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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: venerdì 15 luglio 2011, 6:56 
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Iscritto il: sabato 16 ottobre 2010, 10:10
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Serata invernale, tramonto con cielo rosso, stazioncina, biglietteria (con bigliettaio umano, non macchina automatica), con i quadri orario aggiornati della linea a di altre limitrofe, compro il biglietto, è un rettangolino in cartoncino rosa con le scritte in blu, fuori giardinetto con panchina pulita e vasca, con acqua corrente, con pesci rossi che girano.
Annuncio, con voce umana, di treno in transito sul binario 2, dopo un po' rumore in aumento, è una E 444 originale, pulita, con UIC-X rosso fegato e grigio, alcune in tutto grigio, mi sfreccia davanti, una carrozza dopo l'altra, andrà a 150-160 km/h
Dopo un po' l'annuncio del mio treno un "locale", arriva un E 636 con un postale a 2 assi grigio e 4 carrozze 46 e 59 alcune grigie, altre rosso fegato e grigio, porte che si aprono, dal postale vengono caricati e scaricati dei grossi sacchi di posta e un pacco voluminoso. Salgo su una 59 di prima classe declassata a seconda, pulita, velluto rosso sui sedili, alle pareti quadretti in bianco e nero con alcune località italiane famose, riscaldamento acceso ma non soffocante, non ho difficoltà a trovare posto al finestrino, giro la manovella per aprirlo, si sente il tipico rumore di porte che si chiudono, il treno è pronto a partire, fischio del capostazione, il 636 parte con il classico ronzio di motori e trasmissione.
In una stazione successiva ci prendono in deviata su binario di precedenza, poco dopo ci supera a gran velocità un rapido con E 656 e gran confort nei loro colori grigio e panna, più alcune eurofima arancioni con riga bianca.
Ripartiamo, passa il controllore che gentilmente informa me e l'altro viaggiatore presente nello scompartimento che abbiamo alcuni minuti di ritardo.
Arrivo a destinazione che è buio, ho le mani con il tipico, buonissimo, odore metallico di treno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: venerdì 15 luglio 2011, 8:04 
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Iscritto il: mercoledì 8 giugno 2011, 10:31
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E.645.023 ha scritto:
Serata invernale, tramonto con cielo rosso, stazioncina, biglietteria (con bigliettaio umano, non macchina automatica), con i quadri orario aggiornati della linea a di altre limitrofe, compro il biglietto, è un rettangolino in cartoncino rosa con le scritte in blu, fuori giardinetto con panchina pulita e vasca, con acqua corrente, con pesci rossi che girano.
Annuncio, con voce umana, di treno in transito sul binario 2, dopo un po' rumore in aumento, è una E 444 originale, pulita, con UIC-X rosso fegato e grigio, alcune in tutto grigio, mi sfreccia davanti, una carrozza dopo l'altra, andrà a 150-160 km/h
Dopo un po' l'annuncio del mio treno un "locale", arriva un E 636 con un postale a 2 assi grigio e 4 carrozze 46 e 59 alcune grigie, altre rosso fegato e grigio, porte che si aprono, dal postale vengono caricati e scaricati dei grossi sacchi di posta e un pacco voluminoso. Salgo su una 59 di prima classe declassata a seconda, pulita, velluto rosso sui sedili, alle pareti quadretti in bianco e nero con alcune località italiane famose, riscaldamento acceso ma non soffocante, non ho difficoltà a trovare posto al finestrino, giro la manovella per aprirlo, si sente il tipico rumore di porte che si chiudono, il treno è pronto a partire, fischio del capostazione, il 636 parte con il classico ronzio di motori e trasmissione.
In una stazione successiva ci prendono in deviata su binario di precedenza, poco dopo ci supera a gran velocità un rapido con E 656 e gran confort nei loro colori grigio e panna, più alcune eurofima arancioni con riga bianca.
Ripartiamo, passa il controllore che gentilmente informa me e l'altro viaggiatore presente nello scompartimento che abbiamo alcuni minuti di ritardo.
Arrivo a destinazione che è buio, ho le mani con il tipico, buonissimo, odore metallico di treno.


