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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?
MessaggioInviato: martedì 13 ottobre 2009, 18:27 
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Iscritto il: mercoledì 24 gennaio 2007, 11:50
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Dm ha scritto:
(...) Non dimentichiamo che l'abolizione della III classe è consistita, all'inizio, nel semplice cambio di numero all'esterno e che sino a non molto tempo fa anche nei treni a lunga percorrenza i moduli di II erano da otto posti,
Ed è lì, che stiamo tornando, con gli ESCI e gli ES senza scompartimenti, con i moduli da otto; con tutte le Z in corso di trasformazione, mentre i treni notturni con le carrozze a scompartimenti stanno lentamente tramontando.

Dm ha scritto:
piano piano arriveremo anche ai treni regionali più comodi per tutti, e a treni di media percorrenza ( interregionali ) più adatti alla durata del loro viaggio.
Ahimè, non vedo questa evoluzione; anzi, vedo sempre più frequentemente i TAF e i Vivalto (materiali studiati per servizi vicinali, molte fermate, pochi bagagli) impiegati su "regionali" (ex inter-tali) dalla percorrenza intorno alle 2 - 3 ore, magari in coincidenza con altri servizi a lunga percorrenza. I bagagli? Non si sa bene dove metterli, anche se non sono particolarmente voluminosi. La comodità dei sedili? Almeno sui Taf, è qualcosa di inqualificabile. Insomma, questa "comodità per tutti" mi pare stia solo nella generalizzazione dell'uso dell'aria condizionata, che però spesso funziona a palla anche alle sei di mattina o è rotta a mezzogiorno di ferragosto.

Ciao
Andy
(non molto ottimista, ultimamente) :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?
MessaggioInviato: mercoledì 14 ottobre 2009, 8:58 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Swiss Express ha scritto:
L'abolizione delle classi è un'assurdità che non si fece neanche dove i treni erano marcati CCCP
Appunto, perchè dobbiamo continuare ad emulare CCCP?
La suddivisione in classi è una assurdità al giorno d'oggi.
Il servizio va riorganizzato e razionalizzato offrendo la comodità della "prima classe" su tutte le carrozze e su tutti i treni.
Orari più razionali e maggior frequenza comportano più locomotive e più macchinisti? Ma si vuol offrire un servizio efficiente o continuare con l'attuale indecenza?
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?
MessaggioInviato: mercoledì 14 ottobre 2009, 12:02 
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Iscritto il: sabato 4 luglio 2009, 17:16
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Località: Treviso
sappiamo entrambi che quello che vuoi dire è quantomeno impossibile... intanto richiederebbe una completa riorganizzazione del servizio e della tipologia di materiale rotabile impiegato, quindi dei costi esorbitanti... lasciamo che questi discorsi li faccia Tommaso Moro.
Il problema più che altro è quello di garantire un numero di posti adeguato su certi treni che circolano su fasce orarie dolenti... perchè non si può usare un TAF alle 13.04 quando cè una marea di gente che torna a casa!, oppure se un treno di 7 MD è sempre pieno affollato (anche la I classe), ebbene il giorno successivo mettiamoci 7 vivalto...
solo in questo modo si può garantire un confort adeguato ad ogni viaggiatore.
La prima classe poi è un elemento imprescindibile in un servizio come il treno, la clientela esigente cè sempre stata, e non tutti i viaggiatori sono pendolari (alcuni magari prendono il treno poche volte all'anno e guarda caso prendono anche un biglietto di Ia) io stesso a volte la scelgo per stare lontano da certa 'zizzania' che cè in giro... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?
MessaggioInviato: mercoledì 14 ottobre 2009, 14:10 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:15
Messaggi: 331
Località: Lomellina regione d'Europa
Forse il problema sta nel nome: con prima e seconda classe sembra che si crei un discimine come tra ricco e povero. La suddivisione in classi c'è anche in altri paesi. E non si può impedire a chi voglia fare un viaggio più comodo, di pagare una tariffa maggiore. Non ho grandi esperienze come pendolare, ma ricordo un viaggio su un IR Bologna-Piacenza dove la prima classe era ottimamente frequentata da impiegati, funzionari e dirigenti che da Bologna tornavano a casa dopo il lavoro in tutte le varie località emiliane. Alcuni di costoro, probabilmente senza la prima classe, avrebbero smesso di viaggiare in treno.

