Siamo sull’orlo del baratro, ma potrei scommettere che le aperture dei telegiornali, saranno tutte per Renzo Bossi, ci informeranno con dovizia di particolari della sua Audi o del suo affitto di casa, e gli italiani sfiancati, sfiduciati e ad un passo dalla catastrofe si faranno prendere in giro per l’ennesima volta.

Per fortuna che Monti c’è! Ha l’appoggio di tutti in parlamento, l’unica micro opposizione è stata messa a tacere dai Servizi Segreti che, ubbidendo agli ordini del loro Padrone, hanno servito in tavola la polpetta avvelenata preparata da tempo ed tenuta in caldo in attesa del momento propizio.

Ora se gli italiani non si svegliano verranno depredati di tutti i loro averi che saranno dirottati verso altri lidi, si procederà quindi con quella spoliazione che ha avuto inizio il giorno 3 gennaio, quando il nostro Primo Ministro, Mario Monti, ha prelevato dalle casse dello Stato 2,567 miliardi di euro (due miliardi cinquecentosessantasette milioni di euro) che sono andati a finire nel bilancio di Morgan Stanley.

Attenzione perché le Banche d’affari americane hanno già fatto sapere che quei due miliardi e rotti sono solo un piccolo acconto in quanto loro reclamano la bellezza di 24 miliardi di euro, e c’è quasi da scommettere che Monti sia stato messo in quel posto proprio per depredare le nostre casse e dirottare quella valanga di soldi Oltre Oceano.

E se vi rode il fegato nel sentire queste cose, non preoccupatevi, perché tanto stasera al telegiornale si parlerà del Trota, state tranquilli neppure Ballarò vi rovinerà la digestione, non si parlerà della valanga di miliardi che escono dalle casse del nostro Stato (altro che la fuga dei capitali all’estero).

Ed intanto la nostra Borsa crolla rovinosamente, molto di più di tutte le altre europee, perché il nostro Premier Monti è tornato dal viaggio in Oriente dove ha raccolto delle sonore pernacchie.
Monti si è sentito dire da Hu Jintao che loro sono comunisti, mica scemi! E non vanno ad investire in uno Stato in cui comandano i sindacati, loro non ne hanno, né vogliono averci a che fare.

Ed allora chi compra i nostri titoli dello Stato con i quali pagare 3,6 milioni di dipendenti pubblici? Ma le nostre Banche, naturalmente, se no chi? Ci sarebbe solo un piccolo problema, se le Banche devono utilizzare tutto ciò che hanno in cassa per acquistare i titoli del debito pubblico (che non vuol più nessuno) come fanno poi i nostri Istituti di credito a fare il loro lavoro? Cioè a sostenere il nostro apparato produttivo.

A che numero di fallimenti annui dobbiamo arrivare prima che qualcuno cominci a pensare che sia una notizia un po’ più interessante del Trota? L’anno scorso siamo arrivati a 33.000, ma è stato un anno di espansione economica, per il 2012, nel quale saremo in recessione, riusciremo a superare la soglia dei 50.000? Stiamo andando dritti verso la rovina, a proposito, oggi ricorre il centesimo anniversario della partenza, dal porto di Southampton, del Titanic, che sia solo una coincidenza?

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

Per quanto mi riguarda, nessuna novità.

I nodi sono venuti al pettine, e non ci rimane che guardare avanti, avendo ben presente cosa è successo negli ultimi 30 anni del nostro paese.

Io, mi auguro che gli italiani si siano finalmente "svegliati" e che non diano neanche un voto alle prossime elezioni: è l'unica arma non violenta che abiamo per difenderci da chi ha legalmente derubati, e sperperato per anni ingenti somme di denaro pubblico, fregandosene altamente degli effetti collaterali che stiamo vivendo in questi giorni, contro i quali inevitabilmente saremmo andati a sbattere. ( altro che TITANIC.... )

Uno stato, che non paga i propri debiti e manda in fallimento le imprese che vantano crediti superiori ai debiti contratti con il medesimo stato, è peggio della mafia, che al contrario, ha tutti gli interessi che la tua attività vada bene, per trarne i loro profitti: Il nostro è uno stato delinquenziale, che ha come fine ultimo quello di far fallire il paese, bravi, non c'è che dire......( poi qualcuno si domanda se sia Saviano a farci fare brutta figura ll'estero...).