Ragazzi questo NON è un sogno, era veramente così! :cry: :cry: :cry:


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: venerdì 15 luglio 2011, 10:13 
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COSÌ MI PROVOCATE!!! QUINDI VI BECCATE QUESTO (esperienze vissute tra il 2009 e oggi):
sono alla stazione di Airolo in estate, siamo a 1000 msm quindi l'aria è abbastanza fresca, si sente il profumo di montagna e quello tipico di ferrovia. Compro il biglietto in biglietteria umana (tra l'altro appena rinnovata e collegata all'ufficio del turismo), un cartoncino con le montagne disegnate sullo sfondo, vado al binario 3 scendendo le scale in sasso del sottopassaggio, dotate di ringhiere in ferro battuto. Sui davanzali ci sono cassette con gerani in fiore, sul marciapiede dei binari 2 e 3 una fontanella con acqua gelida e buonissima. Di fronte a me la gerente del chiosco chiacchiera con il capostazione (una specie di istituzione, in servizio da 30 anni ad Airolo) mentre l'autista dell'Autopostale per Bellinzona si rilassa al sole seduto su una panchina. Viene annunciato l'IR per Zurigo (la voce è registrata ma piacevole) che arriva puntuale alle 15.00: è trainato da una bellissima e sferragliante Re 420 (o Re 4/4 II) rossa tirata a lucido, il treno è composto da EV II in livrea Swiss Expresso blu e verde, Bpm 51 in verde con striscia bianca (ma la polvere di ferro accumulatasi l'ha fatta diventare grigia), EV IV in blu scuro e bianco, carrozza panoramica a strisce bianche e verdi e bagagliaio in blu scuro e bianco. È domenica, quindi dal treno scendono quasi solo soldati che si recheranno alla caserma di Airolo per svolgere il loro servizio militare. Nel bagagliaio vengono caricati un pacco postale e alcune biciclette grazie all'aiuto di due addetti che sono sempre presenti su questi treni durante il periodo estivo. È ora di partire: il capotreno fischia, gira l'interruttore dal quadro sul marciapiede e risale in fretta assieme all'agente di scorta. Le porte si chiudono producendo l'inequivocabile rumore ed il treno riparrte cicolando. La carrozza di 1a classe è un EW II (che fortuna!!!): l'interro è pulito, ci sono pavimento di moquette, pannellature di legno scuro, enormi sedili in pelle e vellutto reclinabili e molleggiatissimi, finestrini apribili, porte ad apertura manuale. Il treno si ferma a Göschenen, Erstfeld, Flüelen, Brunnen, Schwytz, Arth-Goldau, Zug e Zurigo HB. Il personale passa a controllare i biglietti che vengono forati con la classica pinza. In base alla destinazione indicata sul biglietto il capotreno e l'agente di scorta danno ad ogni passeggero le indicazioni sulle coincidenze. Ad Erstfeld cambia il macchinista. A Flüelen arriva il carrello minibar con bevande calde e fredde e spuntini, l'addetto promove i prodotti come se fosse al mercato. Prima di arrivare ad Arth-Goldau il capotreno annuncia le prossime coincidenze e dopo 10 minuti di sosta il treno riparte per Zug e Zurigo HB dove arriviamo in perfetto orario, le biciclette vengono scaricate così come il pacco postale. Cambia anche il personale, composto in totale da 6 persone (in inverno generalmente sono 4 perché non ci sono i 2 addetti al carico biciclette). Vado al binario 17 per prendere l'IC per Berna-Fribourg in partenza tra venti minuti ed intanto osservo la vita della stazione centrale di Zurigo: qui si respira un'aria particolare, al binario dell'EC per Milano Centrale ci sono intere famiglie con carrelli stracarichi di bagagli, si riconoscono chiaramente accenti del profondo sud. Per tutta la stazione circolano piccole macchinette elettriche che trainano carrelli con bagagli, vettovaglie, posta (i colli spediti per corriere vengono caricati, se serve a farli arrivare più velocemente a destinazione, anche sui treni viaggiatori di qualsiasi categoria), rifiuti, ... Sul binario 15 una vecchia loc di manovra libera il binario da due carrozze supplementari lasciate dal treno partito da poco, sul binario 18 assisto ad un cambio di locomotiva: Zurigo HB è una stazione di testa, per alcuni treni è necessario agganciare una loc in testa e staccare quella in coda perché sprovvisti di carrozza pilota. Un manovratore tutto in arancione, con poche abili mosse, sgancia la Re 420 che lascerà il binario 18 quando partirà il treno.

