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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: domenica 19 gennaio 2014, 21:17 
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Salve a tutti.
Io ritengo (è il mio pensiero) che se una cosa è bella, oggettivamente parlando, rimane bella; poi, soggettivamente, può piacere o può non piacere.
Quando Claudio ha postato questo argomento lo ha intitolato: "IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui.." ed io l'ho interpretato semplicemente come un'invito a vedere un bel plastico.
Quando poi sono arrivato a "gustarmi" le pagine relative al borghetto, a mio parere un capolavoro, mi sono chiesto: ma quante ore di lavoro sono state impiegate per fare una cosa così bella?
Detto questo, se poi elogiare un fermodellista, da qualunque parte del mondo provenga, può indurre qualcuno a pensare che si possa soffrire di un complesso di inferiorità, allora non ci siamo.
Guardate il plastico ... il resto sono solo chiacchere.
Giancarlo.


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: domenica 19 gennaio 2014, 22:32 
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meno che esercizio non voglia dire una ventina di binari e viadotti che attraversano il plastico da una parte all'altra...allora siamo campioni ,visto che si fanno i plastici ancora con la concezione dei manuali rivarossi degli anni 60.

Non so se di palstici ne abbia visti pochi o molti, italiani o stranieri ma, fino ad oggi quello che per me rimane insuperabile per rappresentazione realistica è l'italianissimo plastico dei "trecento treni" vecchio di trent'anni fa. Con tutte le sue imprecisioni e grossolanità, viste con l'occhio precisino odiermo, è l'unico che mi faceva vivere veramente una giornata in stazione.
E per me i plastici con la concezione dei manuali rivarossi sono molto più divertenti dei presepi a tema ferroviario. Il plastico è qualcosa dove ci sono tanti binari e tanti treni che circolano, si chiamava modellismo dinamico apposta. Purtroppo da quando il modellismo statico, con le sue esasperate concezioni del realismo, ha messo il naso nel nostro mondo l'ha stravolto portando in auge la concezione del presepe a tema ferroviario, dove i treni sono finiti ad essere solo un accessorio, spesso non indispensabile.


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: domenica 19 gennaio 2014, 22:45 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
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Infatti sei rimasto a quarant'anni fà...oggi è quello il presepe, non il plastico del francese o dei tanti che vediamo su una rivista che si sforza di far passare il messaggio.
Forse non è chiara la definizione di modellismo , che vuole la riproduzione della realtà con i debiti compromessi.
Il nostro ha il dono del movimento , ma non vuol dire che in tre metri debbo comprimere una stazione di 35....come però si tendeva a far
anni fà , con risultati che ora sarebbero solo grotteschi
Tra l'altro , riempire con binari e scambi , loco , treni , accessori improbabili , era un modo di far aumentare il fatturato e di far passare l'immagine che chi c'è l'ha più lungo è un migliore modellista .
Ma Vignano non ti hai mai detto nulla?
Penso proprio di no, probabilmente lo hai considerato un presepe, non degno , avendo solo 3 binari...


