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 Oggetto del messaggio: Re: Pantografi monobraccio
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 23:30 
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Iscritto il: martedì 14 marzo 2006, 7:00
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Andrea F.S. da persona molto competente ha spiegato molto bene le problematiche delle E.633/E.632 di prima serie,chi ci ha lavorato su' quelle locomotive puo' capire e sapere i problemi che davano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pantografi monobraccio
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 23:41 
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Iscritto il: martedì 18 dicembre 2007, 11:42
Messaggi: 1652
Località: Piossasco (TO)
Grazie per le spiegazioni Andrea. Per quel che riguarda le macchine reostatiche, in effetti non avevo tenuto presente che redimenti delle macchine con azionamento ad inverter sono decisamente più elevati. Un ulteriore curiosità... quando ad esempio si dice che una E444R ha una potenza di circa 4000kW, questa è intesa come potenza assorbita dai motori o come somma delle potenze assorbite da motori e reostati? Cioè in pratica, quando io leggo 4000kW, sono sicuro che quei 4000kW non saranno mai superati oppure quando si inseriscono i vari reostati possono essere superati?


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 Oggetto del messaggio: Re: Pantografi monobraccio
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 23:55 
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Iscritto il: mercoledì 8 dicembre 2010, 19:16
Messaggi: 508
In una locomotiva vi sono in genere 2 potenze; la potenza assorbita e la potenza resa. La potenza assorbita è quella derivata dalla linea ed è data dal prodotto della tensione per l'intensità di corrente meno le cadute di tensione sul reostato e sulle resistenze interne dei motori (legge di Ohm); la potenza resa invece è la potenza reale sviluppata dalla macchina in quanto tiene conto delle perdite elettriche e meccaniche dovute agli attriti e alle perdite per effetto Joule; quindi la potenza sviluppata effetiva per la trazione dalla macchina, sarà sempre inferiore alla potenza teorica di progetto. Quando si afferma che una locomotiva assorbe 4000 KW, normalmente è la potenza assorbita dai motori a reostato escluso, e dipende dalla corrente assorbita dai vari rami motori e dalla tensione di alimentazione, mentre la potenza resa sarà leggermente minore per i motivi descritti sopra.

Il reostato una volta effettuato l'avviamento non viene più reinserito; tranne durante le transizioni e durante la frenatura elettrica. Se dovessimo reinserire il reostato in marcia, la locomotiva, svilupperebbe una potenza minore perchè essa andrebbe a dissiparsi per effetto Joule sulle resistenze e, superato un determinato tempo, sul reostato avremo la fusione dei pacchi. La regolazione della velocità, avviene solo con le combinazioni motori, e con la parzializzazione del campo magnetico induttore per mezzo dell'indebolimento di campo (shunt di campo).

Saluti, Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Pantografi monobraccio
MessaggioInviato: mercoledì 28 marzo 2012, 0:28 
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Iscritto il: martedì 18 dicembre 2007, 11:42
Messaggi: 1652
Località: Piossasco (TO)
Grazie per le ulteriori spiegazioni Andrea.


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