Non vale la pena rimanere qui a resistere con l'illusione di un futuro migliore, la nostra salute mentale è un bene prezioso che va difeso a tutti i costi; anche a quello dell'emigrazione.

Fabio

Cazzo ma sono coperture!
Sfido chiunque ad emettere 2000 miliardi di euro di debito e a non cautelarsi dall'aumento dei tassi d'interesse!

Facciamo il conto 2,567/2000: viene fuori un costo dello 0,128% e spicci per l'assicurazione dall'aumento d'interessi.
Certo, assicurazione che poteva benissimo non essere fatta, con il piccolo particolare però che se uno non fa l'assicurazione sulla macchina e poi gliela rubano o la distrugge andando fuori strada se la deve ricomprare da zero e senza rimborso, stessa cosa che sarebbe successa allo Stato se quei tassi al 7-8% che abbiamo visto qualche mese fa fossero diventati la norma!

Io non dico di non parlare di certe cose, anzi! Ma invece di fare il solito sensazionalismo certi giornalisti (in questo caso addirittura finanziari!) dovrebbero almeno cercare spiegare a cosa sono serviti quei 2 miliardi e mezzo!

E menomale che questo tizio scrive per Finanza in Chiaro!

Ciao,
Lorenzo

Sia chiaro non sono qui a difendere nessuno; mi sono stufato di prendermi a cuore le vicende di persone che guadagnano (ci rubano?) centinaia di migliaia o milioni di euro l'anno (dal primo ministro al comico di turno).
Ma qualcuno sa perché dobbiamo restituire un certo numero di miliardi a Morgan Stanley?
Non sarà per caso che questo è il frutto di una "politica finanziaria", la così detta finanza creativa così di moda negli ultimi 20 anni? Dove erano gli italiani, che ora si dovrebbero ribellare, quando certe decisioni venivano prese nell'indifferenza generale in cui chi protestava veniva tacciato di demagogia comunista?
Perché gli italiani dovrebbero ribellarsi ora? Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Perché non si parla più dei mutui subprime americani che hanno devastato le finanze di molti stati e banche? Forse perché a pagare dobbiamo essere sempre gli stessi?

Sconsolati e rassegnati saluti

Roberto

Negli ultimi giorni la fiducia dei cittadini nei confronti del presidente Monti è nettamente in calo, la luna di miele e' finita per vari motivi:

L'overshooting, ovvero il sovradimensionamento delle misure di politica economica da lui adottate.
L'abuso del linguaggio retorico (manovra ''Salva Italia''-''Cresci Italia''- ''Semplifica Italia'').
L'elevato costo pagato indistintamente da tutti i cittadini.

Monti non è l'anticristo, ma è reclamizzato come il salvatore della patria, che invece non è.
Non ha agito sui costi inutili (leggasi quelli della politica), ha perseguito solamente le entrate (leggasi imposte e tasse), talvolta con operazioni tragicomiche, peccato però che di veri grandi evasori non ne abbia mai scovati, perchè non sà nemmeno come fare (o forse non vuole).

Ha anche spostato l'imposizione da diretta ad indiretta, mossa che potrebbe essere astuta se tutti evadessero, ma la stragrande maggioranza della popolazione non lo può fare, anzi chi campa con tutta la famiglia con solo 1.500 euro al mese, si trova seriamente penalizzato dall''aumento dell'iva pregresso e dal futuro.

Paradossalmente l'aumento troppo elevato della pressione fiscale ha fatto diminuire le entrate, infatti ancorché in crescita del 4% su base annua, le entrate tributarie dei primi due mesi del 2012 sono inferiori di oltre 1 miliardo alle ultime previsioni del governo, presentate il 4 dicembre 2011. Ce lo dice la Ragioneria generale dello Stato analizzando l'andamento del gettito fiscale:
"Il confronto tra il gettito registrato e le previsioni nel periodo gennaio-febbraio 2012 evidenzia un differenziale di -1.153 milioni di euro (pari a -1,8%)"

Non ci vuole un cervellone per capire che, al punto in cui siamo, ogni aumento nella tassazione produce un decremento delle entrate, vuoi per la chiusura di molte imprese (che non ce la fanno più), vuoi perché la gente ha incomincaito, gioco forza, a risparmiare.

