ETR.300 ha scritto:
Dunque, facciamo un breve riepilogo:
- I fari anteriori sono posizionati ad un'altezza sbagliata (presumo perché sono stati riutilizzati i medesimi stampi del Settebello senza rivedere questo dettaglio, che già era errato);
- I respingenti sono quelli dell'ETR.300 d'origine e non dell'Arlecchino, che erano più grossi fin dall'origine;
- Le carenature sono incomplete nella zona dei carrelli Jacobs in quanto mancano le caratteristiche appendici;
- La riproduzione delle sospensioni dei carrelli è errata;
- Il coprigiunto è dipinto di verde mentre al vero era grigio (questo mi sembra che non sia ancora stato rilevato, al vero è diventato verde solo sull'ETR.252 dopo una RS negli anni '90, quando hanno anche erroneamente dipinto le porte di verde);
- Ci sono delle matasse di cavi in bella vista in prossimità delle estremità delle vetture;
- ... altro?
Insomma, mica male ...
Visto che c'era già un precedente (l'ETR.300) che era uscito con non pochi "guai" ed errori, tutti si aspettavano una maggiore attenzione per questo modello che, come nel treno vero, riprendeva buona parte della progettazione del Settebello.
Se certe cose possono anche essere "comprese" (vedi il coprigiunto che, con questa "furbizia", permette di nascondere meglio lo stacco tra i due pezzi del modello), altre sono errori e/o mancanze che lasciano più che perplessi sulla cura ed attenzione progettuale e documentale.
Se poi pensiamo che uno dei titolari dell'azienda è stato anche l'autore della monografia Elledi sull'Arlecchino ...
tonymau ha scritto:
Sì, altro.
Come già detto, la posizione dei tergicristalli sul modello dell'arlecchino è sbagliata. Sono stati posizionati come sul settebello. Oltre al fatto che sono rappresentati a doppia bacchetta, ma non voglio esagerare....;
In prossimità dei finestrini delle cabine di guida andava realizzato il gocciolatoio, appena prima della tromba, totalmente assente sul modello dell'arlecchino e se vogliamo, anche sul modello del settebello.
Oltre ai problemi già segnalati, aggiungo questi dopo aver visionato foto del reale e del modello presenti in rete:
1) Eliminazione dei tre supporti portabandiera dai frontali.
2) Corrimani e relative estremità molto sovradimensionati.
3) Fessure lungo i contorni delle griglie molto larghe. (generalmente tra fiancate e portelli c'è aria per far passare forse un dito, ma non un braccio, ma se a molti piace e non disturba....

)
Poi ci sono altri dettagli che non mi convincono, a prima vista...ma visto che credo di vederci ancora bene e riesco ancora a distinguere se un finestrino sia riprodotto della giusta misura oppure no, come già capitato in altro topic con le recenti cuccette tipo 1959T. Ovviamente è una mia impressione personale che devo verificare, ma sono dettagli che mi sono quasi subito saltati all'occhio:
4) Fiancate delle carenature appiattite.
5) Curvature del tetto del belvedere diverse.
Se qualcuno ha la voglia e la pazienza per confutare con foto del reale e con il modello penso che possa farsene un idea.
In più ci sarebbero anche un altro paio di cosette, ma voglio prima approfondire per poter esprimere il mio parere a riguardo.
Per quel che riguarda la parte meccanica invece non posso dire nulla, dato che non ho il modello in questione e non posso verificarne la circolabilità e bontà di funzionamento. Certo è che non l'avrei comprato comunque, essendo questo ETR 250 ambientato in ep IIIb, non rientrava nella mia epoca preferita...Ma dato il prezzo proposto e "alcuni" errori più o meno evidenti, uno su tutti i fanali bassi e i respingenti riciclati dall'ETR300 per non oscurare i fanali che cambiano completamente l'aspetto frontale del rotabile, così caratteristico e peculiare. Nota positiva invece è la verniciatura, ben fatta e dalle marcature ben riprodotte...come fatto già notare da Tonymau...anche se forse il verde magnolia mi sembra leggermente un pò troppo carico (ma è una mia intepretazione personale). Ma anche stavolta si potevano correggere errori fatti in precedenza sull'ETR 300....ma si è preferito percorrere un altra strada...peccato.
Federico