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PROGETTO: Stazione di Chions (in N)
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Autore:  snajper [ domenica 20 settembre 2015, 18:41 ]
Oggetto del messaggio:  PROGETTO: Stazione di Chions (in N)

Dopo che l'amico "cedro" ha postato il piano della stazione di Chions-Azzano Decimo (defunta linea Motta-S. Vito), ho pensato di realizzarla in scala N per la sua semplicità che lo stesso permette numerose soluzioni di movimento.
La stazione non è piccola, l'intero impianto in scala N viene lungo oltre due metri, una lunghezza per me forse un po' scomoda ma non problematica: ho due tavole inutilizzate lunghe un metro e mezzo l'una, per cui il solo problema in più è trovare il punto dove "non ci sia nulla" da collocare sull'unione dei due elementi.
Per ulteriori info sul vero, da qui viewtopic.php?f=20&t=64192&start=825 in avanti.
Il magazzino da 17 m è un 4 campate (non un 3 come avevo calcolato affrettatamente). Il fabbricato è postato.

Qualche suggerimento sul "come fare" vista la costruzione per me atipica in 2 parti?
So solo come unire le rotaie: con degli spezzoncini dotati ciascuno di una scarpetta saldata e una mobile: fortunatamente la linea non era elettrificata!

Siccome sono gli elementi caratteristici, comincerò con i fabbricati, prima. Se mi riescono, vado avanti.

Il controllo sarà "semi-digitale": un decoder da trazione per H0 collegato alle rotaie con un polyswitch (fusibile autoripristinante) da 0,75 A alimenterà i modelli, dei decoder autocostruiti il resto, controllati da centralina e palmare autocostruiti anch'essi.

Autore:  cedro [ mercoledì 23 settembre 2015, 14:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tentativo: Stazione di Chions (in N)

snajper ha scritto:
Poi dovrò mettermi alla cerca dei coppi. Siccome il magazzino oggi non c'è più, ci potrei fare il tetto coperto di quella roba catramata invece dei coppi, per semplificarmi la vita.



Per i coppi non ti conviene usare i fogli di redutex o prodotti similari? Dovrebbero esistere anche per la scala N...




Io l'ho usato per il tetto del casello fatto tempo fa...

Allegato:
casello.jpg
casello.jpg [ 196.06 KiB | Osservato 8417 volte ]


...ed il risultato mi sembra soddisfacente...


Per un altro edificio invece ho usato il cartoncino ondulato...

Allegato:
dep carburante.jpg
dep carburante.jpg [ 147.28 KiB | Osservato 8417 volte ]


Allegato:
dep carburante 02.jpg
dep carburante 02.jpg [ 127.07 KiB | Osservato 8417 volte ]



...però sono tutte e due in scala H0 :wink:



Ciao

Autore:  snajper [ mercoledì 23 settembre 2015, 16:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tentativo: Stazione di Chions (in N)

Il Redutex non saprei dove trovarlo. Avevo letto anche di lamentele su alcuni prodotti, evidentemente fondate in quanto non se ne trova più.
Sembra che per la superba realizzazione delle fonderie ILVA di Follonica, "massimobertocci" abbia usato delle lastrine prodotte da una ditta di nome Krea, che ha anche N, ma non so se venda direttamente (qui è un problema ordinare).
Belli quei lavori con l'ondulato del cartone. Mi avevano anche spiegato come lo si indurisce (intridendolo di Vinavil: hai fatto così?) e poi lo si posa come fosse plastica. Ma in N le ondulazioni sono troppo grandi comunque :( .

Autore:  marco1016 [ mercoledì 23 settembre 2015, 16:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tentativo: Stazione di Chions (in N)

Io ho usato i fogli NOCH che dovrebbero essere sempre redutex, ma in scala H0.
Il sito della Krea è questo http://www.kreamodellismo.com/

Autore:  snajper [ mercoledì 23 settembre 2015, 16:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tentativo: Stazione di Chions (in N)

marco1016 ha scritto:
Io ho usato i fogli NOCH che dovrebbero essere sempre redutex, ma in scala H0.
Il sito della Krea è questo http://www.kreamodellismo.com/

Sembra che venda anche a privati, la partita IVA non è obbligatoria per registrarsi. E ha quel che serve. Non ho capito se sia termoplastica o resina. Cambia il metodo di incollaggio.

