltre che, naturalmente, per fare una stima di quelli che possono essere i costi per l'acquisto delle centraline, dei decoder e quant'altro...

Se volessi controllare tutto tramite il PC piuttosto che manualmente si devono concepire le cose diversamente sin dall'inizio?

Grazie,
Federico


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 8:04 
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Nome: Elvino Ciccarese
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Località: VENTIMIGLIA
Guarda qui: http://www.dccworld.it
Troverai tutte le informazioni necessarie.
Per un controllo tramite Pc, se intendi un controllo automatico della circolazione dei treni, ai decoder locomotive, scambi e segnali dovrai aggiungere dei moduli di feed back per indicare al pc le occupazioni delle tratte. Di conseguenza devi prevedere la divisione in sezioni del tracciato.

Ciao. Elvino


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 9:34 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Passa prima in banca a concordare un buon tasso per il finanziamento... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 10:32 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Tz ha scritto:
Passa prima in banca a concordare un buon tasso per il finanziamento... :mrgreen:


Esagerato! Guarda che col costo di un etr401 HR o di due confezioni di carrozze LS o ACME ti compri una discreta centrale e 2-3 decoder per incominciare a digitalizzare le macchine....poi se si è un pò bravi a montare i kit di elettronica i costi scendo almeno di 1/3 per non dire della metà. :wink:

Ovvio che se uno vuole partire subito con una z21 o una ecos...le cose cambiano ma....queste centrali, pur complete e ricche di funzioni, ..sono utili a un neofita?

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 12:04 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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A me pare che:
- intenda partire subito con il massimo disponibile,
- se pone queste domande significa che non è pratico di autocostruzioni elettroniche,
quindi vedi tu... :mrgreen:

Non sappiamo solo quanto possa essere grande e complesso il plastico e quante loco compongano il parco.


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 12:57 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Dai Fausto nel costo di un ETR401 comprando oculatamente quello che effettivamente serve, avendo il presupposto di avere un pc in casa, e lasciando perdere i tablet le luci da discoteca e altre coreografie un plastico di casa con due stazioni piccole e qualche m di binario ci sta dentro. Con poco e niente da invidiare sistemi costosi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 13:01 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Aggiungo, che spessssissimo vengo contattato dal modellista X che ha comprato la centrale Y, perché il negoziante gli ha detto che è la migliore e poi deve fare Z.
E le risposte sistematiche sono: perché hai speso tutti quei soldi te la cavavi con metà! e per fare Z sarà un bano di sangue.
Con questo tipo di presupposti ha ragione Fausto :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 13:06 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Dimenticavo..per iniziare: http://www.dccworld.it/index.php?page=i ... index.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 15:44 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Tz ha scritto:
A me pare che:
- intenda partire subito con il massimo disponibile,
- se pone queste domande significa che non è pratico di autocostruzioni elettroniche,
quindi vedi tu... :mrgreen:

Non sappiamo solo quanto possa essere grande e complesso il plastico e quante loco compongano il parco.


Perchè secondo te DCC+PC = IL MASSIMO DISPONIBILE? A me pare prorpio di no e, ripeto, dipende molto dalla centrale che si vuole acquistare. :wink:

Anche con un lokmaus e una interfaccia per il PC si può comandare il plastico col pc e ti posso garantire che non si spende una fortuna.

Io sono per fare sempre un passo alla volta senza andare a spendere per il massimo in commercio ma per ciò che realmente devo fare, e per uno alle prime armi, vedo meglio un sistema base magari espandibile che un sistema top magari sottoutilizzato per anni. Una centrale top da 400-500 euro la vedo più in mano a me, Buddace o persone già smaliziate col digitale, che sanno "spremerle" fino in fondo che piuttosto in mano a un neofita che a malapena sa cos'è una programmazione CV. Senza contare che più una cosa è ricca di funzioni più spiazza e scoraggia chi è alle prime armi. :wink: Quindi ben vengano le Z21, Ecos, Elite, ecc ma dopo aver fatto "la gavetta" per qualche anno di lokmaus/multimaus, Select, Dynamis, ecc. senza contare che potrebbero essere il nucleo di espansioni non indifferenti... :wink:

Poi...il Buon Dio ci ha dotati di libero arbitrio e di un cervello....basta usarli bene... :mrgreen: :mrgreen: Oppure, se uno guadagna 4000 euro al mese, può anche comprarsi la centrale da 600 euro per far girare il trenino sull'ovale R2 che male c'è? :wink:

Il mondo è bello perchè vario! :D

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 22:23 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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[quote="despx"]
Dillo a me che mi sono autocostruito tutto ma "vade retro digital"... :mrgreen:


Ultima modifica di Tz il domenica 14 settembre 2014, 13:16, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 23:40 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
Messaggi: 2853
Località: Torino
Tz ha scritto:
despx ha scritto:
Io sono per fare sempre un passo alla volta senza andare a spendere per il massimo in commercio ma per ciò che realmente devo fare.


