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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: martedì 7 dicembre 2010, 18:37 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 20:24
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@citation2008.

caro Alessandro, penso di aver fatto considerazioni sullo stipendio relative agli anni '50.

Non credo di aver scritto che oggi abbiamo da scialare, almeno non tutti.

Per evitare confusioni mi fai capire a quale frase ti riferisci ?

Antonello


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: martedì 7 dicembre 2010, 18:58 
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Iscritto il: venerdì 10 luglio 2009, 10:31
Messaggi: 770
.


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: martedì 7 dicembre 2010, 22:39 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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mai tardi ha scritto:
ho comprato l' Ale 840 perchè mi ricorda la mia gioventù quando la vedevo in stazione a La Spezia nel diretto per Genova; ho comprato l' Ale 880 quando la vedevo sempre a La Spezia con il locale per Santo Stefano Magra e tanti altri modelli ho comprato proprio perquesti ricordi.


Parafrasando il tuo nick, "mai tardi" per comprarne uno fatto bene, di modello! :D :D :D :D
Sei partito coi migliori! :?
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 1:50 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 20:24
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Località: Pescara
taurusobb ha scritto:
modellismo ieri: nessuno di noi aveva il telefonino....(ho amici che ne hanno almeno tre al seguito, anche il telefono fisso in casa non era per tutti.., nessuno di noi aveva in famiglia più di un'auto (moltissimi non la possedevano - oggi due auto a famiglia, la moto etc... non bastano più, alla faccia del caro benzina tutti in auto a comprare il pane dietro l'angolo di casa ...che te lo dico a fà... ), nessuno di noi vestiva con abiti firmati (semplice erano quasi inesistenti), non c'era la corsa all'acquisto del quarto televisore in casa da piazzare anche in bagno :lol: (ne bastatava ed avanzava uno) , potrei continuare ancora....... è vero i modelli costavano allora e costano ancora oggi.... ed in più oggi,al di là dei pochi soldi in tascoccia..., forse un pò troppe esigenze superflue.


Eravamo dei bambini, ci bastava poco per sognare e per giocare . . .

Che H0 Rivarossi fosse piena di 'fregnacce' modellistiche me ne sono accorto trenta anni dopo, grazie alle meravigliose
nuove riviste di fermodellismo, ma ancora oggi torno a sfogliarle e a sognare.

Sai quanto si rompono a leggerci le nuove leve !

Torno a dire: confrontiamo asetticamente modellismo ieri e modellismo oggi, soprattutto il modellismo vero,
quello che si fa con le 'manine'.

Tanta ingenuita' e 'ignoranza' allora, tanta competenza oggi, forse un po' algida.

Perche' non parla qualche nuova leva tralasciando il fattore economico ?

'By the way', io rinunciavo alla merendina per mesi per acquistare un vagoncino: bastava non farlo sapere alla mamma.