Questo succede oggi dalle mie parti e devo dire che mi fa sapere che certe cose sono come dovrebbero essere.


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: venerdì 15 luglio 2011, 11:17 
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No, basta, o potrebbe succedere una tragedia. A sentire come le ferrovie erano, qualcuno potrebbe procurarsi la lupara e vendicare lo scempio alle ferrovie italiane mediante eliminazione fisica dei responsabili. :wink: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: venerdì 15 luglio 2011, 21:02 
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FFS, oltre che a vivere in un paese felice, sei anche un provocatore. Attento... :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: sabato 16 luglio 2011, 21:23 
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Iscritto il: domenica 20 marzo 2011, 11:50
Messaggi: 61
Località: Genova
FFS ha scritto:
COSÌ MI PROVOCATE!!! QUINDI VI BECCATE QUESTO (esperienze vissute tra il 2009 e oggi):
sono alla stazione di Airolo in estate, siamo a 1000 msm quindi l'aria è abbastanza fresca, si sente il profumo di montagna e quello tipico di ferrovia. Compro il biglietto in biglietteria umana (tra l'altro appena rinnovata e collegata all'ufficio del turismo), un cartoncino con le montagne disegnate sullo sfondo, vado al binario 3 scendendo le scale in sasso del sottopassaggio, dotate di ringhiere in ferro battuto. Sui davanzali ci sono cassette con gerani in fiore, sul marciapiede dei binari 2 e 3 una fontanella con acqua gelida e buonissima. Di fronte a me la gerente del chiosco chiacchiera con il capostazione (una specie di istituzione, in servizio da 30 anni ad Airolo) mentre l'autista dell'Autopostale per Bellinzona si rilassa al sole seduto su una panchina. Viene annunciato l'IR per Zurigo (la voce è registrata ma piacevole) che arriva puntuale alle 15.00: è trainato da una bellissima e sferragliante Re 420 (o Re 4/4 II) rossa tirata a lucido, il treno è composto da EV II in livrea Swiss Expresso blu e verde, Bpm 51 in verde con striscia bianca (ma la polvere di ferro accumulatasi l'ha fatta diventare grigia), EV IV in blu scuro e bianco, carrozza panoramica a strisce bianche e verdi e bagagliaio in blu scuro e bianco. È domenica, quindi dal treno scendono quasi solo soldati che si recheranno alla caserma di Airolo per svolgere il loro servizio militare. Nel bagagliaio vengono caricati un pacco postale e alcune biciclette grazie all'aiuto di due addetti che sono sempre presenti su questi treni durante il periodo estivo. È ora di partire: il capotreno fischia, gira l'interruttore dal quadro sul marciapiede e risale in fretta assieme all'agente di scorta. Le porte si chiudono producendo l'inequivocabile rumore ed il treno riparrte cicolando. La carrozza di 1a classe è un EW II (che fortuna!!!): l'interro è pulito, ci sono pavimento di moquette, pannellature di legno scuro, enormi sedili in pelle e vellutto reclinabili e molleggiatissimi, finestrini apribili, porte ad apertura manuale. Il treno si ferma a Göschenen, Erstfeld, Flüelen, Brunnen, Schwytz, Arth-Goldau, Zug e Zurigo HB. Il personale passa a controllare i biglietti che vengono forati con la classica pinza. In base alla destinazione indicata sul biglietto il capotreno e l'agente di scorta danno ad ogni passeggero le indicazioni sulle coincidenze. Ad Erstfeld cambia il macchinista. A Flüelen arriva il carrello minibar con bevande calde e fredde e spuntini, l'addetto promove i prodotti come se fosse al mercato. Prima di arrivare ad Arth-Goldau il capotreno annuncia le prossime coincidenze e dopo 10 minuti di sosta il treno riparte per Zug e Zurigo HB dove arriviamo in perfetto orario, le biciclette vengono scaricate così come il pacco postale. Cambia anche il personale, composto in totale da 6 persone (in inverno generalmente sono 4 perché non ci sono i 2 addetti al carico biciclette). Vado al binario 17 per prendere l'IC per Berna-Fribourg in partenza tra venti minuti ed intanto osservo la vita della stazione centrale di Zurigo: qui si respira un'aria particolare, al binario dell'EC per Milano Centrale ci sono intere famiglie con carrelli stracarichi di bagagli, si riconoscono chiaramente accenti del profondo sud. Per tutta la stazione circolano piccole macchinette elettriche che trainano carrelli con bagagli, vettovaglie, posta (i colli spediti per corriere vengono caricati, se serve a farli arrivare più velocemente a destinazione, anche sui treni viaggiatori di qualsiasi categoria), rifiuti, ... Sul binario 15 una vecchia loc di manovra libera il binario da due carrozze supplementari lasciate dal treno partito da poco, sul binario 18 assisto ad un cambio di locomotiva: Zurigo HB è una stazione di testa, per alcuni treni è necessario agganciare una loc in testa e staccare quella in coda perché sprovvisti di carrozza pilota. Un manovratore tutto in arancione, con poche abili mosse, sgancia la Re 420 che lascerà il binario 18 quando partirà il treno.

