Trovi tutto, i fogli adesivi colorati o bianchi che siano li vendono le "eliografiche", ne hanno di tutti i tipi! Fatti un giro sulle pagine gialle, vedrai che hanno tutto!!!
Io abito in un buco di trentamila anime e ci sono due negozi di eliografica, a Trieste ce ne saranno almeno sei!
Quando fustelli l'ottone o il rame, vedrai che il pezzo subirà una deformazione che potrai sfruttare per fare i portalampade d'epoca!
Fidati!
Ciao, Fabrizio.

Poco fa, mentre stavo guardando se ho tutto, ho pensato che a me va bene, SV ha usato il bianco... anche dopo essere sparita (mi pare che sulla Mestre-Adria lo usino ancora), ma quel segnale richiede una piccola modifica se si vuole ambientarlo dopo l'obbligo del verde: occorre montare il fanale sul disco.
Io posso permettermi il fanale fisso e pure luminoso: meglio un LED "bianco Xenon" o uno giallo? Penso il secondo, che è anche più piccolo; in SMD non credo di avere vie di mezzo. O i LED "bianco caldo" esistono anche in quella misura?

Siu led, non so cosa dirti, a parte che gli smd li trovi anche bicolore, rosso/verde.

Una cosa in generale volevo dire: avete notato in ultima pagina il concorso indetto per Foligno 2010?
Mi raccomando a tutti gli interessati: si dia inizio ai lavori!!!
Ciao, Fabrizio.

CHE COSA????
....
devo rigovernare
devo rigovernare
devo rigovernare....

Ciao

Premetto che sono un assiduo lettore della rivista, come della sorella maggiore, fin dal primo numero. E questo nonostante miei impegni editoriali diversi.
L'ho sempre apprezzata per la ricchezza di contenuti e la completezza degli argomenti.
In un quadro di critica costruttiva e senza alcuna polemica, ritengo però che da qualche numero a questa parte TTM registri qualche piccola lacuna o superficialità.
Conosco quanto sia difficile "mettere su" una rivista ogni mese e, a maggior ragione, una particolare di solo modellismo che in Italia non gode del mercato e dell'attenzione d'Oltralpe.
Nell'ultimo numero, a fronte di articoli egregi quali quello sulla Brescia-Edolo e quello sul segnale a disco girevole (complimenti al suo ideatore e alla fantasia realizzativa) vi sono un paio di articoli un po' carenti, quali quella sul carro P, dove non vengono evidenziate bene le modalità per arricchire i particolari descritti, e quella sulla carrozza Aldebaran, dove le foto non sono all'altezza della qualità Duegi. Anche le foto a corredo dell'articolo del Bartolozzi non hanno la stessa qualità dei precedenti e la descrizione della modifica per l'inserimento del preriscaldatore poteva essere descritta in maniera migliore. Se un modellista navigato vi può trarre spunto per proprie procedure d'elaborazione, il neofita vi può trovare qualche motivo di dubbio e convincerlo che è meglio soprassedere. Peraltro le foto a corredo degli articoli sono fondamentali più di tante parole per capire processi e metodi d'intervento.
Con rinnovata stima a tutta la Redazione

Visto che vengo chiamato in causa, rispondo alle critiche espresse da FC sul mio articolo apparso sull'ultimo numero-39- di TTM:
l'elaborazione sulla 740 consiste nel cambiare la pompa del freno, aggiungere quella del preriscaldatore, montare di traverso sotto il praticabile il boiler, ovviamente ci sono da fare i collegamenti tra i vari accessori con filo di ottone di adeguato spessore.
Bene... per questi piccoli interventi, si sono usate cinque pagine della rivista e 10 foto, di cui tre ritraggono il modello finito, una ritrae la 740.452 vera, in deposito a Bologna al tempo della sperimentazione dei vari sistemi economizzatori che le F.S. stavano provando negli anni venti,
sei foto ritraggono il modello a "grezzo"con i vari particolari già montati ma non verniciati, in modo che si capisca la loro esatta collocazione.
Nelle didascalie ci sono due errori, uno riguarda la mancanza delle misure del boiler, che in fase di impaginazione sono saltate ed al loro posto sono apparse quattro x, l'altro riguarda la medesima foto e didascalia in cui si vede il raccordo a tre vie montato sul preriscaldatore,
praticamente manca parte del testo in cui si spiega che al posto del raccordo raffigurato in foto, di provenienza commerciale, ne ho realizzato uno a mano di dimensioni più contenute, viste le dimensioni fuori scala di quello montato....
Sotto la didascalia doveva esserci anche il disegno... solo che non c'è....
Leggo che critichi la scarsa qualità delle foto, non saranno capolavori, mi sembrano comunque foto
dignitose, il bilanciamento del bianco è corretto, la messa a fuoco idem, la nitidezza c'è, i colori sono fedeli.........
Per quanto riguarda il montaggio del boiler, come si vede anche dalla quinta foto, questo è semplicemente incollato sulla traversa del telaio, scollando il serbatoio dell'aria posteriore, (come ho scritto anche nell'articolo), ho solo fatto una piccola sella di appoggio in plasticard per fissare meglio il boiler sul telaio, anche questo passaggio è citato nel testo dell'articolo......
Come ho scritto, per gli altri interventi estetici comuni ai modelli già descritti nei precedenti articoli, vi rimandiamo a questi, per evitare di allungare troppo il testo......
Sinceramente non so che tipo di foto e soprattutto con che livello di qualità le preferisci.......
Probabilmente sei un fotografo professionale -mia supposizione- e riesci a cogliere difetti e scarsa qualità che l'occhio di un postino non riescono a percepire
- lo confesso, lavoro in Poste Italiane-
Probabilmente nel prossimo TTM verranno messe le misure ed il disegnino del preriscaldatore, comunque ve le anticipo:

il serbatoio è lungo complessivamente 5,4mm, il diametro è pari a 21mm, i due fori sul fianco del serbatoio sono a 3mm dai coperchi, mentre i due fori da praticare sul coperchio e sede del raccordo a tre vie sono 1,2mm dal bordo.