Antonello


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 2:59 
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Iscritto il: domenica 21 marzo 2010, 9:09
Messaggi: 853
Località: ROMA
mai tardi ha scritto:
Ho ormai raggiunto la soglia dei 70 (anni) e se pemettete vorrei dire la mia su quanto fino a questo momento è stato detto nel forum. Si fa tanto parlare di fedeltà ai modelli veri, giusto; si fanno paragoni tra le varie case, giusto; si fanno osservazioni, il più delle volte cattive, insomma di parla di tante cose ma alla fine il succo dei vari messaggi è sempre quello. Quando ho iniziao a fare modellismo ferroviario, nel lontano 1953, esisteva solamente la Rivarossi, e la Marklin, almeno nella mia città. Ebbene che gioia nel vedere correre la B & O della Rivarossi trainante 2 carrozze centoporte. Allora non si badava tanto alla scala, ai particolare più spinti, alla fedeltà della scala: ci si divertiva e basta, magari facendo girare sotto l'albero di Natale, su un ovale, per tutto il giorno, il convoglio appena arrivato da Gesù Bambino. Sono andato a rivedere la vecchia rivista HO Rivarossi e sul numero 9 del mese di agosto 1955 dell'anno 1955 ho visto i prezzi del 424 (£ 6.500), del 626 (£ 6.500), della L 221 (£ 10.500). Ora se si tiene conto che in quell' anno lo stipendio medio di un impiegato era di £ 50/60.000 se ne deduce che per comprare una locomotiva, nemmeno reale e in scala, ci voleva 1/6 di uno stipendio. Facendo il paragone con gli stipendi di adesso - mediamente € 1.800/2.000 - se ne deduce che allora i prezzi in proporzione erano molto più elevati che non adesso. E veniamo ai modelli: ho comprato l' Ale 840 perchè mi ricorda la mia gioventù quando la vedevo in stazione a La Spezia nel diretto per Genova; ho comprato l' Ale 880 quando la vedevo sempre a La Spezia con il locale per Santo Stefano Magra e tanti altri modelli ho comprato proprio perquesti ricordi. Adesso li faccio girare sul mio plastico -vds la rivista I treni n. 57, 59 e 271 - Ecco io penso che, a prescindere dalla perfezione o meno (che non esiste) ogni modello in sè abbia qualcosa da raccontare: se poi è anche ben fatto ben venga. Ho concluso questo mio intervento anche se avrei da parlare per tutto il giorno. A voi l' ardua sentenza


leggendo questo messaggio ho rivisto la mia vita.
Anche io ho iniziato nel 1953 con un 626/V, tre vagoni a due assi , un semplice ovale e il trasformatore nero con il tipico galletto (portati dalla Befana!). E quale emozione nel vedere circolare quel treno tutto il giorno, dovunque ci fosse spazio disponibile. Oppure tenere il locomotore fra le mani per ore e sentire quell'odore di ozono che emanava. Il tutto in un ambiente familiare affettuoso (Papà aveva fatto un sacrificio per comprarmi il primo treno, così pure la mia nonna materna quando, tre o quattro mesi dopo, mi diede i soldi (15.500 lire) per comprare la 691/R tutta di metallo, di cui mi ero particolarmente invaghito. Poi sono arrivati, nel corso della vita, tanti altri modelli, sempre più perfetti. Ma nessuno ha suscitato le emozioni del primo E 626 e di quella 691/R.
L'unica cosa con la quale non concordo é il prezzo dell'E 424/R che ricordo a 8.500 lire (nel '53)
Un caro saluto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 3:29 
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Nome: G.P.
Iscritto il: lunedì 25 gennaio 2010, 0:08
Messaggi: 1715
1800-2000???????????????????

senza parole


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 8:44 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 19:35
Messaggi: 4619
2000 euri al mese.......seee' magari!

se facciamo diviso 2 allora e' ok!


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 11:09 
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Iscritto il: domenica 2 aprile 2006, 9:16
Messaggi: 2844
Località: Nato a Firenze 25/01/1962 - Vive tra Toscana e Marche
mai tardi ha scritto:
Ho ormai raggiunto la soglia dei 70 (anni) e se pemettete vorrei dire la mia su quanto fino a questo momento è stato detto nel forum. ..............................


Io saluto e ringrazio l'amico fermodellista che ha fatto questo intervento perchè, oltre alla pacatezza con la quale esprime i suoi concetti sul fermodellismo, fa trasparire quel senso di intangibile magia che la nostra passione deve (dovrebbe ..... :? ) portarsi sempre con se.
Il fatto che siamo ormai abituati a misurare, soppesare, confrontare, confutare, criticare, puntualizzare ecc....ecc..... lo confermano gli interventi riguardo al riferimento "stipendio" fatto dal nostro amico ........ Sterile puntigliosità che porta solo ad "aria fritta" mentre il pensiero espresso da chi scrive è di ampio respiro e parla di cuore, della magia che ti trasmette un oggetto e viverla intimamente con serena piacevolezza.