Questo succede oggi dalle mie parti e devo dire che mi fa sapere che certe cose sono come dovrebbero essere.

:twisted: ti piace sfottere eh :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: domenica 17 luglio 2011, 10:34 
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Iscritto il: lunedì 13 dicembre 2010, 14:02
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L'intenzione non era quella di sfottere, era un invito a farvi un giro dalle mie parti! Anche se è vero che il prezzo dei biglietti qui è molto alto è anche vero che per una volta magari ne vale la pena, senza contare poi che spesso si possono trovare dei "biglietti risparmio" fortemente scontati (vedi www.ffs.ch).
Per quanto riguarda le linee operate con materiale rotabile interessante vi segnalo soprattutto:
- IR Chiasso/Locarno - Basel SBB/Zürich HB (Re 420 o 406 + un po' di tutto ma sempre composizioni tradizionali con bagaliaio e carrozza panoramica)
- IR Zürich HB - Schaffhauesn (di norma RBe 4/4 + carrozze NPZ)
- IR Zürich HB - Konstanz (di norma RBe 4/4 + carrozze NPZ)
- IR Zürich HB - Chur (di norma RBe 4/4 + carrozze NPZ)
- IR Bern - Olten (di norma Re 420 + EW II/III)
- IR nella regione di Bienne, Neuchâtel, Morat, Délémont, Lausanne (Re 420 o 460 + un po' di tutto ma sempre composizioni tradizionali)
- R Brig-Sion-Lausanne-Genève (di norma RABDe 12/12 o Re 420 + carrozze NPZ + pilota EW II/III non rinnovata in NPZ)
- altri collegamenti occasionalmente
- treni sostitutivi o supplementari (a causa dell'incidente verificatosi nel Sempione gli EC Milano - Genève sono operati, da Domodossola in poi con Re 420 + carrozze NPZ + pilota EW II/III non rinnovata in NPZ)

Purtroppo le carrozze EW II/III di 1a classe sono molto rare ma si possono trovare, con un po' di fortuna, in servizio per i collegamenti che ho elencato ed in particolare sugli IR Zürich HB - Konstanz/Chur/Schaffhausen.


