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MessaggioInviato: lunedì 11 dicembre 2006, 12:50 
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Maieutica: arte della levatrice...

E quindi chi è che sbaglia?
E' chiaro che se un sistema non funziona, qualcosa è sbagliato!
Cioè.. ad un certo punto.. la freccia di fabriano NON è la soluzione ai problemi di trenitalia!!

Se loro si aspettano un' E464 + 5 Md e gli arriva un Minuetto Diesel che va più piano, ha meno posti, ha meno accelerazione..

Perchè non arriva la E464?
Sono tutte scassate? Chi ha previsto i tempi di manutenzione? Le carrozze hanno metà delle porte funzionanti per cui la gente ci mette il doppio del tempo a salire e scendere.. hanno le batterie scariche, i freni alla frutta, le locomotive girano col rodiggio sgangherato, motori esclusi.. il telecomando che fa cilecca..? Ovvio che il treno fa ritardo..!

Ma i Direttti Genova PP- Livorno sono lo stesso materiale, e hanno meno di 20 minuti (previsti da orario) per girare il treno e ripartire per Livorno..
E se arriva da Livorno con 10' di ritardo per questioni di cui sopra? E quindi riparte con almeno 10' di ritardo (poichè il tempo che si gira il banco, che il capotreno e il macchinista firmino le scartoffie..), poi chiaramente passa il Cinqueterre che ha la precedenza, e i 10' diventano 20.. poi a brignole salta l'arrivo sul binario previsto e quindi si perdono altri 5'.. Poi chiaramente deve passare il merci pieno di rotoli e quindi a Quarto si prende precedenza, poi si finisce dietro al regionale che le fa tutte..

E io arrivo tutti i giorni a Recco con 25' di ritardo..

e se a Principe si accorgono che.. opporc il telecomando non va? e devono togliere la pilotina x (poichè c'è quell'inutile gancio automatico).. poi infondo c'è la E464.. o belin.. non può andare a rovescio! allora cerca un'altra locomotiva, fai partire una E464 girata giusta da Brignole oppure cerca un E656.. e se son tutti fuori?

Rendiamoci conto che non basta cambiare il colore delle carrozze per far arrivare i treni in orario!
E' evidente persino ad un maiale come me che se 20' sono il tempo tecnico previsto per girare un treno e prevedere 40' di sosta invece che 20'.. sarebbe anche un po' meglio... E il capotreno invece di correre su e giù come un matto per il binario, si prende le cose con calma, è più tranquillo, e la sicurezza aumenta! E se una carrozza ha le batterie a terra, si chiama l'omino della manutenzione che i 10 minuti ti cambia la batteria!


Ora per favore mi spiegate come gli Svizzeri, i Francesi, i Tedeschi, i Cecoslovacchi, gli Ungheresi, gli Spagnoli (ho citato solo le nazioni con cui ho viaggiato) possano avere i treni "regolarmente" in orario e gli unici coglioni che viaggiano sempre in ritardo siamo noi???


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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 14:11 
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Io lo so come fanno gli stranieri ad avere i treni puntuali:

1) fanno le cose con più organizzazione e più precisione

2) rispettano gli orari che si sono dati

3) rispettano il cliente

4) FANNO PAGARE IL BIGLIETTO IL DOPPIO CHE DA NOI

5) stangano alla grande i portoghesi e i maleducati

Peraltro sono assolutamente certo che nei 400 euro di cui si parlava all'ìinizio del thread, la grandissima parte è per il biglietto in territorio svizzero, quindi non si può dare la colpa a Trenitalia, nè all'EURO.
In epoca pre-Euro per andare da Lecce a Stoccarda (per la Fiera Modellbahn sud!) il biglietto A/R senza promozioni mi costava 800000 lire di cui solo 300000 per il LE-MI in Vagone Letto e ben 500000 per il Cisalpino MI-Stuttgart (che fa l'80% del viaggio all'estero).