Dillo a me che mi sono autocostruito tutto ma "vade retro digital"... :mrgreen:


Dillo a me che mi sono progettato e costruito tutto..decoder in smd compresi... "ave digital!" :mrgreen:

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 23:53 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
BR05DRG ha scritto:
vorrei realizzare un plastico con alimentazione digitale.

1. Quali fonti, preferibilmente sul web, potete consigliarmi per approcciarmi al mondo del digitale in modo da capire cosa si può fare e come poterlo fare per bene?

2. Se volessi controllare tutto tramite il PC piuttosto che manualmente si devono concepire le cose diversamente sin dall'inizio?


Ti racconto la mia poca esperienza.
Ho visto nascere e crescere il digitale come sistema per guidare più locomotive contemporaneamente. Capito che era un bel sistema.

Ho cercato di sapere come usarlo per aggiungere funzionalità ad un plastico esistente. E' stata una ricerca difficile e poco fruttuosa.
Ho capito, leggendo in rete e soprattutto DCCworld , che dal lato trazionistico, oggi giorno consente di fare tutto.

Poi, dall' amico ANDREA CAVALLI, ho visto arrivare un treno. Poi una locomotiva da manovra è venuta a prendere la locomotiva titolare, sganciandola dal convoglio e portandosela via fino a depositarla su un tronchino. Questa cosa implica l' uso di ganci digitali, delle doppie trazioni, del comando degli itinerari tramite la centralina. Non lo avevo mai visto prima.
Inoltre esistono i decoder Pilot che non comandano il motore e sono adatti a carrozze, carrozze pilota, rimorchiate di automotrici etc.
Tutto questo è molto bene.
Ma a proposito di sganciamento, avevo chiesto a chi li vende : è riuscito a mantenere il segreto !
Infatti, quì iniza la salita.

Se vuoi acquistare locomotive con decoder, le puoi mettere sul binario, e anche con la più schifosa centralina sei già operativo.
Devi selezionare l' indirizzo sulla centralina per "collegarti" al banco di comando della locomotiva che vuoi. Le locomotive nuove hanno l' indirizzo 03.
Una procedura della centralina consente di cambiare l' indirizzo della singola locomotiva. Le centraline semplici richiedono sul binario solo la locomotiva cui cambiare l' indirizzo, mentre altre lo fanno anche in presenza di altre locomotive.

E fin quì era la parte facile, ovvero la parte Ready to Go.
Per il plastico, invece, ti diranno che per fare un po' di automazione ti basta una centralina adeguata. Per fare automazioni più complesse dovrai avere, oltre alla centralina, un computer ed un programma di circolazione.
Il programma di circolazione, a seconda del tipo, ti consentirà anche di tenere un archivio delle locomotive.
Anche fin quì tutto bene ? No, perchè questo non è più un sistema Ready to Go.
Lo porti a casa, lo monti (correttamente), ma non è ancora pronto a governare i tuoi treni. Lo devi programmare tu (o un tuo amico, o conoscente, ...).
Anche la minima automazione richiederà sezionamenti nei binari, che dovranno essere creati all' atto della progettazione del plastico. Farli dopo, può essere molto invasivo.

E quì stà il problema. Per un funzionamento automatico, anche entry level, occorrono sezionamenti, messi in punti precisi. Quindi occorre, prima di partire :
- definire cosa si vuole (percorso, n. treni, tipo di movimento)
- progettare il plastico : piano dei binari, schema dei collegamenti elettrici, numero e tipo di sensori di occupazione, numero di boosters (distretti di alimentazione)

Ci sono plastici aperti al pubblico, dotati di sistema digitale e circolazione automatica.
Per prima cosa potresti andare a vedere uno di quelli e fare due chiacchiere con chi gestisce.
Se vorrà e se ne avrà tempo, ti potrà descrivere come è fatto il suo sistema, e la cosa sarà illuminante.
E ti potrà anche dire quali problemi incontra normalmente nel funzionamento. Sarà interessante chiedere cosa succede se si sgancia un vagone, se avviene un cortocircuito, ...
Dopo aver visto in funzione MONDO TRENO a Rablà, ho capito che vederlo conta molto di più che leggere 100 siti.
Alle fiere, invece, ho sempre visto solo ben poca roba di quello che il digitale può fare.

