Dalla nascita al periodo di massimo sviluppo (1902-1930) con la trazione trifase venne risolto il problema di eliminare la trazione a vapore sui valichi principali (Sempione, Giovi, Frejus, Brennero e Porretta) il chè aveva significato di poter portare a 50 km/h la velocità di tutti i treni anche nelle tratte con pendenza del 25 per mille, merci compresi, e ad aumentare la frequenza dei transiti nelle lunghe gallerie, non più soggette al ristagno dei fumi.
Il buon esito della sperimentazione della trazione a corrente continua a 3kV, eseguita dal 1926 al 1930, decretò la fine della produzione delle locomotive trifasi (ultima prodotta la E554 nel 1930) e l'inizio della produzione in serie della prima locomotiva a cc (la E626).
Concordo con tutto quanto detto negli interventi di chi mi ha preceduto, ad eccezione del fatto che in quegli anni fosse già sentita la necessità di trainare carrozze e carri ad oltre 100 km/h sulle linee di valico, o sulle linee ad essi afferenti.
Sul sito di Giorgio Stagni
http://www.stagniweb.it/trifase2.htm è possibile verificare come la nascita dell'elevato numero di gruppi di poche unità (dovuto più che altro alle sperimentazioni) era avvenuta nel giro di pochissimi anni.
In pratica la stragrande maggioranza delle locomotive trifasi erano appartenute ai gruppi E550, E551 ed E554, oltre 500 in tutto, tutte da 50 km/h.
I gruppi più longevi "ad alta velocità" (E333, E431 ed e432) invece superavano di poco le 100 unità complessive.
La tabella qui sotto è sempre dal sito di Giorgio Stagni.
Luigi Cartello