Ciao Beppe, cosa hai usato per il filo di contatto?
Grazie

Alessandro

Alessandro ti rimando a questo topic dove ci sono informazioni generali sulla linea aerea.
Aggiungo solo che per il momento manca la pendinatura su un tratto di circa 3 m di piena linea.
Questo in quanto devo completare il ponte ad arcate in curva nei cui fianchi vanno fissati i pali di sostegno.

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beppe

Bronzo fosforoso.
Grazie Beppe complimenti

Complimenti , linea ben testata e davvero realistica.

Nel ringraziare tutti aggiungo queste note accompagnate da alcuni scatti.

La fune di contatto è un filo continuo di bronzo fosforoso da 0,3 mm opportunamente tesato che copre ogni binario elettrificato in vista.
I pali di ormeggio fisso o regolato si comportano in ogni caso da ormeggio fisso in quanto il tensionamento effettivo è stato, ove possibile, nascosto nelle gallerie utilizzando molle o pesi di piombo (circa 150g) e questo per le tratte più lunghe (circa 14-15 m).
Nella foto che segue si vede fissata sul montante verticale la carrucola sulla cui gola scorre la fune di contatto di bronzo fosforoso con agganciato il peso posto sotto il piano binari.


Nelle sezioni di stazione le funi vengono, dopo opportuna misura della lunghezza, fissate ai rispettivi pali di ormeggio fisso/regolato o ancorate su muratura e sono tenute in tensione soltanto dal tiro trasversale della poligonazione e finora questo metodo non ha dato problemi.
Come per la fune di contatto, nelle tratte di stazione, quella portante viene ancorata a palo tenditore per un capo e dopo la messa in opera dei pendini con adeguato nodo e modesto tiro è fissata all'estremtità opposta ad altro ormeggio.



La fune portante è sempre un elemento continuo, ma incredibile, il materiale scelto dopo parecchie prove è un filo molto ritorto, tenace e senza peluria di circa 0,28 mm usato in cucitura e acquistato anni fa.
E’ blandamente tenuta in tensione ad una estremità (solo in galleria e per le tratte più lunghe) da spezzoni di filo elasticizzato ed è libera di scorrere in occhielli presenti sulla sommità degli isolatori.




I pendini di ottone di circa 0,16 - 0,18 mm sono il risultato di stiramento e rullaggio di un filo di 0,22 mm (purtroppo di più non è possibile scendere - interviene la rottura) e come nella realtà sono a cavallo della fune portante e saldati a stagno a quella di contatto.
I pantografi viaggiano in presa dopo allegerito al massimo la forza delle molle.


saluti
beppe sartori

Il Topo della Parmareggio direbbe "Che lavoooooro".
Bellissimo, complimenti.

Alberto

molto bella e ben fatta la linea aerea, proprio come piace a me!!!

E' la linea aerea più bella che abbia mai visto.Puoi spiegare meglio il "rullaggio" del filo?Qualche foto step by step?
E che filo sarebbe quello da cucito?C'è una marca, un nome?

Grazie mille e complimentissimi

Nell'ultima foto sembra di vedere una catenaria vera, con cavo di contatto liscio e fune portante con le spirali dei fili che la compongono.
Realismo estremo!

Mai vista una linea aerea tanto realistica, incredibile!

Axel per il momento posso solo postare la foto del rocchetto del filo le cui etichette riportano la dicitura
" PURO COTONE A NORMA DELLA LEGGE...", il 30 può essere il valore del diametro.
E' stato comperato molti anni fa (30 o + ?) non ricordo e usato a livello sperimentale per un tratto di linea aerea per mezzi in scala 1:80.
Penso che molto probabilmente viene o veniva usato per cucire i tessuti impermeabili.

Per la spiegazione del "rullaggio" mi necessita un pò di tempo perchè non potendone più di linea aerea ho archiviato tutto il materiale.

saluti beppe

ROBINTRENO ti riferisci a questa foto scattata prima che la catenaria venisse colorata.

Purtroppo anche con un velo sottilissimo di colore quell'effetto viene attenuato.


Ti rimgrazio dei complimenti e ti saluto.

Axel,
“RULLAGGIO”? Non so se è il termine esatto comunque spiego il procedimento seguito per realizzare i pendini.
Dopo parecchi tentativi e prove con svariati materiali sono stati individuati gli elementi della linea aerea e per meglio inquadrare i termini del contesto ne riassumo le dimensioni.

Filo di contatto continuo in bronzo fosforoso di 0,3mm che avendo una certa elasticità deve essere adeguatamente tesato ai suoi capi..
Fune portante in filo di cotone molto ritorto e consistente del diametro di circa 0,28mm.

In questo sistema il problema è stato di trovare un materiale che avesse dimensioni il più possibile equilibrate rispetto agli altri e che avesse elasticità adeguata a supportare piccoli ma inevitabili urti/contatti che avvengono per esempio nel posizionare i mezzi o per il loro recupero.

Dopo una serie “estenuante” di ricerca e tentativi di realizzazione ho trovato la soluzione nel filo di ottone cotto di nominali 0,22mm ma del diametro effettivo di 0,25mm prodotto dalla “Guterman”.

Questo filo cotto è molto malleabile e non risponde ai requisiti richiesti, ma per effetto della stiratura a cui viene sottoposto.

Il suo diametro si riduce a circa 0,21 – 0,22mm prima della rottura.
Acquista un buon grado di elasticità (tecnicamente si incrudisce) e questa è una delle caratteristiche richieste ma risulta tutto attorcigliato.

Segue il taglio in spezzoni di circa 10cm.

La fase successiva è quella del cosidetto “rullaggio” che consiste nel far scorrere lo spezzone tra il piano di riscontro e un blocco di ferro a superficie piana.
Il movimento di avanti/indietro del blocco ferroso con moderata pressione fa girare il filo che oltre a raddrizzarsi si incrudisce ancora di più e per effetto di micro abrasioni il suo diametro diminuire ancora.
Insistendo si può ancora scendere di diametro ma ho sperimentato che aumenta la fragilità in fase di sagomatura con conseguente numero di scarti.



Una matita di fibra di vetro viene utilizzata per pulire la superficie del filo facendolo sistematicamente ruotare.

Alla fine abbiamo il filo!


Se servono ulteriori delucidazioni non esitate a chiedere, visto che il processo è articolato, richiede una certa attrezzatura e a ben vedere anche un pò cervellotico (almeno mi sembra) ma dalle mie ricerche non è risultato altro materiale idoneo.

Saluti
beppe sartori

Grazie per questo "passo passo" molto esplicativo, seguo il tuo lavoro con estremo interesse.


Alessandro

Un breve montaggio di transiti sui ponti metallici del vallone Frison e locomotori con pantografi in presa.

https://youtu.be/8MyKVL0QEFI

Buona visione!
beppe sartori