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 0:41 
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Iscritto il: mercoledì 28 agosto 2013, 14:28
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Località: Bologna
Ciao a tutti,
intervengo quale appassionato di autocostruzioni e assemblatore di kit, nonchè plasticista...tutto con modesti risultati :(
Quando ero studente universitario ( fine anni 70-primi anni 80 ) ebbi la fortuna di conoscere e frequentare Otello Brunetti, allora ottantenne, il creatore del famoso plastico " 300 Treni ".
Fu il mio maestro modellista :mrgreen:
Il suo plastico, lungo 20 metri e largo 4 riproduceva con precisione tutti i fabbricati del nodo ferroviario bolognese, con l'eccezione della stazione che per motivi di spazio fece di testa, ispirandosi a Firenze SMN.
Il suo scopo era prettamente dinamico ovvero riprodurre tutti i movimenti di un grande scalo ferroviario:
L'arrivo e la partenza di trecento treni nell'arco delle 24 ore sia passeggeri che merci, con tanto di cambio locomotive, sella di lancio funzionante ( Bologna S. Donato), ricomposizione convogli merci, ma anche i movimenti meno conosciuti quale ad esempio l'uscita dalla squadra rialzo di alcune carrozze appena revisionate e così via.
Perfetta la riproduzione del ponte ad arcate sul fiume Reno e l'ingresso in Appennino ( licenza modellistica poichè il treno in realtà da quel lato della città prosegue verso la pianura padana )
Tutto autocostruito, senza elettronica ( non esisteva il pc ) e i compromessi fatti avevano un loro motivo d'essere: ad esempio binari e scambi tutti autocostruiti ( kilometri ! ) ma traversine solo dipinte sulla massicciata; o la linea aerea funzionante ma priva di catenaria.
In una dimensione del genere queste approssimazioni sfuggivano e non inficiavano la grandiosirà dell'opera.
Vignano, di poco successivo, rappresentava l'opposto : una piccola stazione padana lunga 5 metri da inserire eventualmente tra due cappi di ritorno ( era agli albori l'idea di plastico modulare sociale o simili )
Credo che ciascuno esprima nel modellismo le proprie attitudini : il modellista francese è formidabile, ma ad esempio potrebbe esser negato nell'approcciare sistemi digitali. I " movimentisti "sicuramente apprezzano questo genere di riproduzione, ma sono più interessati ad aspetti dinamici veritieri e possono non avere capacità le artistiche necesarie nel ricreare determinate situazioni. Gli appassionati di composizioni hanno un loro mondo quale riferimento principale e forse son meno coinvolti dagli altri tre aspetti ( riproduzione, movimento, digitalizzazione )
Leggendo questo forum, le varie riviste e frequentando alcune manifestazioni vedo che tutti ci stiamo aiutando reciprocamente per non sfigurare presso i colleghi d'oltralpe, ma se ben ricordate una volta era il contrario : leggi anni 50-60 con Pocher e Rivarossi :mrgreen:
Saluti,
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 10:57 
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Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 22:18
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Località: San Giovanni La Punta (CT)
Caro Claudio,

Io ti seguo con interesse e so quanto stai attento ai particolare, ma io essendo un semplice mediocre, probabilmente non sono ricambiato in altrettanto.

Tu mi parli di binari messi a terra, etc etc, però se tu mi avessi seguito, ti saresti ricordato che in "Treni e plastici d'Italia" sono stato uno dei pochi che ha attaccato alcune discrepanze rilevate e che nel 3 video siculo, il plastico che utilizzo e che ho contribuito a creare e quello del tracciato FREMO, e sono coautore della stazione di Noto Marina, quindi il tutto molto lontano dai binari messi a terra.

L'opera che tu ci hai segnalato, e ti ringrazio per averlo fatto, è sicuramente degno di nota, ma il modellismo che intendo io è altro, e per spiegartelo ti faccio una domanda:

Secondo te, la persona che ha creato quel plastico, metterà mai i suoi treni sul plastico, dopo aver creato un orario ferroviario credibile?

Secondo te, metterà mai un carro merci dopo aver creato la relativa carta carro e ordini di carico?

Creerà mai una carta stazione, con capacità di accoglienza convogli e movimentazione merci, se prevista, in modo da coprire una simulazione di traffico se non settimanale, almeno giornaliera?

Sempre riferito alla stazione metterà mai un convoglio lungo in proporzione alla lunghezza dei marciapiedi?

Vedi Claudio, il Fermodellismo è dinamico, pertanto non si deve fermare ad un borgo fatto bene o particolari più o meno presenti nel plastico, che sono si belli da vedere, ma non hanno senso nel gioco, quindi quando vedrò dei convogli credibili, che creano movimento credibile, su un plastico credibile, allora sarò appagato.

Comunque ritornando al discorso del plastico francese, sarà che sono siculo, ma a me quel tipo di ambientazione non piace, e troppo lontana da quella che conosco e che amo.

Michele.


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 11:04 
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http://blog.e-train.fr/2014/01/saint-ma ... l.html?m=1

:shock:


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 11:56 
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Ma Vignano non ti hai mai detto nulla?

