Salve mi presento, sono Edoardo da Trieste. Ho iniziato a coltivare questa passione nel 2000 (dopo avrela abbandonata in età giovane) e mi sono presto orientato al modello tedesco ed austriaco. Vedo però che le realizzazioni italiane sono notevolmente progredite nel corso degli anni e non hanno più nulla da invidiare a quelle dei colleghi d'Oltralpe.
Iniziato anni fa e poi accantonato, ho recentemente ripreso la costruzione di un qualcosa che nemmeno definisco plastico, in verità sarebbe più giusto chiamarlo uno studio per la realizzazione di un paesaggio con possibilità di esercizio minimo. Un semplice cerchio con binario di sorpasso al quale però ho aggiunto un paio di scambi per connetterlo ad un ipotetico lavoro futuro [plastico a soggetto deposito loco a vapore] del quale avrà la funzione di cappio. Non è però il solo elemento da me costruito, ma di questo in seguito.
L'ambientazione dovrebbe essere identificabile con una zona di media montagna, che potrebbe trovarsi qua e la a partire dalla tratta della Transalpina (Trieste-Jesenice) o della Carnia Friulana, lungo una fascia geografica che tocca varie località dal carattere paesaggistico montano e forestale, dall'Austria sino alla Sassonia. Il materiale rotabile da me raccolto negli anni è relativo alle amministrazioni DB, DR, DRG, OBB sopratutto delle epoche II e III. Siccome mi trovo ad affrontare spese matrimoniali devo a vendere il 70 % della collezione tenendo per me una piccola pattuglia costituita soprattutto da locotender, facilmente adattabili a piccoli plastici riproducenti ambienti forestali o comunque non urbani, con carattere montuoso-collinare.
Per ora il paesaggio è spoglio, ma voglio presentare una caratteristica: essendo un cerchio di binari, ho cercato di separe paesaggisticamente la linea in modo che l'occhio non riesca mai ad abbracciare una tratta del binario pari ad oltre la metà della circonferenza. Il rilievo (asimmetrico) che ho costruito per mascherare la banalità dello schema dei binari si basa inoltre su una struttua che è asportabile in modo tale da lavorarne i dettagli in tutta comodità. (In seguito ho scoperto che qualcosa di simile è stato realizzato commercialmente, prodotti mi pare della Bush, con piccole porzioni di paesaggio urbano pre-costruite da inserire sul plastico)...:
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Commento file: Questo è il telaio [130 x 130] con la struttura dei binari, al centro lo spazio pronto per accogliere il paesaggio.

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Commento file: E questo è il paesaggio. Per esigenze fotografiche non in corretto orientamento, ma cmq rende l'idea.

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Commento file: Modulo paessaggistico in via di sistemazione.

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Commento file: Qua vediamo il punto centrale del modulo paesaggistico, dotato di gancio.

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Commento file: Con il numero "3" una delle tre sagome per bloccare in posizione il modulo paesaggio. Vicino, il foro per la vite con cui assicurare l'aderenza del modulo ed evitare che si "sollevi" rispetto al bordo con il quale deve combaciare sulla struttura portante.

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Commento file: Questa è una delle viti. Un poco obliqua ma cmq la sua funzione non è quella di bloccare la ruota di un Iveco, semplicemente di rendere aderente una struttura leggera. Al limite se ne potrebbe fare anche a meno. Però può essere utile nel caso di leggeri piegamenti del legno del modulo dovuti all'umidità, al tempo, ecc.

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