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 Oggetto del messaggio: Numeri cinesi
MessaggioInviato: venerdì 28 ottobre 2016, 15:40 
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Sento molti amici modellisti avventurarsi in ragionamento sui costi e valore dei modelli, spero di fare cosa gradita fornendo alcuni dato oggettivi. Esulano leggermente dal "secondo me...", "è evidente...", "è palese...". Sono solo numeri, ognuno ne tragga le conseguenze che vuole basta che non li stravolga.

I due grafici sono l'indice degli stipendi medi della zona di Shenzen (2006 - 2016) più che triplicato, e il rapporto di cambio eur/cny circa meno 30%.
Segnalo per completezza che l'indice delle retribuzioni in Italia nelle stesso periodo (2006 -2016) ha avuti incrementi annuali tra lo 0% e 1% annuo.

Mi scuserete se non ho trovato indici ancora più attinenti, ma spero possano essere comunque utili.

Se l'argomento fosse ritenuto non attinente al nostro mondo autorizzo fin d'ora la sua rimozione.

Buon WE


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: venerdì 28 ottobre 2016, 15:52 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
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Anch'io voglio l'accesso a Bloomberg !!! :| :| :|

Ciao,
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: sabato 29 ottobre 2016, 9:51 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Località: Trieste
Ciao.
Visto che probabilmente ne hai le competenze, potresti tradurre in termini economici "For dummyes" quello che hai mostrato? Cioè: Hai mostrato dei grafici che danno un'idea dell'aumento relativo degli stipendi, e un calo del cambio. Ma per esempio, lo stipendio medio assoluto, rapportato all'euro quanto vale? E dal punto di vista di chi acquista a stock prodotti cinesi, cosa vuol dire?

Scusa sai, ma io faccio un ragionamento molto terra terra: chi produce in cina o simili, dice che lo fa per abbassare i costi di produzione. Io che acquisto, nonostante questo trasferimento vedo un aumento dei prezzi. Quindii io sicuramente non ci ho guadagnato. (le prime centoporte roco, le pagai 60.000 lire, equivalenti ad oggi a circa 45 euri...tutto il resto ll sappiamo già tutti).

Ti ringrazio
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: mercoledì 2 novembre 2016, 19:42 
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Iscritto il: lunedì 22 aprile 2013, 16:30
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Ciao
Purtroppo non ho competenze specifiche ma cerco di risponderti ugualmente anche se poni moltissime questioni.

potresti tradurre in termini economici "For dummyes" quello che hai mostrato
Ho voluto indicare che la componente del costo del lavoro in un qualsiasi manufatto realizzato in Cina per la combinazione dei fattori mostrati è circa quadruplicato negli ultimi 10 anni, quindi se per fare una pentola nel 2006 il costo della manodopera era 1€ ora è 4€ e tutto il resto di conseguenza.

lo stipendio medio assoluto
Quello che chiedi è un po’ la media dei polli, ma provo a risponderti. Ho raccolto un po’ di dati che ti ripropongo. Lo stipendio minimo che lo stato impone ai datori di lavoro è per un operaio non specializzato di circa 300€ (Shenzen e provincia), mentre per un impiegato 500€, un impiegato con competenze medie (ad esempio un po’ di inglese)guadagna tra 1.000€ e i 1.500€. Non sono fonti ufficiali quindi da prendere con le pinze.

dal punto di vista di chi acquista a stock prodotti cinesi, cosa vuol dire?
Non lo so perché non ho capito a cosa ti serve lo stipendio medio assoluto. Dipende dal prodotto che acquisti e quante ore/uomo ci sono. Tradotto nel nostro mondo, dipende se parli di una carrozza normale Piko (circa 20/30 componenti da assemblare) o di una ristorante LSModels (circa 150 componenti da assemblare).

Chi produce in Cina o simili, dice che lo fa per abbassare i costi di produzione.
Non so a chi ti riferisci. Puoi farmi degli esempi? Mi risulta che ad oggi produrre in Cina sia legato al fatto di essere già presenti sul territorio e quindi avere la filiera già avviata (fornitori, competenze ecc.) e solo marginalmente al prezzo. Nessuno oggi, che mi risulti, si trasferisce in Cina per produrre. Conosco alcune realtà del mondo del giocattolo che hanno lasciato la Cina o hanno in previsione di lasciarla ma sono esempi non so quanto significativi.