Ciao
Massimo Di Giulio


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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 14:16 
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Cita:
FANNO PAGARE IL BIGLIETTO IL DOPPIO CHE DA NOI


Ma ne sei proprio sicuro?
Gaurda che i piani tariffari delle reti estere spesso sono molto più convenienti rispetto ai nostri.
Quella delle ferrovie italiane a buon mercato è in parte una leggenda metropolitana, alimentata dall'equivoco indotto dall'avere una "tariffa nazionale" e soprattutto dalla presenza all'estero di sistemi di sconto molto convenienti rispetto ai titoli di viaggio di corsa semplice acquistati "una tantum".

Raffronti seri, fino ad ora, non ne ho visti: solo confronti fra tariffe calcolate lì per lì... proviamo a vedere quanto spende in media ciascuna famiglia di utenti nei diversi Stati e potremmo avere delle sorprese.


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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 16:05 
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la storia dei prezzi vale forse per le SBB.. ma le MAV?? Eppure anche loro stanno comprando treni nuovi..


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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 16:09 
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la storia dei prezzi vale forse per le SBB.. ma le MAV?? Eppure anche loro stanno comprando treni nuovi..


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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 19:56 
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Località: foggia
Il problema dei costi delle tariffe italiane rispetto a quelle estere è ormai cosa superata per due motivi principali.
Il primo: fino a due anni fa, cioè quando si poteva emettere un biglietto da Lecce a Budapest direttamente le tariffe italiane, paragonate a quelle dei Paesi mitteleuropei erano decisamente più alte ma parliamo anche di possibilità di spesa diverse (es.: se un paio di Nike in Italia costavano €. 200 e tutto sommato qualcuno se lo poteva permette immaginate chi se lo poteva permettere a Bratislava....... Lo stesso principio vige tuttora con le tariffe aeree: a Nairobi quanti possono permettersi di acquistare un biglietto secondo i nostri canoni di spesa?????).
Il secondo: da due anni a questa parte TUTTI I TRENI DA / PER L'ESTERO sono a prezzo globale; pertanto se devo fare un Lecce - Budapest dovrò spezzare il biglietto almeno a Venezia usufruendo di tariffa FS e di tariffa concordata e non più in base al TCV da Venezia a Budapest. Se invece decido di andarci via Vienna dovrò poi emettere un tagliando estero su estero per fare il biglietto da Vienna a Budapest.
A dire il vero i costi sono diminuiti in questo senso per il viaggiatore (non sempre ma spesso) dal momento che la gamma tariffaria degli sconti è davvero ampia. Per chi deve emetterli il lavoro è aumentato perchè quello che si faceva prima con un solo input adesso non è più specie si tratta di biglietti su treni esteri che non toccano l'Italia e che implicano o il possesso del Thomas Cook o di Railbest dal momento che i sipax contemplano al max 1/100 di quanto si possa fare o chiedere.
Ciao
Marco


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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 19:56 
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Iscritto il: domenica 26 febbraio 2006, 10:45
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Località: foggia
Il problema dei costi delle tariffe italiane rispetto a quelle estere è ormai cosa superata per due motivi principali.
Il primo: fino a due anni fa, cioè quando si poteva emettere un biglietto da Lecce a Budapest direttamente le tariffe italiane, paragonate a quelle dei Paesi mitteleuropei erano decisamente più alte ma parliamo anche di possibilità di spesa diverse (es.: se un paio di Nike in Italia costavano €. 200 e tutto sommato qualcuno se lo poteva permette immaginate chi se lo poteva permettere a Bratislava....... Lo stesso principio vige tuttora con le tariffe aeree: a Nairobi quanti possono permettersi di acquistare un biglietto secondo i nostri canoni di spesa?????).
Il secondo: da due anni a questa parte TUTTI I TRENI DA / PER L'ESTERO sono a prezzo globale; pertanto se devo fare un Lecce - Budapest dovrò spezzare il biglietto almeno a Venezia usufruendo di tariffa FS e di tariffa concordata e non più in base al TCV da Venezia a Budapest. Se invece decido di andarci via Vienna dovrò poi emettere un tagliando estero su estero per fare il biglietto da Vienna a Budapest.
A dire il vero i costi sono diminuiti in questo senso per il viaggiatore (non sempre ma spesso) dal momento che la gamma tariffaria degli sconti è davvero ampia. Per chi deve emetterli il lavoro è aumentato perchè quello che si faceva prima con un solo input adesso non è più specie si tratta di biglietti su treni esteri che non toccano l'Italia e che implicano o il possesso del Thomas Cook o di Railbest dal momento che i sipax contemplano al max 1/100 di quanto si possa fare o chiedere.
Ciao
Marco


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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 20:07 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:15
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Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
comunque la puntualità è compresa nel prezzo anche nelle ferrovie dell'Uganda (sempre ammesso che esistano)..

