Si sono stancati di attendere all'infinito l'intervento del Comune e di RFI, e così circa 30 residenti, che abitano a Padova tra via Annibale da Bassano e vicolo Tiziano Aspetti, si sono rivolti ad un legale per far installare le barriere fonoassorbenti ai lati della linea ferroviaria.
Sino ad oggi l'unica cosa che hanno ottenuto è la misurazíone dei decibel da parte dei tecnici del settore ambiente del Comune, ma poi nessuno ha fatto più niente per venire incontro ai bisogni dei residenti, che ora hanno deciso di muoversi.
«Il problema è diventato gravissimo da quando, circa due anni fa, è stato abbattuto palazzo Maruffi per far posto alla nuova rotatoria già costruita - osserva un loro portavoce -. Da quel giorno il rumore dei treni è entrato direttamente nelle nostre abitazioni. Lo sferragliare dei convogli è assordante in particolare alla sera, quando transitano tantissimi treni merci, in genere provenienti dall'Interporto e da Mestre. Da maggio a settembre, con le finestre aperte, non possiamo più dormire in tranquillità. Abbiamo inviato numerose petizioni sia in Comune che alle Ferrovie dello Stato. I dirigenti di RFI e Trenitalia ci hanno promesso le barriere a fianco dei binari, ma sino ad oggi siamo stati solo presi in giro. Adesso basta. Abbiamo deciso di agire per vie legali».
Intanto un'altra tegola sta per abbattersi sulle loro teste. Tra poco sarà aperto il nuovo cavalcavia a soli duecento metri dalle loro case. La bretella, con la rotatoria, passerà sotto le finestre dei loro appartamenti. Di conseguenza i "residenti in lotta" dovranno sopportare non solo il rumore assordante dei treni, ma anche quello delle migliaia di macchine in transito, che, tra l'altro, scaricheranno in tutta la zona valanghe di gas inquinanti.
Ma sembra che di questo nessuno abbia ancora protestato.

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