mah...non capisco...e' una cosa generalizzata o casi circoscritti?, un po' di charezza sarebbe necessaria e doverosamente auspicabile...

Premetto di non aver ancora ricevuto il mio modello ma da quanto letto più su, si elogiava la sensibilità del motore per una incredibile velocità minima a passo d'uomo. Non vorrei che il motore per avere questi risultati funzioni già a tensioni basse quindi di conseguenza, un funzionamento continuo a medio/alte tensioni al trafo possa far surriscaldare il rotore e di conseguenza tutto il blocco motore...per conduzione al telaio e per conduzione/convezione alla scocca.
Ricordiamoci che la funzionalità del telaio metallico, oltre che da zavorra, serve a dissipare il calore...

Qualcuno ha provato a comparare la velocità del modello a metà della potenza del trasformatore o capire quanta tensione serva per portare la macchina alla massima prestazione?

La macchina va bene anche al minimo. L' unico problema é che scalda tanto e non vorrei che a lungo andare danneggi anche la cassa deformandola.

RF

sarebbe interessante statisticamente quanti casi, a me pare piuttosto strano il verificarsi di questa problematica.

Si, ho utilizzato la funzione automatica del software Itrain (https://www.berros.eu/en/itrain/), che sfruttando 3 sensori su una tratta di binario abbastanza lunga, di lunghezza nota, misura ognuna delle 127 velocità in digitale, restituendo la velocità in scala della loco, anche con un grafico.

Testando il modello in questione, posso dire che la velocità massima corrisponde a quasi 220 km/h, assolutamente non in linea con la velocità massima a cui deve andare una 626.
Pertanto, ci sono due scelte: per chi non usa un software di controllo del plastico, deve ridurre la CV della VMAX, ma sinceramente preferisco ridurre la CV 53 fino ad un livello tale da raggiungere i 95-100 km/h anche alla velocità massima (sempre che la CV della vmax sia a 255). Chi ha una Ecos può leggere direttamente il valore in volts a cui tale CV corrisponde. Ovviamente con regolazione del carico accesa.

Chi usa un software, può dire al programma di non fare superare mai i 95-100 km/h alla loco.

Stasera o domani, se mi ricordo, posterò delle immagini con la velocità rilevata e le CV corrette.

Sospetto che i riscaldamenti si verifichino a coloro che fanno andare la loco a manetta (non importa se digitale o analogico, ma in digitale si aggiunge in calore prodotto dal decoder!)

ciao
Luca

Ma fammi capire ... tu modifichi la cv53 in modo da avere una maggiore sensibilità alla forza contro-elettromotrice e, indirettamente, una limitazione della vmax... ma in questo modo non dovresti sfruttare l'intera corsa della "manopola" della velocità .... ovvero ti raggiunge la velocità massima quando la manopola è a 2/3 o poco più della corsa... cosi ci perdi in sensibilità di regolazione della velocità sopratutto alle basse andature.

Facendo questa affermazione, ovvero che la causa è il motore, deduco che tu l'abbia smontato ed alimentato a parte, è così?
Sull'ETR 220 della stessa ditta il problema di riscaldamento (analogo a questa E.626) era dovuto ad alcuni pcb difettosi.

Si ma io non uso mai la manopola manuale della ecos, lascio che sia il PC a comandare i treni, e il software conosce esattamente a quale dei 127 livelli di velocità corrisponde ogni velocità della loco.

Mi è capitato di rilevare la velocità di alcune loco con CV 53 troppo alto: il grafico mostrava che raggiungevano la velocità massima molto prima del livello 127, e poi diventava una linea piatta.
Come dice il manuale del Lokpilot, in questi casi occorre abbassare tale CV finchè non si raggiunge la velocità massima della loco solo con la manopola al massimo, e la curva della velocità si trasforma in iperbole.

Credo che la CV 53 venga sistemata anche dall'autotuning, che cerca appunto il valore massimo, o sbaglio?

Esatto... è una di quelle tarate dall'autotuning.

Relativamente a quello che fai la prassi corretta sarebbe regolare la cv53 in modo da avere il modello che raggiunge la massa velocità con la manopola a fondo scala (meglio farlo con f4 attivo ovvero senza effetto inerzia) e poi regolare la cv5 (o meglio la curva di velocità) per avere una velocità realistica.
Secondo me la ecos ti maschera e semplifica tante cose al punto che non ti rendi conto di aver impostato una taratura non ottimale cercando di aggiustare la velocità con la cv53 anziché con le cv destinate allo scopo.

