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Parliamo di profondità scenica sul plastico
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Autore:  Rodano89 [ domenica 6 gennaio 2019, 19:26 ]
Oggetto del messaggio:  Parliamo di profondità scenica sul plastico

Avere una bella profondità di campo su diorami e plastici dalla larghezza ridotta è una mia fissa. :?
Penso però sia una gran bella sfida per il plasticista raggiungere il massimo dell'effetto con pochi cm a disposizione (a farlo con metrate di spazio siamo tutti buoni! :D )

Voi nei vostri impianti vi siete posti la questione? Come l'avete risolta?
In particolar modo, vorrei sapere come fareste a dissimulare lo sfondo nei punti in cui il binario sta a 6/7 centimetri dal bordo.

Autore:  Emilio T. [ domenica 6 gennaio 2019, 21:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Parliamo di profondità scenica sul plastico

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Autore:  pesitalia [ lunedì 7 gennaio 2019, 4:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Parliamo di profondità scenica sul plastico

Emilio, il tuo link non punta alla foto del ponte. Magari puoi inserirla direttamente qui'.
Ciao

Autore:  Emilio T. [ lunedì 7 gennaio 2019, 21:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Parliamo di profondità scenica sul plastico

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Autore:  fao45 [ martedì 8 gennaio 2019, 8:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Parliamo di profondità scenica sul plastico

Con uno sfondo comprendente diversi manufatti la vedo dura, l'effetto continuità si ottiene solo con determinati angoli (pochi) di visuale.
Più facile con sfondi a paesaggi naturali.

Autore:  A Federici [ giovedì 10 gennaio 2019, 15:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Parliamo di profondità scenica sul plastico

Il problema della transizione fra area riprodotta e fondale è certamente complesso. Premesso che lo sfondo non è solo obbligatorio, ma che deve essere possibilmente composto e studiato in stretta correlazione con la parte riprodotta, soprattutto se in ambito urbanizzato, dal mio punto di vista prediligo l'adozione dei seguenti criteri, che derivano dall'esperienza francese e americana (MRR):
- le opere, gli immobili e i manufatti sullo sfondo se ortogonali allo sfondo stesso (vista frontale) riducono fortemente le aberrazioni legate alla vista "laterale" incoerente con la prospettiva di riproduzione;
- nel caso di fabbricati a bassorilievo, prediligere costruzioni a tetto piatto o, per tetti a spioventi, cercare di estendere la profondità della costruzione fino a comprendere la linea di colmo;
-ove si voglia o possa adottare immagini con punti di fuga non centrali, occorre "limitare" opportunamente la visibilità (mediante la suddivisione in scene, ovvero con ostacoli visivi veri e propri (alberi, fabbricati ecc) per evitare o mitigare la percezione della transizione;
- per quanto possibile favorire un andamento del terreno che presenti una leggera schiena d'asino a pochi cm dallo sfondo, in modo che la transizione, per l'andamento del terreno stesso, mascheri la linea di discontinuità;
- ove ciò non sia possibile in relazione alla vicinanza al binario o altre circostanze, prevedere ostacoli artificiali anche piccoli, come muri di cinta, filari di alberi, siepi, muretti a secco, staccionate, canneti, in corrispondenza della transizione;
- sempre assicurare la coerenza cromatica del trapasso fra sfondo e parte riprodotta!

E, soprattutto, sperimentare e non accontentarsi del primo risultato.

Antonio

Autore:  Loris Crevola [ sabato 12 gennaio 2019, 12:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Parliamo di profondità scenica sul plastico

Di sicuro gli alberi aiutano molto. In questa foto quello cerchiato in rosso è alto circa 12 cm e quelli in giallo sono 6/7 cm.. alla fine sono distanti meno di 15 cm uno dall'altro

Allegato:
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Autore:  Riccardo Alberoni [ domenica 13 gennaio 2019, 15:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Parliamo di profondità scenica sul plastico

In queste immagini lo sfondo si trova a 5cm dal viadotto della DD

Come già scritto l'inserimento di vegetazione aiuta a creare l'effetto di profondità

Allegati:
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