Miura ha scritto:
Cita:
Se in oriente continuano così (aumenti di prezzo, errori e ritardi) la produzione tornerà da noi e sarà senz'altro meglio sotto tanti punti di vista
La produzione in Cina a costi irrisori per i produttori ha salvato finora dalla chiusura molti marchi. E' grazie ai costi molto bassi che case ad es. come la ACME hanno potuto attuare la loro politica molto aggressiva di sfornare modelli nuovi, prodotti in piccole quantità, a getto continuo ed è su questa aggressività che hanno potuto andare avanti. Se i cinesi continuano così, certi produttori saranno semplicemente destinati a scomparire perchè, a meno che in Italia ed in Europa i costi diventino cinesi, dubito fortemente che potranno continuare a sfornare a tale ritmo. Pensare sia meglio che la produzione torni in Italia è utopistico. Bene che va produrranno di meno e a costi sempre più alti, a meno che qualcuno non trovi l'uovo di Colombo e produca trenini ben fatti a due lire.
mah ... secondo me tra qualche anno ci saranno delle grandi sorprese invece.
Ho gia' scritto che mi risulta che un impiegato di banca in Cina guadagni gia' intorno ai 1000 dollari ( un bancario brasiliano, d'altra parte, guadagna piu' che in italia )
La Cina e' una grande potenza e viaggia a ritmi di sviluppo 10 volte superiori ai nostri.
I governanti cinesi tra un po' dovranno permettere anche ai loro operai di comprare televisori e frigoriferi ecc..ecc ( trenini ?

) come nei paesi occidentali.
i salari aumenteranno abbastanza velocemente e i segnali si vedono gia' tutti.
E' un grosso errore vedere la Cina come un paese fermo.
Puo' succedere che i treni vengano prodotti in Bangladesh in futuro ( la delocalizzazione non guarda in faccia a nessuno )
Ma coi salari operai italiani ormai pari alla meta' di quelli tedeschi, con il declino occidentale ( e soprattutto italiano ) potrebbe anche succedere che non potremo piu' permetterci i treni con uno stipendio normale ( come era un tempo, tutto sommato ).
Oppure che si delocalizzi da noi
saluti "ottimisti"