Io che acquisto, nonostante questo trasferimento vedo un aumento dei prezzi
Non so a cosa ti riferisci, se mi fai un esempio possiamo cercare di capire

Prime centoporte roco, le pagai 60.000 lire…
Credo tu stia parlando di un prodotto di circa 20 anni fa…


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: mercoledì 2 novembre 2016, 23:29 
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Nome: roberto gnoato
Iscritto il: venerdì 24 aprile 2015, 0:02
Messaggi: 192
Località: VICENZA
Mmm le prime centoporte nel 1991 costavano di listino quasi 100 mila lire ...le 1921 costavano sulle 50mila lire nel 1991 le e645\e646 prototipo costavano 210mila lire
La e636 080 nel 1989 costava 189 mila lire come tutte le altre versioni


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: giovedì 3 novembre 2016, 8:24 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
Messaggi: 2014
Località: Trieste
Buongiorno e grazie delle risposte.
Ho chiesto dello stipendio assoluto perché un aumento relativo non chiarisce se si passa da 1 a 4, da 100 a 400, da 1000 a 4000. La tua risposta chiarisce.

LS models, Oskar, Acme e altri, non producono oppure non hanno un fornitore cinese? Mi sembrava di si. E perché hanno scelto di avere la produzione in Cina piuttosto che in Europa? Credevo fosse per avere un prodotto ad un prezzo inferiore.

Riguardo le 100porte, mi ricordavo la cifra di 60.000, senza particolari sconti. Magari sbaglio...boh ne sono sicuro.

Grazie, ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: giovedì 3 novembre 2016, 9:27 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
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Località: Baruccana
Fino a pochi anni fa effettivamente conveniva spostare la produzione in Cina perché i costi erano decisamente inferiori rispetto all'Europa o agli USA.

Poi, come normale che sia, anche i costi dei cinesi hanno cominciato ad aumentare e di contro la convenienza a delocalizzare è diminuita: tipico quando un'economia emergente comincia a maturare.

Altro aspetto tipico di questa situazione è la crescita sostenuta dei salari, in parte "mangiata" dall'inflazione (la si può dedurre dal grafico eur/cny, dato che in questo stesso periodo l'inflazione area Euro è rimasta vicino allo zero e dato che in genere il differenziale d'inflazione si riversa sulla moneta. Poi va beh... ci ha messo del suo anche la banca centrale cinese...).

Il confronto con la crescita dei salari italiani nello stesso periodo è fuoriviante: quella italiana è un'economia già matura e non ha quindi senso confrontare le due situazioni.
E' un po' come confrontare l'Italia di adesso con quella degli anni '60-'70: allora gli stipendi crescevano decisamente di più di adesso, c'era un'inflazione alta contro lo zero di adesso, le condizioni di vita dei cittadini erano peggiori (anche se in continuo miglioramento) rispetto ad adesso.

Sta di fatto che la crescita cinese, che in molti casi ha coinciso con la crisi in Occidente, ha messo in moto altri meccanismi tipici di questo tipo di situazioni: da un iniziale spostamento in massa della produzione in Cina per via dei costi decisamente inferiori, si assiste ad un graduale aumento dei costi che rende meno appetibile l'estremo oriente. Dall'altra parte la crisi ha portato ad una ricerca di miglioramento dei processi produttivi in Occidente: questa maggiore produttività è visibile soprattutto negli USA dove alcuni stanno cominciando a far rientrare capitali, con conseguente crisi di alcuni distretti produttivi cinesi. In Europa questi miglioramenti sono molto più lenti ed a macchia di leopardo. Molti, e l'Italia purtroppo è in questo elenco, preferiscono ancora spremere il più possibile dal deficit di bilancio statale (quella che adesso, per far finta che non siano debiti sulle spalle delle generazioni future, chiamano "flessibilità") per tirare a campare in attesa di eventuali tempi migliori.