Saluti, paolo bartolozzi.

Paolo Bartolozzi, le mie critiche non erano rivolte a te. Ci conosciamo e apprezzo sopra ogni altra considerazione i tuoi lavori e come esegui gli interventi. Non sono un fotografo professionista è ho espresso dei giudizi esclusivamente su quello che vedo. Vorrei semplicemente che ti immedesimassi in un lettore non esperto che voglia eseguire l'intervento e non sia doverosamente confortato dalla propria esperienza come lo sei tu o come, più umilmente, lo sono io. Ho voluto semplicemente aprire questa dialettica senza alcun spirito polemico e solo per vedere la rivista agli elevati standard che si merita. Che qualche cosa potesse essere aggiunta, lo confermi pure tu con le precisazioni di cui dobbiamo far tesoro. Tutto questo, ripeto, ben consapevole di quanto sia difficile mettere su un articolo e, peggio, un intero numero.
Ti saluto con cordialità e confidando ancora nelle tue prossime, egregie, belle realizzazioni.

Vorrei fare una domanda a Torrino:
potresti darmi qualche informazione dettagliata circa le fustelle che hai usato? Dove e come sono reperibili?

Grazie Mille!!!!

Guido

Ciao Guido. Le fustelle usate, tra l'altro stamani ho dimeticato di fargli una foto, la dovevo mandare a Gino (cortez) , ma gli impegni di lavoro me l' hanno completamente fatto scordare, comunque, sono fustelle componibili di vari diametri e si acquistano nelle attrezzerie industriali, quelle specie di ferramenta presso le quali si rivolgono le aziende meccaniche, al tempo stesso accessibili anche ai comuni mortali senza bisogno di partita iva. Costano un po', sono di acciaio e durano in eterno se usate nella giusta maniera. Poi, Per comodità, presso una merceria ho acquistato una fustella più piccola e maneggevole, circa 10€ di costo, con fustelle intercambiabili a vite, con diametri di 2,3,5mm, vengono vendute, normalmente per fare fori su abiti, borse, cinte..... Ed èvisibile anche su una foto dell'attrezzatura che ho usato, nell'articolo.
Si riconosce per il colore acciaio del manico e del nero della fustella stessa.
Il mio "porco", pardon, parco fustelle va da 1mm fino 35mm.....
Ciao, Fabrizio.

ps: per le foto di Paolo : secondo me è colpa della macchinetta nuova!
Fabrizio.

Mi inserisco anch'io nel discorso e, pur non avendo visionato bene il nuovo numero di TTM che ho solo scorso in edicola, mi sento in dovere, quale collaboratore, di dire la mia.
Anzitutto dispiace che, nonostante l'impegno di tutti, qualche volta scappi l'errore nel corpo dell'articolo o nella didascalia.
Peraltro sono anche piuttosto orgoglioso di affermare che su TTM gli errori sono piuttosto rari e, soprattutto, di numero molto più basso non solo delle altre riviste italiane, ma anche di quelle estere nelle quali, talvolta, ci scappa qualche imprecisione non solo linguistica (e, se me ne accorgo io che non sono di madrelingua...).
Tuttavia è proprio perchè la rivista è osservata con la massima attenzione che, ciò che non va, si nota subito e dà ancora più fastidio.
E questo capita, ripeto, nonostante l'impegno di tutti i collaboratori che ce la mettono proprio tutta per far arrivare in edicola una rivista sempre migliore!
Il fatto è che i collaboratori sono pochi e, ahimé, sempre gli stessi. Dovrebbe essere interesse di tutti, ma proprio di tutti i lettori, condividere i propri lavori e i propri pensieri. E, invece, è una improba fatica convincere qualcuno che sa lavorare bene a mostrare quello che sa fare e a mettere insieme qualche decina di righe per descrivere, con ordine e attenzione, la sua realizzazione.
Vi assicuro che con tante tante persone ho provato a insistere per farle partecipare: ma è più semplice tirarsi indietro ed aspettare. Per poi poter anche dire (anche se è più che lecito) che gli articoli sono un po' inferiori alle aspettative.
Allora: voi tutti che partecipate al forum, fatevi un esamino di coscienza! Partecipate e cercate di aiutarci a fare una rivista sempre più bella. Nell'interesse di tutti.

Se potessi aggiungere la mia firma a quanto soprascritto da Andrea, lo farei volentieri.
Fabrizio.

Ma come si fa a porre la nostra firma,quando pendiamo dalle labbra di Fabrizio,Andrea,Paolo e tanti altri....
Siamo sempre basiti dalle loro idee...
Dai ragazzi,sempre così
gino

Scansafatiche!

Tu manda le foto che sai..maledetto!!!
Non puoi mandarmi i lampioncini fatti da te e non mostrarmi gli atrezzi che usi......Illumina il povero allievo!! E se non vuoi illuminare l'allievo, illumina il mio diorama con le tue parabole dei lampioni. Ormai hai delle responsabilità. Non puoi fare il fenomeno e poi fuggire...