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: domenica 17 luglio 2011, 14:09 
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Iscritto il: venerdì 15 luglio 2011, 15:20
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FFS ha scritto:
- IR Chiasso/Locarno - Basel SBB/Zürich HB (Re 420 o 406 + un po' di tutto ma sempre composizioni tradizionali con bagaliaio e carrozza panoramica) Ok
- IR Zürich HB - Schaffhauesn (di norma RBe 4/4 + carrozze NPZ) La maggior parte degli IR per Schaffhausen sono dei Bern / Schaffhausen, dunque Re 460 e EW IV. Ci sono anche gli EC per Stuttgart con Re 4/4 II e A/Bpm61. I rari IR Zürich HB / Schaffhausen (mattino o fine serata) sono con Re 460 e EW IV NBS.
- IR Zürich HB - Konstanz (di norma RBe 4/4 + carrozze NPZ) Non ci sono IR soltanto Zürich HB / Konstanz. Sono dei Biel / Konstanz, con Re 460 e EW IV NBS.
- IR Zürich HB - Chur (di norma RBe 4/4 + carrozze NPZ) Più l'eccezione che la norma.
- IR Bern - Olten (di norma Re 420 + EW II/III) EW I/II, le EW III sono tutte BLS. E neanche, visto che c'è ICN, DOSTO o EW IV con Re 460, visto che i turni materiale prevedono passaggio via NBS
- IR nella regione di Bienne, Neuchâtel, Morat, Délémont, Lausanne (Re 420 o 460 + un po' di tutto ma sempre composizioni tradizionali) Morat: materiale BLS o TPF si, ma FFS no, e niente IR; IR a Bienne: ICN, DOSTO o EW IV; IR a Neuchâtel: soltanto una coppia per Losanna (mattina e sera) con Re 4/4 II e diverse carrozze; IR a Delémont: non c'è ne; IR a Losanna: per Luzern, Re 460 e EW IV NBS, per Brig, Re 460 / Re 4/4 II e carrozze diverse.
- R Brig-Sion-Lausanne-Genève (di norma RABDe 12/12 o Re 420 + carrozze NPZ + pilota EW II/III non rinnovata in NPZ) Che sarebbe sto R Brig / Genève?; RABDe 12/12? I Mirage? Tutti distrutti.

Purtroppo le carrozze EW II/III di 1a classe sono molto rare ma si possono trovare, con un po' di fortuna, in servizio per i collegamenti che ho elencato ed in particolare sugli IR Zürich HB - Konstanz/Chur/Schaffhausen. EW I/II. I RE Ginevra / Losanna, tutti i R ancora NPZ (per esempio Neuchâtel / Biel), per esempio, hanno in composizione carrozze di 1a o misto 1a/2a.


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: lunedì 18 luglio 2011, 8:52 
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Località: Legnano (MI)
Così non vale...a noi toccano le E464...le composizioni odierne sono sì variegate...ma dai graffiti!!! :cry:


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: martedì 16 agosto 2011, 12:43 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6773
Località: Regione FVG
Mattia646 ha scritto:
Così non vale...a noi toccano le E464...le composizioni odierne sono sì variegate...ma dai graffiti!!! :cry:

Ma l'orrenda pellicolatura non aveva anche lo scopo di rendere più semplice la rimozione di quei crimini? Ah, sì, occorre qualcuno che la rimozione la faccia... :roll: :roll:
Più di uno (anche qualche psicologo) ha paragonato il "graffitare" un qualcosa, muri, treni o altro, con la marcatura di un territorio. Da gattofilo mi viene in mente cosa si fa per evitare che il proprio micio faccia le sue marcature: dal veterinario, ore 9 gatto in, ore 11 gatto-oo out :mrgreen: . Andiamo per analogia con i nostri emuli di Genserico* ? Zac? :evil: :evil: :evil: :evil:

*Genserico era il più famoso dei capi Vandali.