Bravo hai citato la cosa giusta. No non mi ha mai detto nulla, come non mi dicono nulla le infinite riproposizioni di tristi linee secondarie che secondo le concezioni imperanti odierne dovrebbero rappresentare l'orgasmo del modellista ferroviario.
Senza assolutamente sminuire il lavoro e le capacità di chi li realizza che considero autentici artisti e maestri, se quello deve essere il sogno del plastico da realizzare allora mi viene da buttare via tutto.
Ed uno dovrebbe godere di vedere una littorina ed un vagoncino fermo di lato in una stazione secondaria?
Quando li vedo è un continuo andare avanti e indietro di una o due locomotive che ora vanno su binario ora sull'altro, ma alla fine i proprietari non sanno che inventarsi. Due binari sono, più di tanto non ci puoi fare.
Ma che noia infinita!!! :shock:
Quello è modellismo statico. Anzichè aerei o carri armati ci hanno messo i treni ma la cosa non cambia. Sono solo diorami non plastici.
E che ci facciamo con tutte le riproduzioni di diretti, espressi, intercity, eurocity, che tutte le case modellistiche hanno sempre fatto? Possiamo solo andare a Prato a farli girare perchè se no non è realistico?
Viva i vecchi plastici Rivarossi, Marklin e Fleischmann dove i treni ci sono.

P.S.
Anche quello del francese credo verrà fuori un bellissimo plastico a giudicare dal deposito locomotive, non credo che mancheranno i treni.


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 12:09 
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Litigherete sempre, fatevene una ragione.....


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 12:25 
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Iscritto il: domenica 27 maggio 2007, 12:00
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Località: FREMO-Calabria
è da ieri che lo guardo... sono ancora a pag 135... e molte le sto saltando.... :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 13:28 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
Messaggi: 5159
Località: Roma
Cita:
Litigherete sempre, fatevene una ragione.....

Con Claudio siamo quasi sempre in contrasto ma qualche volta, è successo, ci si è anche trovati d'accordo.
Ognuno, come sempre, resterà delle sue idee, questo è certo ma, per me, son solo vivaci scambi d'opinioni, non certo litigi. :wink:
Ci sono cose molto più importanti per cui arrabbiarsi veramente. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 15:05 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
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Località: Bruschi
Hai ragione Fil :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
...ma di che stemo a parlà , come dicono a Roma...


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 19:12 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1418
Miura ha scritto:
Cita:
meno che esercizio non voglia dire una ventina di binari e viadotti che attraversano il plastico da una parte all'altra...allora siamo campioni ,visto che si fanno i plastici ancora con la concezione dei manuali rivarossi degli anni 60.

Non so se di palstici ne abbia visti pochi o molti, italiani o stranieri ma, fino ad oggi quello che per me rimane insuperabile per rappresentazione realistica è l'italianissimo plastico dei "trecento treni" vecchio di trent'anni fa. Con tutte le sue imprecisioni e grossolanità, viste con l'occhio precisino odiermo, è l'unico che mi faceva vivere veramente una giornata in stazione.
E per me i plastici con la concezione dei manuali rivarossi sono molto più divertenti dei presepi a tema ferroviario. Il plastico è qualcosa dove ci sono tanti binari e tanti treni che circolano, si chiamava modellismo dinamico apposta. Purtroppo da quando il modellismo statico, con le sue esasperate concezioni del realismo, ha messo il naso nel nostro mondo l'ha stravolto portando in auge la concezione del presepe a tema ferroviario, dove i treni sono finiti ad essere solo un accessorio, spesso non indispensabile.


Condivido con te il fascino del trecentotreni, che restituiva pienamente il ruolo della ferrovia del tempo. Tuttavia, tutto dipende alla fine dall'epoca di ambientazione. Il "trecentotreni" delle ferrovie 'anni '50 era bellissimo, proprio perché era il regno della varietà delle composizioni, delle manovre, della varietà dei colori e dei tipi di treno: la ferrovia come sistema di trasporto dominante, per i passeggeri e per le merci.
Il plastico trecentotreni in ambientazione attuale (basta guardare dal treno la rotonda di Firenze o i traffici di RM smistamento) riprodurrebbe un deposito vuoto, o al più frequentato da treni reversibili uno uguale all'altro e una desolata stazione di smistamento luogo al più di accantonamento di carri, con metà dei binari smantellati e metà affogati nell'erba, ed un andirivieni di treni a composizione bloccata, intervallati da qualche raro convoglio IC.

