marco_58 ha scritto:
Ma torniamo all'aspetto più importante: la riduzione in scala(giusto per fare il paio con il tread delle ruote).
Tutti a verificare misure lineari, colori, e ultima revisione ... ma i volumi e pesi dove li mettiamo? e le potenze?
La logica vuole che quando riduco in scala, si riduce tutto, ma sarà vero?
Se facciamo i conti, i numeri tornano?
Tutte le varie scale "esatte" prevodono ciò?
I modellisti, "quelli veri" si sono mai posti queste domande? se si, hanno trovato la giusta risposta?
Personalmente questa domanda me la sono posta, ma più che altro per sfruttare quello che in scala non si riduce.
Faccio un esempio proprio relativo alla scala proto:87.
Le misure delle ruote sono ridotte in perfetta scala 1:87, superficie di rotolamento, altezza dei bordini, distanza back-to-back, ecc...
L'armamento segue lo stesso ragionamento.
Eppure pesi, spessori delle fiancate dei rotabili (e materiali di costruzione!), circuiti elettrici e di trazione (tutta roba che comunque a occhio nudo non si vede e quindi per la riduzione in scala non viene presa in considerazione), non corrispondono e non corrisponderanno mai al reale: voglio vedere chi mi riproduce i 12 motori del Caimano funzionanti, coi reostati funzionanti, l'IR in scala con le potenze adeguate ecc! (e magari anche l'omino dentro che guida per davvero...) Tutto in scala 1:87...
Però è roba che non si vede e quindi chissene....
Fino a un certo punto però!
Proprio in proto:87, la semplificazione interna consente ad esempio di distribuire i pesi (e avere molto più peso... in scala) in modo tale che i bordini strapiccoli non creino problemi di circolazione ai rotabili. Anche eventuali problemi di assemblaggio delle sale montate (senza macchinari appositi è praticamente impossibile montare le ruote dritte al millesimo di millimetro!) possono essere superati proprio grazie a queste differenze "fisiche" tra il prototipo vero e la sua riproduzione in scala. Prova ne è il fatto che io con questa semplicissima squadretta...

...comprata al Brico e portata alla larghezza di 15,5 mm (il buco in mezzo serve quando ci sono ingranaggi calettati sull'asse) riesco a montare sale sufficientemente precise da non far uscire i miei rotabili dai binari, anche se magari misurando coi calibri iper-professionali una qualche differenza di angolazione tra le 2 ruote la si trova di certo! Della serie: non si sa perché funziona... però funziona!
Poi anche nella scala esatta che più esatta non si può, ci possono essere vari tipi di approssimazione: c'è chi come me segue solo canoni estetici e quindi cerca di riprodurre (dove possibile) tutto il visibile in 1:87, c'è chi (in Germania) arriva a riprodurre le balestre funzionanti da usare come molleggi per le sue sale montate, esattamente come al vero!
Ma il discorso resta sempre quello: ognuno ha una sua visione personale del modellismo.
Non è un dramma che ci siano altri che magari hanno visioni diametralmente opposte.
Ma non ha molto senso essere talmente insicuri da cercare continuamente una giustificazione a quello che si fa, come se si stesse commettendo un reato, oppure all'estremo opposto provare ad imporre i propri gusti ad altre persone magari adducendo la scusa dell' "evoluzione della specie".
Ciao,
Lorenzo