Non posso che condividere e congratularmi per il messaggio così ricco di suggerimenti e consigli con il quale Marco ha voluto esortare i giovani ad avvicinarsi al mondo così affascinante quanto difficile e qui in Italia, ancora poco conosciuto ed apprezzato, quale è la fotografia ferroviaria.

Grazie e fate tesoro di quanto scritto.

io ho iniziato a 16 anni con una semplicissima compattina e ora che ne ho quasi 20 sono un felice possessore di una reflex , Dalla prima foto ne sono passati di treni e con la tanta gavetta fatta nel limbo di bridge e di compattine ora con la reflex qualche bella immagine esce sempre dalla SD ( dire dal rullino in effetti suona meglio ed è anche più poetico ). Ragazzi tranquilli che se non attraversate i binari o fate scemenze la polfer non viene ad infastidirvi ( e se proprio beccate il Belinone o lo sceriffo di turno come si dice a genova , spiegategli che non siete terroristi ma solo degli appassionati . ) Se ne avete voglia questa è il mio album di flickr , se vi va guardate le mie foto , tutti i consigli e i commenti ( e le critiche costruttive ) sono ben accetti .
Buone foto a tutti !
http://www.flickr.com/photos/64385586@N02/

Bellissimo album, complimenti davvero!

Se sei giovane e fai foto ai treni ti fermano, almeno qua in Spagna, ma vabbè dovranno pur avere soddisfazioni con qualcuno dato che taggers o gente che ruba materiali non li prendono mai...

Fermano in base a cosa? So che era stata messa una "tessera dell'appassionato" che era però rilasciata solo ai sudditi di re Juan Carlos, quindi la magistratura l'aveva fatta abolire, perchè le ferrovie si erano prese dei poteri non loro.
So anche che la Guardia Civil rimpiange i tempi del Franchismo, quando poteva sparare impunemente e perfino torturare... se non quelli della più famigerata e letale delle Inquisizioni.
Mi sono fatto un po' l'idea che la Spagna sia uno stato crudele, non gli spagnoli uno a uno, proprio il paese.
Come ormai anche il Regno Unito (e non i britannici uno a uno), dove se si fotografa un treno (o un aereo, o una centrale elettrica) ci si può beccare senza preavviso un 9 para nella schiena o in testa.
E anche l'Italia rischia di infilarsi sulla stessa strada...

Sono trascorsi circa 40 anni da quando ho iniziato alla fine anni "60 a fotografare i treni con una Kodakmatik,in seguito con una BENCINI,man mano che la possibilita' mi permetteva sono passato a una NIKORMAT,e di li' ho collezionato diverse fotocamere NIKON analogiche,fino arrivare alle REFLEX digitali NIKON.E credo che continuero' ancora ( speriamo ) per qualche tempo.
Forza ragazzo,non perdere tempo dagli sotto con i clik,e non farti intimorire a fotografare i treni

Tu sei fulminato! E' l'unica cosa che mi viene da dirti quando osi paragonare la Spagna o GB a dittature sudamericane. Ma sei bevuto, fumato o semplicemente vivi di paure ancestrali??

Per la GB cerca un po' in giro "operation Kratos".
Per la Spagna cerca un po' "Guardia Civil" (non il sito istituzionale).
E guarda la storia dei lacrimogeni sparati (checchè le stesse FdO dicano che non è vero: srano che ammettessero l'opposto, visto che sono i diretti interessati) dal palazzo del ministero della giustizia di Via Arenula.
E guarda cosa quoti. Non ho paragonato nessuno dei due paesi a dittature sudamericane. La paranoia post 11/9/2001 (che ha generato sia la paranoia inglese che quella spagnola) non è nemmeno nata in Sudamerica.
Sì, il termine esatto per come si comportano sempre più stati oggi è proprio "paranoia di stato".

Ho girato molti paesi per far foto di treni a vapore, ed in alcuni erano ancora in servizio regolare, e NON ho mai avuto impedimento alcuno da polizia od altri.

Prorio per esser preciso e per assurdo ,forse il paese dove ci può essere qualche problema sono gli Stati Uniti ma SOLO quando entri in proprietà private come possono essere ad es. gli scali ferroviari adibiti al trasporto merci.

Cordialità.

Per fare foto a treni a vapore è ovvio che non ti fermano, sono treni storici per appassionati, quindi sei libero di fotografarli

A 16/17 anni i soldini erano pochi, così come gli scatti delle mia Minolta 101 reflex! Ecco
i provini di un rullino bianco e nero, scattato nel Luglio 76 (sviluppato e stampato in proprio)
pellicola Kodak Plus X da 125 Asa
G. Berto

L'ultimo fotogramma potresti stamparlo in gigantografia e intitolarlo "La luce in fondo al tunnel", che riprende la battuta di "mister maglioncino"

Scusa, ma perché hai messo la faccina che arrosisce?

A me sembra un buon provino di un rullino sviluppato e stampato da soli. Alcune foto hanno bisogno di un o' id correzioni, ma con i moderni sistemi di scansione e correzione dovrebbero venire fuori documenti molto interessanti ... ed è questo quello che conta!!

Gully

La faccina penso riguardi il fatto che era il 1976, che il ragazzo in questione era ancora minorenne, che c'erano pochi soldini e che, se ci fossero stati più soldini, si sarebbe potuto prendere la pellicola a colori e girare di più per fotografare il ben di Dio che ancora c'era in giro: comunque né io né Gianfranco possiamo lamentarci di quello che abbiamo avuto la fortuna di vedere in quegli anni ormai mitici

48 ore.

Aggiungo una cosa essenziale.
Il sequestro fine a sè - cioè, nel nostro caso per impedire ad una persona di fotografe dei treni - non esiste.
Il sequestro presuppone la commissione di un reato.

La Polizia Giudiziaria (polfer. PS, Carabinieri o chicchessia), quindi:

- deve rilevare la commissione di un determinato reato;
- può procedere al sequestro preventivo o probatorio (rilasciandone copia alla parte!);
- deve trasmettere alla Procura della Repubblica la comunicazione notizia di reato (quale?) e relativo verbale di sequestro;
- se il Pubblico Ministero ritiene effettivamente sussitistente l'ipotesi di reato, dispone l'iscrizione della notizia di reato e convalida il sequestro (se probatorio) o ne chiede la convalida al G.I.P. (se preventivo).

Quindi non è una cosa semplice, il "dammi la macchinetta" di qualche solerte poliziotto non basta.

Esempio personale OT:

senza annoiarvi con l'antefatto, l'anno scorso con la mia videocamera stavo riprendendo per strada alcuni vigili urbani che elevavano delle multe e discutevano con automobilisti contrariati.
Il vigile accortosi di me si è avvicinato e mi ha detto: "dammi quella telecamera! Fammi vedere cosa hai regsitrato".
Risposta: "cheeeeeeeee?! La telecamera te la scordi!"
Al che mi ha chiesto i documenti ed io solerte li ho esibiti ma, vi assicuro, è rimasto col dubbio se avessi ripreso o meno il suo comportamento poco professionale.

P.S.: la cosa bella è che non avevo ripreso un bel niente!
Ma se ti poni così allora ti rispondo di dare una sfogliata al codice penale e quello di procedura!