Che poi i treni siano sporchi, vecchi ecc.. è una questione di bilancio.. ma far arrivare un treno in orario (oppure studiare un orario per cui i treni arrivino giusti) costa esattamente quanto (anzi, a raggion veduta, visto che poi si incasinano le tracce orarie, anche meno) far arrivare lo stesso treno in ritardo...


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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 21:49 
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Beh, ripeto, ho parlato per esperienza personale di epoca pre euro: era il 2001, la prima volta che l'ASN partecipava alla Fiera di Stoccarda con il plastico modulare.
A quei tempi un WL (T3) senza nessuno sconto da Lecce a Milano costava circa 157000 lire, per cui l'A/R veniva 314000 lire. la differenza per arrivare a circa 800000 dle prezzo pieno era tutta per la tratta Milano-Stoccarda in Cisalpino.

Per inciso poi l'agenzia mi ha fatto un biglietto IT per 678300 lire... a riprova che le biglietterie non hanno interesse a far risparmiare il cliente, mentre le agenzie (forse) si.

C'è da dire che 5 anni dopo, con tanto di Euro, un WL T3 da Lecce a Mestre senza sconti mi è costato 82,16 euro, cioè... 159000 lire.

Questi sono fatti documentati e indiscutibili, posso esibire ancora i biglietti. Quindi ha ragione Moretti a dire che le tariffe sono ferme da anni.

Che poi abbiano sostituito gli Espressi con IC e ES per far pagare di più è anche vero e indiscutibile, ma, formalmente, sarebbe una cosa diversa.
Anche le poste hanno abolito la posta ordinaria e aumentato di fatto il costo delle lettere del 25%...

Mi aspetto che anche con le autostrade facciano qualcosa del genere, e magari anche con la benzina, che so, faranno i litri da 0,75, come per le bottiglie di vino...

Ciao
Massimo


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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 22:49 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
Messaggi: 1111
Basso, se vai dai resp Ritarditaglia e Rete Fracassata Italiana a lamentarti dei sistematici ritardi Genova-Recco indovina che risposta avrai?

<< SOLO col quadruplicamento, col sestuplicamento, colla variante a monte, sotto il mare, su palafitte, ecc eccc AVREMO (AVREMO) la soluzione ai ritardi... MA PERO' ci mancano i quattrini e quindi rassegnatevi e BLAblablablaaaa>>

Certo, poi scopri che i Treviso-Montebelluna (20 km) viaggiano sistematicamente con + 4, 5, 6, 7, minuti di ritardo, ma lì, siccome è improponibile il semplice raddoppio (io stesso mi metterei di traverso) ti risponderanno che il ritardo è <<POOOOCA COOOOSAAAAAA - provate a andare in macchina e... BBLAbblabblabblaaaa>>