Quanto ai prezzi di trenini: tenete sempre presente lo stipendio di una persona normale (non necessariamente quello "medio") del periodo, raffrontandolo al prezzo del trenino dello stesso periodo. Ovviamente tenendo conto della qualità dei prodotti che state andando a raffrontare. Io faccio i conti coi trenini che mi compravano i miei genitori 30 anni fa quando ero piccolo (vecchia Lima, modelli giocattolo, dato che allora si tirava la cinghia a differenza di adesso che c'è gente che ricorre ai prestiti... vedi un thread di qualche settimana fa...): il corrispondente treno giocattolo dei giorni nostri costa addirittura di meno! Per modelli più accurati la differenza di prezzo è minore ma sono sempre ordini di grandezza raffrontabili. In ogni caso questo tipo di raffronti lascia il tempo che trova, dato che questo mercato è talmente piccolo da non poter fornire indicazioni sufficienti per uno studio decente... sempre che qualcuno abbia davvero voglia di farlo.

Ciao,
Lorenzo

P.S.: negli ultimi mesi questo forum si sta OTizzando di brutto...


Ultima modifica di EritreoCazzulati il giovedì 3 novembre 2016, 13:20, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: giovedì 3 novembre 2016, 13:19 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9205
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
EritreoCazzulati ha scritto:
...
P.S.: negli ultimi mesi questo forum si sta OTizzando di brutto...


Caro ( consentimelo ) Lorenzo,
purtroppo hai perfettamente ragione.
Ormai, ogni tre per due, viene aperto un nuovo topic, che, da un punto di vista o da un altro cerca di sviscerare tutti i possibili aspetti del perché e del percome i modelli "costino".
S' e' gia' detto di tutto e di piu'. Giusto mancava l' analisi dettagliata dell' incremento degli stipendi e del costo della vita in Cina...
Qualcuno riesce a spiegarmi, per favore, quale sia il "vero" problema che vi attanaglia ?
I modelli "costano" ? Qualunque hobby "costa", financo la collezione dei barattoli di birra...
Siamo frustrati perché non riusciamo ad acquistare certi modelli o ad acquistarne quanti vorremmo ? Su, andiamo, un hobby deve dare gioia, essere relax, non frustrazione...Accontentiamoci di cio' che abbiamo ed acquistiamo cio' che possiamo permetterci...
Siamo proprio con le risorse economiche per l' hobby ridotte all' osso ? Anche con soli 50€ al mese, con acquisti ben scelti e mirati ( offerte, buon usato, etc. ) anche con una cifra di questo genere si puo' realizzare un plastichino col suo piccolo parco rotabili.
O, piuttosto, siamo entrati nella spirale consumistica del volere sempre di piu' ? Un hobby e' gia' di suo consumistico, in quanto e' un di piu' non necessario per vivere, cerchiamo di non stravolgerne l' essenza.
Scusate per il pistolotto, ma non ce la faccio veramente piu' a vedervi così presi, in maniera accanita, senza pace, dall' aspetto economico dell' hobby.
Saluti
Stefano.
P.S.:
Tengo a precisare che non ho un budget no limits per l' hobby.
Ho la fortuna di avere un lavoro decoroso con uno stipendio decoroso, che mi consente di acquistare trenini per ampliare la mia ormai trentennale collezione, scegliendo cio' che mi interessa di piu', guardando anche il prezzo e la possibilita' di acquisto a prezzo di offerta.
Comunque, agli albori del mio hobby, nei primi anni '80, da allora studente, per me era una festa quando riuscivo ad acquistare un carro RR Trenhobby. E per me, allora, per le mie scarse possibilita', quel carro costava tanto tanto tanto...


