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 Oggetto del messaggio: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: martedì 27 ottobre 2009, 11:29 
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http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: martedì 27 ottobre 2009, 15:27 
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Cambiate governo e diventera ricca :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: martedì 27 ottobre 2009, 20:48 
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grandissssssssssimo stronzo...il biglietto ricercato LENTAMENTE se lo può mettere in quel posto che probabilmente somiglierà moltissimo alla sua faccia....


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 10:24 
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E già...stronzo lui che si paga la prima classe e la prenotazione...stronza lei...stronzi i disperati accatastati in carrozza senza aria condizionata che non se ne vanno...eh sì...


stronzi i carcerati...stronzi quelli che pagano fino all'ultima lira di tasse...quelli che fanno la fila...quelli che pagano il biglietto...quelli che vanno a 130 in autostrada.....quelli che finiscono al pronto soccorso..quelli che si trovano proprio dove scoppia una bomba o vola un proiettile, e non saprà mai perchè....quelli che vogliono le strade pulite..quelli che vogliono respirare meglio....



eh sì......viva l'Italia...


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 11:22 
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saltobravo ha scritto:
stronzo lui che si paga la prima classe e la prenotazione



????? Se mi prendo un biglietto di prima con prenotazione sono stronzo ????

Il viaggiatore non mi è stato per nulla simpatico, su quei treni la controlleria c'è sempre ed avere i documenti di viaggio con annessi e connessi mi pare sia un dovere del viaggiatore che deve dimostrare di fruire con diritto del servizio.

Sull'intransigenza che ha avuto per il regolamento, ha parzialmente ragione, nel senso che se non è sicura per lui non lo è per nessuno ed il personale dovrebbe tenere la carrozza chiusa - non mi dite che il tizio col carrellino non ha la chiave tripla...

No, un viaggiatore a cui auguro di cuore la sterlità...


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 11:49 
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lo "stronzo" è metaforico.....ma voi cosa avreste fatto al posto suo?


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 11:59 
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Come ho detto, ritengo mio dovere di viaggiatore pagare il biglietto, quindi a) me lo tengo a tiro con ammenicoli vari e nel caso lo tiro fuori non "lentamente", nemmeno scapicollandomi, ma sicuramente non lentamente, un po' di rispetto per chi lavora ? Quel viaggiatore lo ha avuto?

Direi di no. Pare proprio uno di quei piezzemmerda che pensano che loro tutto sia dovuto...


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 12:08 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 11:08
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Cerco di essere più preciso:


Cosa fareste se il capotreno vi sbatte fuori dal posto pagato e prenotato (chiamando la Polfer), dopo aver chiesto tutti i documenti, non avervi avvisato a tempo debito, senza alcun avviso sulla carrozza (che si era già fatto un viaggetto in quelle condizioni), non avendo chiuso la medesima (chi deve farlo?), citando il ferreo regolamento e poi ci ripassi e lo trovi pieno di gente?


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 12:17 
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Mi pare che sia partito prevenuto...è stato disturbato mentre dormiva per cui, lesa maestà, ha giudicato "non bella" (cosa c'entra?) la conduttrice e ha volutamente tardato a mostrare i titoli di viaggio. Che la capotreno si sia poi infastidita non lo giustifico ma lo capisco un po' di più. Magari si fosse comportato meglio anche lei lo avrebbe lasciato stare....invece ha fatto il proprio dovere fino in fondo.
E poi:
Di sicuro io non mi tolgo le scarpe in treno.
E me la tiro un po' meno, anche se "faccio" la Settimana Enigmistica e amo Bach.
A me sembra un presuntuoso tronfio e maleducato, che oltretutto si vanta della bella impresa di aver fatto piangere qualcuno. Anche un po' sessista e razzista, a dirla tutta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 12:26 
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Nome: Alessio
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Ultima modifica di centu il lunedì 3 luglio 2017, 10:00, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 12:34 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 11:08
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Lui sarà st...nel vero senso della parola, ma:


«Lei mi ha visto salire, con tutto il bagaglio. Perché non mi ha avvisato subito, perché ha lasciato che sistemassi tutto qui?». «Il segnale era aperto, il treno ripartiva, non potevo occuparmi di lei»


«Niente di personale, naturalmente. Ma il regolamento è chiaro. Per la sicurezza di tutti»


«Dove avete formato il treno?», chiedo senza alcun rancore al Capo Treno. «A Porta Nuova, naturalmente». «Quando vi siete accorti del disservizio?». «A Porta Nuova». «Le carrozze di prima sono soltanto due, perché non l’avete sostituita?». «La residenza di questa carrozza è Roma Tiburtina, lì deve ritornare, lì sarà riparata». «Da dove arriva?». «Da Tiburtina». «Quindi ha fatto sia l’andata che il ritorno in queste condizioni?». «Sì». «Inutilizzabile». «Esattamente». «Perché, tenendo questa, non avete aggiunto un’altra carrozza?». «Undici, il numero massimo di carrozze che questa motrice può tirare è undici».



