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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 11:40 
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Simone646 ha scritto:
Guarda, ci deve essere per forza qualcosa che non quadra, perchè un Assuntore, all'epoca, poteva operare solo sugli apparecchi a leve bilanciate e sugli arganetti di chiusura dei PL.

Se l'Assuntore operava su quei segnali, allora non era un Assuntore.

E se quei segnali erano telecomandati da qualcun altro, allora non era DU.

Poi, che dove finisce la logica inizia la ferrovia siamo tutti d'accordo, ma nel 1973 le cose erano un pochino più serie di come sono ora.

Quindi, quello deve essere stato per forza un impianto particolare.

Comunque, siccome tu resterai della tua idea e io della mia, questa discussione ha poco senso di continuare.


Personalmente al fine di chiarirci le idee penso invece abbia senso continuare.
Continuo a non vederci assolutamente nulla di anomalo in quella stazione di Sannazzaro su linea a DU con semplice segnalamento di protezione luminoso.
Ti assicuro che era gestita da Assuntore, non ho personalmente mai visto quel banchetto ma se vuoi dei chiarimenti particolari chiedimeli pure perchè credo di essere in grado di soddisfare completamente le tue curiosità in quanto un mio collega con cui lavoro ogni giorno fu assuntore a Sannazzaro dal... 1974 al 1991 quando chiusero la linea per 1 anno per la trasformazione in CTC, non solo ma per alcuni anni fu anche il titolare di Sannazzaro... quindi credo che possiamo sapere anche ogni particolare di quell'impianto non più esistente.


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 12:32 
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Credimi, è meglio lasciar perdere.

Anche e soprattutto per rispetto a chi apre questo topic credendo di leggere "Cosa state facendo".


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 13:19 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Ecco, bene, dopo lo scazzo collettivo nel quale ognuno rimane sempre delle proprie opinioni soprattutto se questo qualcuno è un fermodellista che continua a vivere nel suo mondo incantato ritenendo che invece è la realtà ferroviaria che deve adattarsi al suo plastico (non ce l'ho con te e l'interessato ben mi comprende...) torniamo alla richiesta di snajper:
Roncola ti suggerisce un segnale a 3 vele, non è sbagliato ma se non hai necessità di ingresso su binari parzialmente ingombri, per una stazioncina di porto anche uno a 2 vele va bene e, se vuoi risparmiare, anche una vela sola... a Torino PN c'era il segnale di protezione a una sola vela ed era Torino PN...


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 13:51 
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Tz ha scritto:
Roncola ti suggerisce un segnale a 3 vele, non è sbagliato ma se non hai necessità di ingresso su binari parzialmente ingombri...


Mi spiace correggerti, ma il doppio giallo è un segnale a via libera che preavvisa un successivo segnale a via impedita, o un successivo segnale di arresto, a distanza anormalmente ridotta, oppure su un binario di limitata lunghezza (in scala H0 sono quasi 7 metri a occhio e croce) o parzialmente ingombro.
Nel 1973 ai tempi del "tuo" vapore forse non c'era (c'era, c'era....), ma oggi sì.


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 14:55 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:25
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Ma come?

Non si era detto che deve essere il plastico ad essere adattato ai regolamenti ferroviari?

Bene, con segnale di protezione a sole due vele e aspetto rosso-giallo, la distanza tra il segnale di protezione stesso e il segnale di arresto del binario deviato deve essere almeno di 600 metri, che in scala 1:87 corrispondono a 6,89 metri.

Quindi, per le dimensioni del plastico di snajper, volendo ricevere un treno su un binario tronco, ci vuole per forza il segnale di protezione a tre vele, e aspetto rosso-giallo-giallo, che indica via libera per un percorso deviato da percorrersi a 30 Km/h e preavvisa un successivo segnale a via impedita o un segnale di arresto a distanza anormalmente ridotta o su binario di limitata lunghezza (il tronchino) o parzialmente ingombro.

Altrimenti si rischia di adattare il regolamento ferroviario al plastico.

E questo è male.

Diverso sarebbe il discorso se il tronchino si trovasse sul corretto tracciato (ma mi pare di capire che non sia questo il caso) : basterebbe un segnale di protezione a due vele con aspetto giallo-giallo, senza troppi calcoli sulla distanza tra segnale e tronchino.


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 15:10 
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Iscritto il: mercoledì 30 agosto 2006, 8:49
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Torrino colpisce ancora:

Segnali ad ala autocostruiti, ecco il risultato finale!!!!:

Immagine

Ciao :D


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 15:26 
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Veramente notevoli!


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 17:48 
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Roncola e Simone:

E' inutile che state a menare il can per l'aia con i regolamenti ! Quanto dite va bene ed è corretto ma solo per stazioni di linea. In caso di stazione di testa puoi benissimo utilizzare anche un segnale di protezione ad una sola vela tenendo permanentemente chiuso l'avviso e riportare nel relativo FCL tutte le precauzioni del caso che è necessario rispettare nell'ingresso di quella stazione, l'importante è che il macchinista sia preventivamente a conoscenza delle limitazioni da rispettare. Il segnalamento completo come quello che voi auspicate è ben difficile trovarlo oggi all'ingresso di uno scalo portuale...
Comunque sia, mi raccomando, rispettate quanto disposto dalle NUAS:
http://www.rfi.it/quadronormativo/NORMA ... S/nuas.pdf

Buon divertimento !