s.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?
MessaggioInviato: mercoledì 14 ottobre 2009, 14:23 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
Messaggi: 806
La suddivisione in classi del trasporto viaggiatori è tipicamente europea o, comunque, di origine europea; si pensi che per molti anni le classi furono addirittura quattro.
In paesi dove l'influenza europea si è fatta sentire di meno, in genere sostituita da quella degli USA, la suddivisione in classi non esiste. Esiste invece la suddivisione per tipo di treno, addirittura con diversi schemi di verniciatura per distinguere gli uni dagli altri. Così è il caso di paesi come il Sud Corea o il Giappone e anche negli stessi USA la suddivisione non è basata sulla 1^ o 2^ classe ma su altri parametri.
Certo, magari si potesse arrivare ad una suddivisione di questo tipo; però ciò comporterebbe un maggior numero di convogli, suddivisi per tipo di servizio e per percorrenza. Credo però che una rivoluzione così profonda sarà quanto meno difficile da attuare e non certo a tempi medio-brevi.
Quanto al materiale oggi utilizzato, spesso inadeguato al numero dei trasportati o, altre volte, ampiamente abbondante, non credo sia una questione di 1^ o di 2^ classe. Semplicemnte è un cattivo, ma a volte obbligato, utilizzo del materiale rotabile. Più carrozze, più convogli e simili problemi non si presenteranno più.
Personalmente penso che solo con il coinvolgimento delle Regioni il problema potrà essere rispoto, almeno in parte. Quando una certa regione, ad esempio il Veneto, immetterà più risorse nel materiale rotabile da utilizzare entro i propri confini fino a soddisfare la propria utenza non sarà più necessario viaggiare in prima classe per poter stare un po' meglio. Certo, ci sono anche altri problemi come quello relativo a certe categorie di viaggiatori che sarebbe meglio lasciare a terra, ma questo è un altro discorso.
Si potrebbe continuare su un argomento come questo ma preferisco lasciare spazio ad altri interventi.
Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?
MessaggioInviato: venerdì 16 ottobre 2009, 14:47 
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Iscritto il: martedì 17 aprile 2007, 21:19
Messaggi: 280
Da sempre contrario alla prima classe sulle 668-663, elettromotrici 642 e peggio ancora sui nuovi Minuetto, semplice truffa legalizzata copiata dalle ferrovie nord milano in uso da decenni e sulle MDVC. No anche sui Vivalto. Insomma solo le comode MDVE e le vecchie X. Lì aveva senso pagare di più per avere velluto, spazi maggiori, faretto individuale per non parlare delle sleeperette. Che nostalgia.... Ormai è tutto uguale e tutto di plastica, tipo autobus urbani, ma con colori diversi. Contrario anche alle carrozze miste di allora ,X e tipo 59, perchè creavano un doppio fastidio e a volte imbarazzo: strapiena la seconda classe con persone in piedi che guardavano con invidia-fastidio i posti vuoti a fianco della prima con certi commentini. Va bè il senso civico si è abbassato....
Alla fine la prima classe resterebbe solo sugli ex-ir, certi diretti interni da 150 km e comunque da caso a caso escludendola soprattutto sui regionali intorno alle grandi città da 80-90 km.
Non è sempre detto che la seconda classe sia strapiena e la prima vuota; vanno sfruttati meglio i vagoni e le composizioni magari con navette multiple.
In fondo poi per le ferrovie sarebbe meglio -in teoria- avere 60 persone paganti 10 euro a testa in prima classe che 75 di seconda a 7 euro a testa: stessa cifra incassata ma con 15 potenziali problemi in meno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 13:42 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 16:54
Messaggi: 314
Località: Verona
Un regionale in prima classe ha un costo ancora abbordabile. Prova a fare Bolzano-Bologna in prima o in seconda e dopo dimmi se noti qualche lieve differenza che non sto a spiegare. Io viaggio (poco) solo in prima. Specie se ho mio figlio con me.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ma in effetti, che senso ha la prima classe sui regionali?
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 14:15 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
Messaggi: 32444
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Indubbia l'esistenza di qualche differenza tra prima e seconda classe.
Il livello della attuale prima classe deve essere lo standard minimo dei futuri (speriamo) treni monoclasse.
Continuare con l'attuale sistema è uno spreco ed ha poco senso.
Omnibus


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