Alle 18,04 arriviamo a La Spezia, in orario. Si riparte, ........ La carrozza di prima classe con le quattro porte fuori servizio dalla quale sono stato fatto sloggiare è piena


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 12:48 
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saltobravo ha scritto:
Cosa fareste se il capotreno vi sbatte fuori dal posto pagato e prenotato


Se mi dice che devo andarmene perché per regolamento la carrozza non è agibile, chiedo a questo punto una dichiarazione che mi permetta di avere, con le buone o le cattive il risarcimento da parte di Trenitalia, responsabile del disservizio.

Quando facemmo il primo viaggio sul Bernina, Chiara ed io comprammo un biglietto di prima - prenotazione non disponibile - per il Milano-Tirano. Le carrozze di prima, seppur previste, NON c'erano. Saliamo sulla carrozza di testa, dietro al 464...

Arriva il capotreno ci verifica il biglietto ed io scherzosamente (ripeto, eravamo dietro la 464) dico "mi perdoni, ma non ci sono scompartimenti di prima da quella parte ?". Il capotreno esclamando "Ah, vero, dovevano esserci le carrozze di prima in composizione!" comincia ad annotare il biglietto. Io gli faccio notale che consideravo scherzosamente "prima classe" la cabina e... lui mi ha accompagnato in cabina, peraltro nel tratto ora rettificato prima della rettificazione, bellissimo :).

Non so, io in treno sorrido evidentemente perché mi piace essere in treno e, patologico, trovo la controlleria parte del rito. Sarà, ma a me invece è capitato di essere perdonato quelle volte che ho sbagliato.

E sono concorde con Adria su ogni singolo bit!

Quanto al vagone non agibile. Lei probabilmente, seccata dal comportamento da vero piezzemmerda, ha voluto applicare il regolamento per rompergli le scatole, ma non lo ha fatto nel modo opportuno, per lo meno bloccando tutti gli scompartimenti e le ritirate.

Peraltro:

«Non può restare qui. Troverà dei posti nell’altra carrozza di prima, dal 92 in poi non sono prenotabili e ce ne sono di liberi».
«Questo è il mio posto prenotato», replico senza guardarla.

Ora, da un bel po' di tempo a questa parte, i posti dal 92 in poi sono riservati ai viaggiatori senza prenotazione con politica "chiprimoarrivameglioalloggia". Chi cavolo ha prenotato un posto non prenotabile ? Alla capotreno non può essere sorto il dubbio di documento di viaggio contraffatto ???


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 14:08 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 11:24
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Non c'è dubbio che anche la capotreno abbia mancato in qualcosa. Ma il "avrai la tua paga, ossessa..." rivela una volontà di rivalsa altrettanto da ossesso, e comunque fuori luogo. Altre sono le sedi in cui fare reclamo ed esporre le proprie rimostranze. Questa voglia di giustizia fai da te, o di vendetta tout court, mi lascia il dubbio che se si fosse trattato di UN capotreno forse il nostro viaggiatore si sarebbe regolato diversamente.
Sempre ammesso che i fatti si siano svolti come raccontati.


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 14:35 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
Messaggi: 806
Ho letto e riletto un paio di volte il pezzo giornalistico in questione e, a mio parere, le cose non si sono svolte proprio come vengono raccontate. Ho l'impressione che lo pseudo giornalista, nonchè campione di cafoneria visto che si è tolto le scarpe in treno come se fosse nel proprio salotto di casa, abbia poi aggiustato a proprio favore la sequenza dei fatti. Certo che anche la capotreno ha fatto qualche errore, probabilmente in buona fede, e, soprattutto, l'errore più grosso lo ha fatto Trenitalia che non ha previsto alcuna riserva di materiale e/o non è intervenuta durante la sosta a Torino P.N. per risolvere i problemi. Ma si sa che questo sarebbe un costo, allora meglio viaggiare con treni sgangherati e privi di manutenzione.
C'è qualcuno che ha la possibilità di fornire ultriori informazioni sul fatto raccontato dato che personalmente conosco poco gli attuali servizi viaggiatori di quella zona?
Comunque sarebbe stato utile sbattere giù dal convoglio il personaggio alla prima fermata, e che poi si arrangi.
Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia, poveri treni, povera gente
MessaggioInviato: mercoledì 28 ottobre 2009, 15:31 
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Iscritto il: venerdì 13 aprile 2007, 10:51
Messaggi: 933
Qual'è il problema? Il problema vero?
E' che se fermi uno per strada in Italia nel 2009 hai fortissime probabilità di incontrare un uomo identico a quello che ha scritto l'articolo. Ovvero uno che se per caso si mette o già si è messo a fare il giornalista, non può che scrivere questa roba.
Ed tutto va per il meglio, perchè chi compra il giornale e legge apprezza e ricompra la testata anche la mattina dopo, quindi il cerchio è chiuso.
Giochiamocela tutta così, a basso livello. Rispettiamo gli intoccabili, siamo e proclamiamo ai quattro venti la nostra sudditanza. Siamo dei servi, tutti. E basta.
C'è qualcosa che non va? Si, ed è colpa degli ultimi, di quelli che sbagliano tanto o poco a fianco a noi, di chi vediamo con i nostri occhi. Altro non c'è oltre a ciò che ci coinvolge di persona. E' vero, apprezzo e ricompro lo stesso giornale.

