Riccardo Alberoni ha scritto:
Ciao Diego,
scusa se rispondo solo adesso. (posto anche qui quanto ti ho scritto in pvt)
Il periodo di ferie, a volte, incasina più che quando siamo al lavoro ...
Intanto grazie per la (doppia) risposta, ma non preoccuparti per le tempistiche, il bello dei forum è che si può rispondere quando si può, senza la frenesia che c'è su altre piatttaforme "social" dove bisogna fare tutto alla velocità della luce
Affermazione forse in controtendenza rispetto al pensiero di molti miei coetanei, ma il mio DNA è da forumista.
E del resto, se la pazienza deve essere una delle virtù principali per un fermodellista, è giusto che questa venga riversata/appplicata anche online.
Riccardo Alberoni ha scritto:
Dunque, ti ringrazio per aver guardato e spero gradito il il tread dedicato a San Satiro e mi fa piacere che tu abbia il desiderio di realizzare un plastico sia per la tua mai sopita passione per i treni, sia per riprendere il progetto di tuo Padre.
Mi ripeto, ma tengo a sottolineare che se certi desideri (ri)emergono è anche grazie a chi come te e molti altri condivide non solo le foto dei plastici, ma anche le fasi della lavorazione, consigli, ecc. Tutte cose che contribuiscono (almeno nel mio caso) a far pensare che con calma e impegno il sogno del plastico è qualcosa di realizzabile.
Riccardo Alberoni ha scritto:
Io spesso scrivo : "W i plastici, W i plasticisti !!" perchè ritengo che realizzare un impianto ferroviario sia il modo migliore per uscire dal "loop" del ... prezzo del modello ... spasmodica ansia riguardo l'uscita di questo o quel convoglio o locomotore ... manie compulsive d'acquisto ... proprio perchè un plastico, come hai scritto anche tu, è un "mondo" che è bello progettare, costruire, migliorare.
Non posso che concordare... poi io ammetto di avere un problema in tal senso
perché ogni volta che mi sono affacciato a qualche hobby, ho avuto qualche problema di compulsività
tant'è vero che prima di potermi dedicare seriamente al fermodellismo, dovrò dar via un po' di cose accumulate nel tempo, altrimenti di spazio me ne resta davvero poco.
Confido nel plastico e nelle sue tempistiche "rilassate" scandite dall'avanzamento dei lavori
Direi che per quel che voglio fare io (diverso sarebbe se volessi esporre in vetrina) è inutile comprare cento treni senza avere uno spazio dove farli girare, così come le spese per il materiale per il plastico sono spalmate nel tempo man mano che si va avanti, quindi fattori che fanno anche bene alle proprie finanze
quantomeno nel breve periodo
Riccardo Alberoni ha scritto:
Il Plastico di San Satiro, l'ho scritto più volte, è la rappresentazione di quello che vediamo nella realtà e che CERCHIAMO (non sempre riusciamo !!) a realizzare in piccolo.
Ti dico solo una cosa. Il 70% dei binari delle linee del plastico non sono visibili !!
Detta così sembra una follia ma ij vista abbiamo voluto mettere solo tratti con curve molto ampie, vedi la stessa stazione di San Satiro, quella di Bubina e di Santa Marinella tutte in curva, o tratti di piena linea come la Valle del Piccolo Sole o il tratto di DD.
Negli anni siamo andati a "sottrarre" anzichè aggiungere binari in vista cercando, di curare il più possibile il dettaglio, il particolare ovviamente con i limiti delle nostre capacità e del tempo che è sempre tiranno.
Una filosofia che (sempre dal basso della mia inesperienza, quindi per quel che può valere) approvo in pieno, visto che il risultato mi piace davvero molto. Poi sono uno a cui la ricchezza di dettagli piace molto, dove ricchezza non vuol dire riempire la scena indiscriminatamente, ma mettere tutto quello che ci deve essere e nel posto giusto. Mai troppo.
Riccardo Alberoni ha scritto:
Da quanto leggo però i tuoi dubbi risiedono molto sul come impostare, in primis , il tuo parco rotabili. Cioè se per riprendere il "discorso" dove si era purtroppo interrotto puntare a modelli di produzioni passate oppure puntare su modelli del tutto nuovi.
Qui sinceramente non saprei aiutarti anche perchè il fascino dei vecchi modelli non è mai scomparso.
Tu però non hai fatto cenno (mi pare) alla produzione Rivarossi in scala 1/80 che dovrebbe essere gestita con un impianto appositamente studiato visto la dimensione "generosa" dei modelli.
Hai accennato a E656 della Lima ed altri modelli che comunque già sono in scala 1/87 e quindi assolutamente compatibili, una volta individuata l'epoca di riferimento, con tutte le nuove produzioni.
Potrai, in questo caso, andare a recuperare tutti i modelli di cui hai ricordo ed affiancarci i nuovi che gradisci.
Le possibilità sono varie e se la tua voglia non manca non potrai che divertirti ed appassionarti !!
Un caro saluto ed a presto !
Riccardo
A questo punto un secondo grazie per aver dato una risposta sulle mie questioni anche se siamo nel topic di San Satiro.
Cerco di "stringere" su questa parte per non fare troppo OT.
Nel parco rotabili di mio padre tutto quello di cui ho memoria era materiale acquistato a spanne tra l'88 e il '92 quindi teoricamente escluderei la presenza di Rivarossi in 1:80
Dopo aver letto tutti i pareri nell'altro topic, poi ho fatto un po' di riflessione e la strada che ho deciso di seguire è quella di scremare un minimo la lista dei rotabili di allora (non per il numero eccessivo, ma perché in mezzo a molte cose italiane c'erano alcuni "intrusi" stranieri su cui mi sento di poter glissare) e poi a quel punto andare su produzioni recenti (tra nuovo e usato) ma sempre mantenendo come riferimento i rotabili di allora. Del resto penso che la cosa più importante sia rimettere insieme determinati modelli di treni, poi se 30 anni fa la loco "X" era prodotta da lima e domani io la compro marchiata Roco/HR/HL/ACME/Os.Kar/Vitrains o che altro, è di secondaria importanza.
Detto questo, passo e chiudo
Grazie ancora