Paradigmatica la caduta degli introiti dei pedaggi autostradali e della quantità di benzina venduta a seguito dell'aumento delle accise.
Pertanto il governo, anzichè tagliare le spese inutili, stà partorendo un'ulteriore manovra da 10.000 miliardi

Strano che questi cervelloni non capiscano che il paese è stremato.
Altro che professori, direi piuttosto somari ripetenti!

Io direi che il problema resta sempre quello di avere un parlamento composto dalle stesse persone dell'ultimo governo Berlusconi...quindi Monti è costretto a mediare con quella gentaglia...non è colpa sua...è colpa di persone improduttive come quei parlamentari...

Lorenzo se ho ben capito quello che hai scritto il Governo si è in qualche modo tutelato stipulando un'assicurazione per proteggersi dall'aumento dei tassi di interesse. E' così?
Se è questo non mi sembra una cosa sbagliata, anzi.

Purtroppo temo che il Governo Monti sia sotto "ricatto" del trio ABC, che gli consente di fare solo cio' che fa' comodo a loro. Pena lo sfiduciamento.
Altrimenti non riesco a spiegarmi perche' Monti abbia fatto solamente misure che colpiscono a pioggia la massa, aggiungendo un pizzico di liberalizzazioni di facciata ed un profumo di lotta all' evasione fiscale.
Viceversa gli sprechi "veri" dell' Italia, quelli che ci stanno portando alla rovina, non sono stati toccati.
Nessuna misura incisiva sui costi dello Stato, niente di niente sui costi della politica, nessun intervento sui grandi patrimoni.
Monti mi sta' deludendo, profondamente. All' inizio pensavo che, essendo svincolato dalla politica, volesse e fosse in grado veramente di impostare nuove regole per l' Italia.
Invece non e' così.
La politica lo imbriglia, gli permette di fare solo cio' che non e' a sfavore della "casta" e che, viceversa, e' a sfavore dell' Italia e degli italiani.
Vorrei sbagliarmi.
Spero ancora che, sotto sotto, Monti si stia preparando a mosse incisive.
Ma fino a che dovra' avere l' assenso del trio ABC, cosa riuscira' mai ad ottenere ?
Temo che Monti sia stato chiamato a fare il lavoro sporco che il trio ABC non sarebbero mai riusciti a fare. Non avevano il consenso nazionale e men che meno la credibilita' internazionale, ne' lato governo, ne' lato opposizione.
Finito il lavoro sporco, terminata la macelleria sociale, tutto tornera' come prima. E gli italiani ancora piu' impoveriti continueranno a mentenere una manica di inutili parassiti.
Saluti
Stefano.

Nel bel mezzo della notte una moglie, non riuscendo a dormire per l' agitazione del marito, sbuffa e chiede:
<< Giuà ma che cc' ihai che nun dormi!?>>
<<so' preoccupato Mari' devo dare 30.000 euri a Domenico er nostro dirimpettaio, e nun c' iho er becco d'un quatrino>>
<< mbè e alora nun dormi e nun me fai durmi' ? aspetta che risolviamo sta cosa>>
<<e come, che fai?>>
<<mo sta a vede>>

la donna si avvicina alla finestra, la spalanca e grida:

<<Domenico! Domè! Guarda che Giovanni nun tene 30.000 euri>>

quindi chiude la finestra e, rivolta al marito:


<<ecco Giuà dormi, che é Domenico che mo nun dorme!>>

scusate le velleità dialettali

Però poteva fare come quello con il farmacista e si sarebbe tolto il pensiero una volta per tutte!

Domani il governo aumenterà nuovamente le accise sui carburanti, e varerà una nuova tassa di 2 centesimi su ogni sms per finanziare la Protezione Civile.

Questi quattrini dovrebbero confluire in uno speciale fondo contro le calamità, che verrà alimentato attingendo agli aumenti delle accise sui carburanti, fino a 5 centesimi al litro di accise regionali, e fino a 5 centesimi al litro di accise statali, e dall'ulteriore introito derivante dalla tassazione fino a due centesimi di euro per ciascuna comunicazione effettuata attraverso l'invio di brevi messaggi di testo (sms ) mediante telefono cellulare, computer o siti internet gestiti dalle società telefoniche.

Speriamo che non decidano di tassare anche i messaggi dei fora!

andra a finire che ci metteranno un contatore in bocca per calcolare l' aria che respiriamo !!!!!

Gavino, non ti far sentire, per carita', che quelli aspettano solo qualche idea nuova !

Stefano.

Più facile che ci finisca da un'altra parte