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MessaggioInviato: giovedì 18 agosto 2011, 14:14 
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Iscritto il: mercoledì 16 marzo 2011, 15:36
Messaggi: 2
quell'estate siamo rientrati dal viaggio in sacco a pelo dalla Francia. Andata sul Roma/PortBou, quell'espresso che aveva la stessa traccia del Rapido, ma col biglietto senza supplemento (e noi avevamo il Bige). Andata e ritorno praticamente in piedi con centinaia di ragazzi che piu' o meno avevano avuto la stessa idea. Ed al rientro in Italia, arrivati a GE Principe alle 3 di notte, essendo stanchi morti con una voglia di dormire 10 ore di fila, e dovendo attendere l'espresso per Roma/RC che partiva alle 7, e chiedendoci, dove andiamo a dormire che abbiamo 2000 lire in tasca, ci si pensa un attimo e si conclude "andiamo al binario 20, tanto il nostro treno e' parcheggiato li' "; ed il treno era li , tutto vuoto per noi, al binario 20 di Principe, quello tronco.


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: venerdì 19 agosto 2011, 9:51 
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Iscritto il: sabato 16 settembre 2006, 10:34
Messaggi: 1541
come quella volta che, dovendo partire da Palermo c.le per fare rientro all'ospedale militare di caserta dopo la licenza, ci fu uno sciopero e si rimase tutti bloccati in stazione. Allora timbro al comando militare di stazione comprovante l'impossibilità di proseguire il viaggio e verso sera a nanna in una carrozza Az 59000 parcheggiata lì, tanto non partiva niente fino al mattino successivo... oppure quella volta che, col biglietto circolare, aspettando la partenza al mattino da Trieste, per non rimanere chiusi fuori dalla stazione tra le 2e le 4 (esperienza fatta anni prima), trovato il treno da prendere (nB p.r.) mi cacciai dentro (bello riscaldato) e vi dormii, nonostante passasse qualche addetto che cmq non vi svegliò.


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: venerdì 19 agosto 2011, 10:45 
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Iscritto il: sabato 4 luglio 2009, 22:25
Messaggi: 4050
Località: Brescia
E le tradotte militari dei primi anni sessanta organizzate per le licenze di Pasqua e Natale?

Ricordo che in queste occasioni mi toccava accompagnare in stazione i soldati di un intero distretto per farli salire sulle centoporte, onde impedire loro di prendere i più veloci treni riservati ai normali passeggeri.
Una faticaccia: quelli della mia caserma, conoscendomi se ne stavano tranquilli nei ranghi, ma quelli delle altre talvolta sfuggivano alla sorveglianza dei sergenti, e riuscivano ad imbarcarsi su altri convogli, ignari del fatto che poi avrebbero dovuto fare i conti con la benevolenza dei vari capitreno.


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MessaggioInviato: venerdì 19 agosto 2011, 16:51 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 18:26
Messaggi: 1381
Località: Friuli Venezia Giulia
Esiste ancora la spedizione "Fermo stazione" come facevo con il baule militare ??


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 Oggetto del messaggio: Re: Beati noi 40enni che...
MessaggioInviato: sabato 17 dicembre 2011, 22:01 
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Iscritto il: domenica 19 marzo 2006, 21:42
Messaggi: 706
... abbiamo visto una ferrovia che era viva e presente sul territorio in ogni angolo della penisola, tant'è che siamo presenti sul nuovo libro riguardante le Secondarie FS e le Ferrvie in Concessione. Come dire? Un bell'esempio di sinergia tra due rami della Duegi: forum ed editoria.


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