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In una locomotiva vi sono in genere 2 potenze; la potenza assorbita e la potenza resa. La potenza assorbita è quella derivata dalla linea ed è data dal prodotto della tensione per l'intensità di corrente meno le cadute di tensione sul reostato e sulle resistenze interne dei motori (legge di Ohm); la potenza resa invece è la potenza reale sviluppata dalla macchina in quanto tiene conto delle perdite elettriche e meccaniche dovute agli attriti e alle perdite per effetto Joule; quindi la potenza sviluppata effetiva per la trazione dalla macchina, sarà sempre inferiore alla potenza teorica di progetto. Quando si afferma che una locomotiva assorbe 4000 KW, normalmente è la potenza assorbita dai motori a reostato escluso, e dipende dalla corrente assorbita dai vari rami motori e dalla tensione di alimentazione, mentre la potenza resa sarà leggermente minore per i motivi descritti sopra.
Il reostato una volta effettuato l'avviamento non viene più reinserito; tranne durante le transizioni e durante la frenatura elettrica. Se dovessimo reinserire il reostato in marcia, la locomotiva, svilupperebbe una potenza minore perchè essa andrebbe a dissiparsi per effetto Joule sulle resistenze e, superato un determinato tempo, sul reostato avremo la fusione dei pacchi. La regolazione della velocità, avviene solo con le combinazioni motori, e con la parzializzazione del campo magnetico induttore per mezzo dell'indebolimento di campo (shunt di campo).
Saluti, Andrea
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