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: giovedì 3 novembre 2016, 13:33 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6365
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Ehhh, quante storie per l'OT invasivo sui prezzi cinesi, tempo al tempo, e i soliti noti scoprono Romania e Repubblica Ceca! :?
:lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: venerdì 4 novembre 2016, 10:36 
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Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 21:40
Messaggi: 69
Per bigboy60 che ha scritto: "Ho la fortuna di avere un lavoro decoroso con uno stipendio decoroso, che mi consente di acquistare trenini..."
IO purtroppo non ho questa fortuna e per questo ho dovuto smettere di fare acquisti. Certo costassero meno, forse...
Hai questa fortuna? Goditela beatamente!
Senza rancore.


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: venerdì 4 novembre 2016, 13:31 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1566
Località: Baruccana
cla45 ha scritto:
Certo costassero meno, forse...

Forse? Cosa?

Forse per uno che guadagna poco o peggio ancora non ha un lavoro, il problema è che una loco costa 200-250 euro invece che 100-150?
O forse, più probabilmente, il problema è che non ha un lavoro?

Io in una situazione del genere non comprerei neanche a 50 euro...
Magari a 20 euro si... forse una volta l'anno ci si può anche permettere una spesa superflua!
E' dunque 20 euro il prezzo giusto per una locomotiva modello?
Così veniamo incontro a chi ha problemi di portafoglio?

Di cosa stiamo parlando?

Ah... del nulla... come capita sempre in tutti i thread che hanno come argomento i prezzi dei trenini...

Ciao,
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: venerdì 4 novembre 2016, 13:41 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
cla45 ha scritto:
Per bigboy60 che ha scritto: "Ho la fortuna di avere un lavoro decoroso con uno stipendio decoroso, che mi consente di acquistare trenini..."
IO purtroppo non ho questa fortuna e per questo ho dovuto smettere di fare acquisti. Certo costassero meno, forse...
Hai questa fortuna? Goditela beatamente!
Senza rancore.


Negli ultimi 2 anni ho comunque dimezzato gli acquisti e compro con molta piu' oculatezza che in passato. Non che prima comprassi a casaccio, tanto per precisare...
Costassero di meno i trenini probabilmente ne approfitterei per ridurre ulteriormente le spese, piuttosto che per acquistarne di piu'.
Mi spiace sinceramente che ti trovi in cattive acque. Purtroppo e' una condizione comune a tanti, di questi ( brutti ) tempi.
Capisco perfettamente cosa significhi trovarsi alle strette col denaro, condizione che, purtroppo, mi ha accompagnato per lunghi anni della gioventu'. Allora i trenini erano solo un sogno che sfogavo acquistando un carretto Rivarossi Trenhobby ogni morte di Papa.
Coraggio, ha da passa' la nuttata...
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: venerdì 4 novembre 2016, 13:49 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9205
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
EritreoCazzulati ha scritto:
...

Di cosa stiamo parlando?

Ah... del nulla... come capita sempre in tutti i thread che hanno come argomento i prezzi dei trenini...

Ciao,
Lorenzo


Purtroppo... Ogni due per tre siamo qui a rimestolare nello stesso eterno pentolone delle lagnanze...
Saluti
Stefano.
P.S.: piu' che i trenini, sarebbe meglio che costassero di meno gas, elettricita', benzina, alimentari, vestiario, affitti, etc., ossia tutto quello che e' di prima necessita'; fosse così, i trenini potrebbero pure costare di piu'...; invece i prezzi si abbassano solo sul superfluo, o, per lo meno, il non strettamente indispensabile: elettronica, viaggi, etc.; che mondo di m...


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: venerdì 4 novembre 2016, 14:46 
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Iscritto il: sabato 4 luglio 2009, 22:25
Messaggi: 4050
Località: Brescia
Stefano,
dobbiamo prendere atto che, purtroppo, oggi il fermodellismo è diventato un hobby elitario ed anacronistico, con tutte le conseguenze del caso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Numeri cinesi
MessaggioInviato: venerdì 4 novembre 2016, 15:01 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9205
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
crosshead ha scritto:
Stefano,
dobbiamo prendere atto che, purtroppo, oggi il fermodellismo è diventato un hobby elitario ed anacronistico, con tutte le conseguenze del caso.


Non mi sento elitario, anacronistico neanche. Magari un po' demode'... :lol: :lol: :lol:
Saluti "all' antica"
Stefano.


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