maxsatiro ha scritto:
sono d'accordo su tutto e speriamo che passi,però io mi chiedo(ma sono di parte):non vi sembra che venga data più importanza al fatto di sapere che i treni di un plastico viaggino agganciati da ganci realistici e non che viaggino in uno scenario realistico?(e scrivo"sapere"perchè vederlo il gancio su un plastico,durante l'esercizio è un pò difficile..)
Il pensiero dominante non aiuta molto i plasticisti..e scusate la vena tristina

Non fare il lo spiritoso .......
Come al solito è tutto in proporzione .......
E' chiaro che se non avessimo avuto la possibilità di sviluppare oltre 100ml di tracciato con convogli che, in alcune situazioni, spariscono alla vista per 2/3 del percorso, se non avessimo potuto realizzare 3 discrete stazioni "visibili" ricche di dettagli (.. ma ne mancano ancora un visibilio ......!!!), 4 stazioni "nascoste" , 25 binari in grado di accogliere convogli di composizione discretamente realistica, disporre di un deposito loco con rotonda, area dep. T.E. ed area T.T., gustarci la vista della unicità della Direttissima, se non avessimo avuto da goderci il Sacrario Militare, il Santuario di San Binario, la bella vigna della Fragolina, le allegre viuzze e piazze di San Satiro, la zona delle colline, il roccione di Santa Marinella, la "Fabbrica delle zanzare" nei pressi del casello abbandonato, la tratta trifase dismessa, il viadotto pedonale strallato ecc...ecc.... oltre alle tante belle scenette porno nei boschetti intorno a Santa Bubina ............. beh ...... te, Andrea ed io avremmo per forza dovuto cercare soddisfazione con altri metodi.
E non mi far pensare a quali ........