Questo non vuol dire assolutamente, secondo me, che non si debba tener conto delle enormi possibilità che le nuove tecnologie ci hanno messo a disposizione (ANZI .... tendere sempre a migliorarsi) ma che nei nostri "piccoli mondi" (parlo da plasticista logcamente ....) è stupido usare "un peso e due misure" .......... mi spiego meglio:
Si va , per esempio, a misurare con il micrometro millesimale la cornice dei finestrini di una vettura e poi si vedono massicciate che hanno una pezzattura che è paragonabile, se non superiore, a quella della testa di un omino Preiser oppure cercare il "realismo" ( ??????? :shock: :shock: ) facendo strisciare il pantografo su fili di contatto che al vero sarebbero di sezione maggiore di un "tubo Innocenti" ........ Tuutto sbagliato? NOoooooo ...... basta usare un pizzico di polverina magica ( "ingrediente" che, già noto alla maggior parte dei plasticisti è poco noto ai collezionisti/scatolari e completamente sconosciuto ai "contachiodi" : )

A mio modo di vedere, l'amico che scrive, ci parla di un ingrediente che, utilizzato in giuste dosi, può farci tornare a godere pienamente della nostra passione e cioè quella "magia" che non tiene conto di troppi paramentri tecnici e che se quando guardavamo con "occhi bambini" il nostro trenino .... fuori scala, grossolano, ecc...ecc.... era la "base della ricetta", oggi ci servirà a godere pienamente di quanto possiamo disporre oggi che, logicamente, auspichiamo sempre più fedele al reale, tecnicamente valido e bello da vedere.


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 11:31 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6360
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
gracampar ha scritto:
mai tardi ha scritto:
Ho ormai raggiunto la soglia dei 70 (anni) e se pemettete vorrei dire la mia su quanto fino a questo momento è stato detto nel forum. ..............................


Io saluto e ringrazio l'amico fermodellista che ha fatto questo intervento perchè, oltre alla pacatezza con la quale esprime i suoi concetti sul fermodellismo, fa trasparire quel senso di intangibile magia che la nostra passione deve (dovrebbe ..... :? ) portarsi sempre con se.
...


Condivido pienamente.

Poi vorrei aggiungere anche quanto ho espresso qui viewtopic.php?f=21&t=51333&start=60

***********
Nota informativa. OT, ma sempre utile da ricordare.
Infine e, con rammarico ... ma gli uomini così sono, i discorsi sugli stipendi sono inutili, sterili e demagociche parole al vento: lo stipendio o salario a seconda dei casi va sempre e comunque contestualizzato alle realtà locali: città per città, settore per settore, azienda per azienda. Giusto per smorzare i soliti discorsi esterofili; per esempio in alcuni paesi esteri a noi vicini la paga mensile netta è molto alta, rispetto alla nostra, ma lì i contributi e imposte se li paga direttamenmte il lavoratore, da noi li paga direttamente l'azienda per cui si timbra il cartellino. Alla fine il netto italiano va moltiplicato per almeno 1,8 su base mensile e 2,1 su base annuale.