Forse mi sono spiegato male, non è il mio forte scrivere

Normalmente faccio così, nuovo modello:
1) lo metto sul binario di programmazione
2) CV8=8
3) Lascio che il Railcom registri la loco assegnando il primo indirizzo libero (in alcuni casi, ad esempio modelli con sound Esu di fabbrica, esce già il nome della loco)
4) Dico alle Ecos di leggere tutte le CV (funzione riconoscimento profilo decoder)
5) Controllo che la CV della Vmax sia a 255
6) Rodaggio
7) Abilitazione controllo del carico a frequenza variabile
Disabilito protocolli e funzioni analogiche e frenate obsolete
9) Autotuning
10) Misura velocità con Itrain
11) Se la curva mostra che raggiunge la vmax troppo presto, abbasso CV53. Spesso la Ecos restituisce valori che equivalgono a meno di 9 volt applicati al motore.
12) Ripeto punto 10) finchè la curva diventa una bella parabola
13) Se la vmax raggiunta < vmax del prototipo, programmo il PC in modo che raggiunga al max quella reale
14) Setto le CV di accelerazione e frenata a zero
15) Setto accelerazione e frenata gestite dal PC (questo per ragioni che non sto a spiegare qui)

Ogni 100 ore di funzionamento suona un allarme automatico da Itrain, rifaccio le misure di velocità ed eseguo la manutenzione del modello.

ciao
Luca

no non l'ho provata con il motore isolato......non ho il modello altrimenti lo avrei fatto.....da quello che ho letto sono arrivato al mio modesto parere..sarebbe il caso che qualcuno si prenda la briga di fare la prova con il motore a se stante...evaporerebbero tutti i dubbi che stanno attanagliando chi le ha comprate...

Per umbriele
... in effetti non avevo proprio capito. Quello che fai è proprio la prima parte del mio discorso... ma poi sembra che non tari la vmax ... oppure lo fa la ecos quando imposti la velocità max per quel modello (la taratura è conservata nella ecos e non nel decoder).
Perdona se sono stato puntiglioso ... ma preferivo evitare che altri fraintendessero che la vmax si regola tramite la cv53.

Ho già scritto due volte anche io, senza nessuno commentasse la cosa, che anche la mia locomotiva ha il carrello ANTERIORE (lato cabina A) che SERPEGGIA IN RETTILINEO persino quando la loco NON proviene da curve o controcurve!!

Provata nuovamente poco su in binario DRITTO (e basta, assemblato dai rocoline con massiciata che più dritti non si può, rotaie pulite intonse, zero polvere) e la locomotiva, a tutte le velocità ha sto maledetto carrello anteriore che serpeggia, va a zig zag...il pancone va un pò a sinistra e un pò a destra...insomma ditelo come volete ma non sta dritto perchè SI MUOVE...neanche rimane sbilenco da un lato come con le vecchie Roco che uscivano dalla curva, questo addirittura si muove...

Ho cercato di capire la causa o il motivo, convinto che fossero gli anelli di aderenza del secondo asse disposti male, ma così non sembra perchè mi sembrano disposti bene.

Tra l'altro il medesimo carrello serpeggia pure a marcia indietro, ma in misura meno evidente, piccoli movimenti più frequenti ma meno ampi (diventano in questo caso il carrello di coda).

Il carrello dove è montato il gancio a occhiello NON SERPEGGIA.

Ora ditemi voi se tanto valeva aspettare questa locomotiva per avere un pancone serpeggiante, se non era il caso di accontentarsi della E626 Roco che almeno era chiaro il motivo per la quale uscendo dalla curva, aveva il muso storto.

Nulla da dire sul funzionamento digitale, gradevole il suono, ma abbastanza deluso da questo difetto dinamico al quale non ho capito come e SE è possibile porre rimedio.

Ho ragionato sugli anelli, sul gioco laterale degli assi...non ne sono ancora venuto a capo, se poi è la scatola di ingranaggi tanti saluti e arrivederci...

Esatto Zampa, la vmax la lascio sempre a 255, è Itrain dal PC che non permette alla E626 si andare oltre 95 kmh, muovendo la manopola (virtualmente!) fino al livello di velocità corrispondente.

Con questo stratagemma, non guidando mai la loco 'a mano' la mia non si è mai surriscaldata, anche dopo ore di funzionamento. Occorrono ulteriori test!


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È esattamente quello che ho pensato, anzi la prima tentazione, che ho avuto quando mi sono accorto del surriscaldamento, ho pensato che scollegando il motore ed alimentandolo a parte avrei capito se fosse lui a scaldare o il pcb , della serie è nato prima l'uovo o la gallina. Ma poi, vado a mettere mano ad un modello nuovo col rischio di fare ulteriori danni? No, ho chiamato il negoziante e gli ho detto che riportero' la loco da lui, poi vedrà se rimandarla indietro o cambiarmela.