Autore:  snajper [ giovedì 8 ottobre 2015, 18:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: PROGETTO: Stazione di Chions (in N)

Il PC con AutoCAD è in riparazione (l'alimentatore si "sedeva" e in queste condizioni non corro rischi di perder tutto, per cui gli edifici aspettano), per cui sto lavorando alla disposizione elettronica.
Penso di comprare i due scambi anomali in UK, sono della Peco, ma sono in "codice 55", io per uniformità con il vecchio armamento Roco di cui ho ancora diversi apparecchi di via avevo finora usato il "080". Esiste (non sono riuscito a capirlo :oops: ) un giunto "a scalino" per unire i deviatoi codice 55 e il binario 080, tipo quello della H0 per unire codice 100 e 83?
Gli scambi "normali" sono già in mio possesso e quindi sono tipo 080.
Come decoder scambi userò quelli "open source" di "oscilloscopio-punto-it", i soli che danno un impulso sull'uscita selezionata, uniti a un dispositvo a scarica capacitiva, tenuto separato dal decoder.

Autore:  Bomby [ venerdì 9 ottobre 2015, 11:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: PROGETTO: Stazione di Chions (in N)

In realtà il codice 55 peco è un codice 80 ribassato nelle traverse. Ovviamente c'è una doppia imitazione della suola della rotaia.

Autore:  snajper [ venerdì 9 ottobre 2015, 18:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: PROGETTO: Stazione di Chions (in N)

Bomby ha scritto:
In realtà il codice 55 peco è un codice 80 ribassato nelle traverse. Ovviamente c'è una doppia imitazione della suola della rotaia.

Quindi non ci sono problemi a unirli?
Che soluzione (mi pare se ne sia parlato ma una scala che è il 54% della H0 spesso non permette le soluzioni di questa) potete suggerire per un binario "interrato" o "asfaltato" che sia anche percorribile senza che la presa corrente da parte di locomotive corte sia aleatoria? La sola cosa che ho già elaborato per quell'area è lo sganciatore, privo dei due smussi in uso normalmente.

Autore:  snajper [ giovedì 15 ottobre 2015, 21:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: PROGETTO: Stazione di Chions (in N)

Domani ricollego il PC con AutoCAD e comincio con i disegni (parto col magazzino).
Nei prossimi giorni cerco di contattare Krea per sapere se vendono direttamente o chi è loro dettagliante.
Giusto per aggiornare: l'elettronica è pronta, intanto. Spero di non aver "iniziato una casa dal tetto"... :mrgreen:

Autore:  snajper [ venerdì 16 ottobre 2015, 16:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: PROGETTO: Stazione di Chions (in N)

Al di là che ho cominciato a disegnare gli edifici, vorrei porre una domanda: fino al 2010 almeno (forse uno è ancora lì) c'era ancora in situ il segnalamento di protezione (II categoria).
Se si suppone la linea esercita in regime di raccordo, basta che stiano fermi o dovrebbero, se ancora presenti, recare le due assi incrociate di "segnale non in servizio"?

Autore:  snajper [ sabato 31 ottobre 2015, 21:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: PROGETTO: Stazione di Chions (in N)

I disegni li ho finiti: non è stato mica semplice, bisogna disegnare a parte tutte le parti in rilievo, che vanno tagliate e incollate dopo.
Penso di prendermi un po' di calma per fare prima il magazzino e poi ll fabbricato viaggiatori.
Per i tetti mi arrangerò in qualche modo, sentirò prima Krea per vedere se mi vendono diretto o mi sanno indicare un loro fiduciario. Ho visto il risultato sulle fonderie di Follonica di "massimobertocci" e sembrano ottimi materiali.

Autore:  snajper [ martedì 10 novembre 2015, 19:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: PROGETTO: Stazione di Chions (in N)

Se andate a vedere come era fatto il piano di stazione di Chions-Azzano Decimo, vedrete che c'era uno scambio triplo asimmetrico, uno inglese (non so bene se semplice o doppio, ho mandato un amico che mi ha lasciato nel dubbio, ne sa poco di treni e ferrovie) e uno semplice uno dietro l'altro.
Siccome ho visto sia i prezzi (a prenderli tutti e tre... viene più di una piccola locomotiva) sia le geometrie (dovrei prendere anche gli scambi normali estremi per non avere la stazione storta) avevo pensato di... autocostruire gli scambi usando le decine di "sbrindelli" di rotaie avanzate da altre lavorazioni.

Vorrei un consiglio: è meglio che realizzo il gruppo "triplo asimmetrico - Inglese semplice* - destro normale" come un solo elemento o che li faccia i tre separati e li unisco al montaggio sul plastico.
Ho visto (ma erano tutti "accazeristi") diversi che sono riusciti a fare l'insieme in un pezzo solo.
Io introdurrei una variante, lavorando in N: le traverse sarebbero tutte in vetronite e saldate, per ovvie ragioni di robustezza.

*come ho detto, un amico è andato a vedere e gli è parso (basandosi sui figurini che gli avevo detto di scaricare e su quel che si vedeva fra le erbacce) che lo scambio inglese fosse doppio (8 aghi) mentre dai disegni pare semplice (una sola curvatura, quindi 4 aghi). Se faccio da me, lo scambio inglese sarà ovviamente di tipo semplice per ragioni costruttive e anche di logica di esercizio.

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