Saluti
Marco Fornaciari


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 11:44 
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Nome: Alessio
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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 11:54 
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Iscritto il: martedì 30 novembre 2010, 15:51
Messaggi: 8
Penso di avere fatto qualche pasticcio: ho risposto a quanti hanno preso a cuore il mio intervento ma non so per quale recondito motivo mi è sparito tutto (avrò senz' altro schiacciato qualche pulsante proibito). Sugli stipendi non pensavo di sollevare un simile can can posso solo dire che negli anni 50 un Tenente dell' Esercito prendeva circa 50.000 lire mentre oggi lo stesso ne prende circa 1.800 € che si badi bene non rappresentano 3.600.000 lire ma solo 1.800.000. Il mio discorso voleva in qualche modo, se permettete, far si che durante il forum non si facessero delle considerazioni strane o urletti di gioia o di disappunto: il forum è una cosa che serve per confrontarci e per esprimere ognuno le proprie idee su un hobby che è uno dei più belli. Come ho detto ho acquistato l' Ale 840 per i ricordi: ho avuto la fortuna di averla trovata perfetta anche come spazi tra il telaio e la carrozzeria, va che nè una meraviglia e non ho certo cambiato la carrozzeria datami dal negoziante perchè per me è bella così. Ho avuto dei problemi con l' Ale 880: dopo alcuni giorni dall' acquisto andava per 5-6 secondi poi si fermava per ripartire dopo altri 5-6 secondi. L' ho aperta ho trovato il guasto (un filo faceva corto circuito) e adessa va che è una seconda meraviglia. Aspetto con ansia la 940 (speriamo la facciano presto) perchè mi ricorda il locale Firenze Borgo San Lorenzo che vedevo passare alla Rufina quando d' estate andavo a trovare i cugini di mia mamma. Per oggi ho finito anche perchè non sono un fanatico del Pc. A proposito "mai tardi" è il motto del battaglione Alpini Tirano dove ero a fare il militare (Che belle le Aln 556 ma come erano rumorose!!)


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 12:12 
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Nome: Alessio
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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 12:19 
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Iscritto il: domenica 2 aprile 2006, 9:16
Messaggi: 2844
Località: Nato a Firenze 25/01/1962 - Vive tra Toscana e Marche
mai tardi ha scritto:
............... A proposito "mai tardi" è il motto del battaglione Alpini Tirano dove ero a fare il militare (Che belle le Aln 556 ma come erano rumorose!!)



.......... simile a quello del 4°rgt Alpini assieme al quale ho fatto addestramento e lanci " Mai strack" :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 13:39 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 19:38
Messaggi: 133
Località: bergamo
Ciò che mi lascia perplesso è che di fronte allo scritto della persona che ha aperto questo argomento, il cui contenuto vuole con tutta evidenza significare un pensiero romantico e in un certo qual modo poetico, si sono levati tutta una serie di interventi contro la quantificazione della odierna media degli stipendi, che seppure comprensibili (trattare delle tasche delle persone è sempre difficile e deve essere fatto con molta cautela) non hanno alcuna attinenza con il pensiero che ha voluto esprime "mai tardi", anzi, alla fine, risultano inutilmente polemici e poco rispettori del nuovo arrivato, che se ha commesso una inesattezza non deve essere ripreso in eterno.
Lo stipendio medio è di Euro 800 - 900 (che sia chiaro sono pochi soprattutto rispetto al potere di acquisto di questa somma che è ancora inferiore al suo valore nominale) e allora vuol dire che i sacrifici per acquistare un solo modello sono ancora più grandi ma lo è di conseguenza anche la soddisfazione.
Il risultato finale non cambia, che si abbia uno o cento modelli, di serie economica o di ditte artiginali in serie numerata, ciò che conta è l'amore per il nostro hobby, la passione nel veder un treno muoversi, il piacere di parlare con una persona che comprende tutto questo e che magari ci parla di un tempo passato a noi (a me) sconosciuto.
Il resto sono critiche facili e quindi inutili.

gabriele


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 Oggetto del messaggio: Re: Modellismo ieri e oggi
MessaggioInviato: mercoledì 8 dicembre 2010, 14:28 
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Iscritto il: venerdì 16 maggio 2008, 17:56
Messaggi: 677
Località: AscoliPiceno
.......... simile a quello del 4°rgt Alpini assieme al quale ho fatto addestramento e lanci " Mai strack" :wink:[/quote]

Guarda che coincidenza,lo stesso motto di noi quattro gatti del distaccamento di Landro Nord quando in libera uscita facevamo tappa alla pasticceria di S.Candido


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