E a questo punto ti sarai fatto un' idea.

Questa è la mia opinione di non esperto del digitale.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 1:11 
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Ritornando seri, Stefano ha fatto un ottima panoramica su ciò che un "non esperto del digitale" vede da fuori come "i decoder Pilot che non comandano il motore e sono adatti a carrozze, carrozze pilota, rimorchiate di automotrici etc." o "Le centraline semplici richiedono sul binario solo la locomotiva cui cambiare l' indirizzo, mentre altre lo fanno anche in presenza di altre locomotive"; mezze verità + mezze fantasie = confusione.
I decoder Pilot non esistono semmai esiste la serie Lokpilot della ESU che comprende sia decoder per trazione (da mettere nelle loco) sia decoder funzioni (da mettere nelle carrozze).
Per cambiare l'indirizzo primario della locomotiva ci vuole sempre il binario di programmazione (uno spezzone di binario isolato dal plastico); se invece si vuole che la locomotiva non risponda all'indirizzo primario ma a quello delle multitrazioni (per fare la magia di Andrea Cavalli) basta la programmazione in corsa o POM che dirà al decoder di non reagire ai comandi impartiti al suo indirizzo primario (che non viene cambiato) ma a un altro dedicato alle multitrazioni (che potrà/dovrà essere modificato).

Questi due piccoli esempi che ho fatto ispirandomi a ciò che ha scritto Stefano (non me ne volere Stefano :wink: ) spiegano molto bene l'alone di mistero che in Italia avvolge il dcc creato ad ok un po dalla mancanza cronica di documentazione cartacea-editoriale in italiano con buona pace delle ns testate editoriali che...bontà loro...qualche articoletto l'hanno scritto... ma che sofferenza un parto simile figuriamoci scrivere un bel libro completo di 100 pagine....un lago di sangue immagino! :lol: :lol: :lol: Un pò per l'itallica repulsione a non leggere manuali e cercare info sul web (vedi l'ottimo dccworld) ma basarsi sul "mio cugino mi ha detto", un pò prechè chi vende sembra importare più piazzare il proprio prodotto e...poi son caxxi tuoi a farlo funzionare.

Quand'è che i fermodellisti italiani capiranno che il digitale va visto come un piccolo pc? Chi è nato imparato è ha acceso un computer senza mai averlo visto, ha caricato il sistema operativo, aperto excel scritto una tabella, l'ha esportata in PDF, allegata ad una email e inviata dall'altra parte del mondo?
Immagino nessuno, prima si sono imparate le nozioni base, poi via via quelle più evolute. IDEM nel nostro digitale....prima di cercare di trafficare con sensori, blocchi, retroazioni, ecc Prendete un ovalino, una centrale tipo multitopo e due loco poi, imparate a:
- far andare una locomotiva isolata.
- ora cambiatele l'indirizzo primario e continuate a pilotarla col nuovo indirizzo.
- adesso mette sullo stesso binario un'altra macchina e cercate di farla andare in doppia trazione con la prima senza modificare il loro indirizzo primario e senza che strattonino quando unite tra loro.
(quindi dovrete agire sull'indirizzo per le multitrazioni, sull'accelerazione, decelerazione, direzione, velocità minima, velocità massima)

Solo quando un digital-fermodellista avrà la piena padronanza di queste operazioni potrà iniziare a pensare a retroazioni e caxxate varie.... con buona pace di suo cugino. :mrgreen:

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 7:59 
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Iscritto il: mercoledì 1 febbraio 2006, 12:40
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Località: Bracciano (Roma)
despx ha scritto:
.... con buona pace di suo cugino. :mrgreen:

Ciao
Despx



:mrgreen: :mrgreen: bellissima!!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 13:17 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2822
despx ha scritto:
Dillo a me che mi sono progettato e costruito tutto..decoder in smd compresi... "ave digital!" :mrgreen:


Ma tu sei studiato mentre io sono imparato da solo l'elettronica ma il mio baracchino fa tante cose anche senza dicicì e senza piccì... :mrgreen:

@ ste.klausen21

Complimenti per l'illuminante disamina... :D


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