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 18:01 
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Piombino è una stazione di testa
Roma Termini è una stazione dei testa.
Ingresso con il doppio giallo in Piombino per binari di ridotta lunghezza (durante i corsi di istruzione, ci portavano la gente in pellegrinaggio per farglielo vedere), ingresso alle Laziali a Roma per lo stesso motivo.
Però, dato che sono 5 anni che non viaggio più potrebbe essere cambiato qualche cosa (a Piombino almeno da 20) e non ci metterei una mano sul fuoco, ma per parecchi anni questa è stata la situazione.
E sul Regolamento Segnali (legge dello Stato) non c'è scritto da nessuna parte che il doppio giallo vale solo per la linea.
Almeno quello che conoscevo io.

Riguardo alle disposizioni in merito all'ubicazione dei segnali, tranquillo, per le mie realizzazioni in H0 scelgo di proposito ambientazioni che non possano dare adito a contestazioni sul segnalamento, preferisco località che conosco abbastanza benino, dunque della mia zona.
Sulla N invece pretendo un pochino di più, ma ad una mostra una volta ebbi modo di subire le rimostranze di un citrullo di Genova che contestava l'aspetto di un segnale di una piccola stazione (Montepescali) che avevo realizzato che si trova a 15 km da casa mia e che vedevo almeno due volte al giorno quando lavoravo. Pensa un pò, il ligure ci voleva il doppio giallo con la scusa che era stazione di diramazione per la linea di Siena.


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 22:05 
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La stazione del mio plastico dovrebbe venire assai simile a quella portuale presente sull'ultimo TTm a pag. 45. Non ci metto l'imbarco carri ma uso il binario relativo come semplice tronchino (o lo elimino del tutto).
La scala sarà la N, non la H0...


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2008, 23:05 
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In N hai pro e contro che certo ben conosci da solo, se hai scelto questa scala, ma se segui il tracciato di TTM non hai bisogno di alcun eventuale segnale di protezione, essendo questo ipoteticamente celato in galleria dove c'è la coulisse.
Si potrebbe addirittura fare a meno di quello di partenza, potendosi configurare il tutto come uno scalo nudo e crudo, più che una stazione nel senso stretto del termine: in queste situazioni la circolazione può avvenire come fosse una tradotta pilotata da manovratore.
Sarebbe parecchio stimolante non rinunciare al binario di imbarco per poter magari fare un pensierino ai segnali previsti per la manovra dei carri nei traghetti (personalmente non li ho mai visti realizzati in nessun plastico), ma le piccole dimensioni del tutto, che non pare proprio Villa S.Giovanni, non giustificherebbero tanto impegno.
Buon lavoro e facci sapere come procedi.


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MessaggioInviato: martedì 25 marzo 2008, 7:57 
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Roncola, hai messo il dito sulla piaga: io non uso tutto lo schema, solo la stazione. C'è anche la linea (pura pianura, ispirata alla bassa friulana), fino a un cappio di ritorno. Sviluppo totale circa 4 m a forma di U.
Si capisce che la stazione potrebbe, e nei primi tempi forse lo farà, operare da sola, ma non è lo scopo finale.
Per soddisfare i curiosi: per il paesaggio conto di ispirarmi alla ex Cervignano-Belvedere.
Un problema non di poco conto è il cappio che voglio tenere il più possibile all'aperto, ma non so ancora come mettere una galleria dove non ci dovrebbe essere... :oops: :oops:


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MessaggioInviato: martedì 25 marzo 2008, 8:02 
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Località: Grosseto
Nella costruzione di un plastico purtroppo occorre sottostare a dei compromessi e a volte una galleria che in realtà non c'è può risolvere parecchi problemi.
L'importante è che il compromesso non stravolga la filosofia dell'impianto.
Non conosco la zona che vuoi riprodurre, ma a puro titolo d'esempio, se fosse in zona marittima e ci metti dentro una bella seggiovia, oppure una Tartaruga Mehano che fa manovra in uno scalo marittimo in un'ambietazione anni 50, i conti non tornerebbero.


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MessaggioInviato: martedì 25 marzo 2008, 8:39 
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Beh, che dire, il tuo plastico è piuttosto famoso e non ha bisogno di commenti. Complimenti e buon divertimento... io andrei via di testa con tutta quella marea di treni!
Alessio


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MessaggioInviato: martedì 25 marzo 2008, 8:41 
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Località: Regione FVG
Gli autori dell'articolo di TTM suggerivano la possibilità di un treno CIWL per turisti di lusso. CIWL non ce l'ho, ma un treno d'epoca di origine tedesca sì. Finchè non finisco la D.345, un V200 può trainarlo in scioltezza. :mrgreen:
Avevo già detto che l'ambientazione sarà circa attuale, perchè ho solo carri moderni.
Al limite aggiungerò l'elettrificazione su due binari (quelli più interni) per far circolare la E.424 o un'eventuale mezzo elettrico diverso.
L'esercizio conto di darlo ad un operatore immaginario, quantunque plausibile (potrebbe essere controllato... dalla Regione!). Forse tipo SAFF, per intenderci.
Tornando all'architettura del segnalamento: cosa varrebbe la pena mettere? Una protezione e una partenza semplificate, come quelle di Sistemi Territoriali?


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