Le linee secondarie? Beh, occorre intendersi su cosa significa "secondario". Negli anni '60 sulla "secondaria" stazione di Aosta giungevano non solo automotrici, ma vari treni a composizione ordinaria che effettuavano manovre, composizioni e scomposizioni, corrispondenze con i treni elettrici per PSDidier, mentre il traffico merci era ricco alimentato dalla Cogne.
A Biella arrivavano i misti, i diretti per Torino, i merci in doppia intercalata, ed anche una stazione come Palazzolo S.Oglio vedeva un traffico tutt'altro che fatto di una locomotiva e di una automotrice che si alternano su due binari.
C
ondivido il fatto che il treno nei plastici deve essere protagonista, e non accessorio. Però in un plastirama, in pratica, c'è solo il treno, essendo, anche per spazio, gli accessori ridotti a poco o nulla!

Poi, è chiaro che una stazione di transito o anche un plastico passerella fatto di sola piena linea, al di là della alternanza di uno o trenta tipi di treni, alla fine offre sempre meno di un "sistema ferroviario". Vignano, bello, bellissimo, è assai meno "ricco" in termini di potenzialità di una stazione di testa nella medesima dimensione con adeguata coulisse, o di un plastico con tracciato chiuso "alla Rivarossi", a patto che sia integrato da adeguate stazioni ombra.

Ma un plastirama non è un presepe, anzi! Nel presepe c'è il villaggio a fianco della grotta, il ponte, il laghetto, il venditore di torte, il pozzo e il dromedario tutti uno affastellato sull'altro, prorpio come i plastici del manuale Rivarossi.... stazione "di sopra" e stazione "di sotto" a quattro passi una dall'altra, deposito e rotonda a Dubino, raccordo della cava di pietra, funicolare, tram, città, mulino a vento uno a fianco dell'altro!

Poi, alla fine, ciascuno deve fare conto con le proprie possibilità, di spazio, di tempo, di denaro, ed ai propri obiettivi, per realizzare qualcosa (si legga "muovere le mani") che soddisfi la propria aspirazione, accettando, qualora pubblichi o proponga qualcosa, le crtitiche (purché costruttive e motivate) del "proprio pubblico", ovviamente con l'innegabile diritto di replica.
Però, che qualcosa si faccia e non ci si limiti alle discussioni sui massimi sistemi modellistici e plasticistici!

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: IL MODELLISMO FERROVIARIO:date un'occhiata qui..
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 20:06 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
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A me sembra inutile stare a discutere se sia meglio Vignano o i "trecentotreni".
La realtà è che in Francia, come ho avuto modo di vedere con Antonio Federici e di scrivere su TT, i plastici li fanno anche sugli assi da stiro, sanno benissimo come si gestisce una ferrovia in miniatura. Forse stanno un po' meno sul PC e più in cantina (o in garage o nella stanza dedicata ai trenini). E poi seguono i 3ad con grande cura.
Vi dico che, per le auto, ho seguito un 3ad sul Tour de Corse di oltre 1000 pagine e ci ho trovato foto straordinarie.
Eppure in Francia non hanno la Ferrari, o la Maserati o La Lancia o l'Alfa Romeo, ma solo l'Alpine. Allora?


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MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 20:51 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Dopo aver letto le parole di Antonio ed Andrea, torno in cantina!
A proposito, lo speciale di Le Train con questo plastico segnalato da Claudio, l' ho visto a casa di un caro amico modellista i primi di settembre dell' anno passato, e discutevamo di come aveva elegantemente risolto le varie situazioni.
E la sera, me lo sono portato a letto e c'ho sognato sopra!
Ad avere lo spazio........ :roll:


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MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2014, 20:57 
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