L'articolo:
Uno sale su uno sporco treno di Trenitalia, uno di quelli schifosi che girano tutti i giorni ma lui fa presente che è di anomo buono e dotato di spirito di sacrificio ed in fondo in fondo pensa che il treno non faccia così schifo. Che mente eletta, davvero conclusioni da accademico.

Si spaparanza come un incivile ed apprezza e ci fa apprezzare che, fortuna, nessun rompicoglioni in vista, il compartimento è tutto suo. Poi te la butta lì con Bach per farti capire, se iniziassi a sospettare, che lui non è una merdaccia. Ma va? Ci stavamo facendo proprio l'opinione contraria. Sicuramente uno spocchioso asociale si, però.

Ecco il bello: quel cesso di mangiapane a tradimento dipendente di una azienda fatiscente della capotreno. Adesso me la gioco io, vediamo questa troglodita come si comporta?
Bene, adesso Bach o non Bach abbiamo capito tutti.

Sono riuscito nel mio intento, ci comunica: ho messo interamente in testa ad una donna, sola o affiancata da un paio di altri agenti su tutto il treno, tutte le colpe e le lacune dell'Azienda, e mi crogiuolo sino al pianto liberatorio ad enumerargliele, a controbattere punto punto sin quando lei, sentendosi ingiustamente responsabile unica di ciò che contesto, esplode. Poi, poveretta, la rincuoro....

Grande, grandissimo pezzo giornalistico.

Pensare per un secondo che la capotreno, come il viaggiatore, ha diritti e doveri no? Il viaggiatore come il giornalista deve trovare un treno decoroso, un posto prenotato, aria condizionata, orari, gentilezza, rispetto ecc ecc....
Ma un capotreno deve trovare un treno efficiente, pulito, funzionante, capace di accogliere il numero di viaggiatori prevedibile, con situazioni che gli consentano di lavorare al meglio per quelle che sono le sue mansioni. Ed invece torniamo all'inizio, il capotreno è ciò che abbiamo vicino, l'unico responsabile, la colpa di tutto, l'Azienda in persona, l'inefficenza, la sgarbataggine, l'esponente di un mondo perduto per sempre, irrecuperabile.
Ohibò quante colpe povera capotreno....

Ehi, capo? Sai che le Ferrovie hanno dei dirigenti? Mai sentito dire? Sai che hanno un cda? Sai che ad alti livelli, la dirigenza delle Ferrovie è politicizzata al pari di qualsiasi altro gruppo direttivo in questo Paese? Penna d'oro, l'avevi mai sentito dire?
Sai che un soffio, un piccolo fiaticello di uno di lor signori e quel treno, la mattina dopo, sarebbe stato composto da una teoria di vetture fresche di revisione, lucide e perfettamente funzionati. Non l'hai mai visto? Noi si. Se quel treno è così vuol dire che nessuno, ma nessuno di quelli che dovrebbe e potrebbe ha minimamente mosso neppure un soffio d'aria. E tu che fai, butti tutto sulle spalle di una donna che con il cellulare, i fonogrammi, con mille stratagemmi forse avrebbe potuto al massimo far ripartire una delle 4 porte non funzionanti?
Ma che diavolo di personaggio sei, non sai nulla di Ferrovie e ti permettio di scrivere una roba così su un quotidiano nazionale? Ma siamo fuori?
Dai, su, scrivi ancora, ma stavolta documentato: fai nomi e cognomi dei responsabili della flotta Trenitalia, della manutenzione vetture, della circolazione dei treni. Nomi di tutti i papabili, degli over 100.000 annui, dai. Metti a rischio il tuo posto al giornale! Perchè salti via e lo sai bene, vero? Perchè ti telefona il direttore, perchè non ti pubblicano.

Ah, scusa, basterbbe anche solo che una volta tanto ascoltassi bene il tuo Bach, perchè tra le note troveresti forse gli stessi concetti che non ti sono apparsi chiari prima di buttar giù quelle inutili righe....


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