Saluti italiani


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MessaggioInviato: mercoledì 13 dicembre 2006, 0:20 
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Iscritto il: giovedì 26 gennaio 2006, 22:24
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Vorrei dare il mio piccolo contributo testimoniale.
Rientro ora ora dal ponte dell'Immacolata, che qui a Milano e' esteso anche al 7, S.Ambrogio. Mia moglie mi aveva chiesto da tempo di portarla a Parigi, e lei stessa mi aveva proposto di andare in treno, perche' era piu' romantico. Anche i miei due figli piccoli volevano andare in treno, perche' e' da troppo tempo che non facciamo un viaggio su rotaia.
Bello bello vado su trenitalia.com e mi guardo orari e prezzi. Andata in Euronight e ritorno in Cisalpino di giorno.
Parto con l'opzione vagone letto in doppia, vengono oltre 500 euro a cranio; mi gratto la testa e mi passa il romanticismo; vado sul letto di seconda, accidenti manca il T4 verso la Francia (perche', le famiglie con 2 figli non esistono piu'?); mi cadono le braccia e vado sulla cuccetta C4 di seconda. Non esistono sconti o promozioni per il ponte, non riesco a spendere meno di 350 a testa, media tra adulti e bambini. Per tutta la famiglia fanno 1400 euro, per un viaggio che all'andata e' poco piu' del passaggio semplice in poltrona, 8 ore a tratta.
Vado su lastiminute e cerco un po' di voli aerei. Senza troppe difficolta' trovo il passaggio aereo con LUFTHANSA per meno 1000 euro totali, tutta la famiglia, voli di linea, non charter, con orari comodissimi, quelli che volevo io.
La mattina dopo faccio una verifica in agenzia TI per vedere se anche tramite loro il prezzo del treno e' lo stesso, e purtroppo e' cosi'. Mando affanc... il nostro amato treno, comunico alla moglie che per il romanticismo dovremo rimandare, mi rimetto su internet ed in 20 minuti prenoto volo, albergo, pago il tutto, e mi stampo i biglietti a casa.
Mi faccio altri scrupoli e faccio una verifica dettagliata aggiungendo gli altri costi accessori dell'aereo: parcheggio a Malpensa, benzina ed autostrada per la stessa (perche' col Malpensa Express fanno 64 euro A/R....), treno Aereporto-Parigi downtown (80 eurucci A/R), ma non c'e' niente da fare, il treno costa il 40% in piu' con il doppio del tempo necessario.
Inutile fare paragoni con l'auto: anche facendo un viaggio da signori con pernottamento a meta' strada in albergo a 4 stelle vado a spendere il 40% in meno rispetto all'aereo. Non ho scelto l'auto perche' ovviamente non avrei fatto una vacanza ma una sfacchinata, vista la brevita' del ponte, ma se si fosse trattato di una settimana di soggiorno non avrei avuto dubbi.
Non chiedo che il treno arrivi ad essere competitivo con l'auto, ma con l'aereo SI! Perche' la Lufthansa riesce a mandarmi a Parigi con meno di 1000 euro con quello che costa gestire un'aereomobile che trasporta solo piu' o meno 120 passeggeri con 6 persone di equipaggio e con quello che costa il salario di un pilota in Germania, e non invece TI/Cisalpino che potenzialmente possono portarne quasi 1000 con lo stesso numero di personale?
Se l'idea vi piace, sarebbe bello aprire un thread a parte per discutere di costi di gestione in generale sulle ferrovie e gli altri mezzi di trasporto pax e cargo; non saremmo poi molto OT, anzi, sarabbe molto istruttivo ed interessante per tutti.


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MessaggioInviato: mercoledì 13 dicembre 2006, 11:41 
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Iscritto il: domenica 26 febbraio 2006, 10:45
Messaggi: 46
Località: foggia
In alcuni casi (molti ancora purtroppo) il treno non e' competitivo rispetto ad altri mezzi dal punto di vista economico pero' bisogna considerare alcuni fattori: ormai le tariffe ferroviarie sono equiparabili a tutti gli effetti a quelle aeree in quanto ad elasticita' (parlo delle tariffe internazionali) pertanto bisogna considerare che prima si prenota prima si puo' usufruire delle suddette tariffe promo.
Diventa sottinteso che in giornate chiave (ponti - festivita' ecc) le prenotazioni last minute non sono sicuramente paragonabili a quelle che si possono prendere o pretendere in periodi meno affollati o se fatti con congruo anticipo (gli Artesia aprono tre mesi prima le prenotazioni).
In quanto alla vendita dei biglietti voglio precisare quanto segue che vale solo per me beninteso:
- le biglietterie di stazione non hanno alcun interesse (a meno di personale squisito che tuttavia ringraziando il Cielo esiste) ad informare il viaggiatore piu' o meno sprovveduto sull'esistenza di promo o smart varie; lo stipendio gli viene in tasca ugualmente. A questo bisogna aggiungere che tutti i Ferrovieri devono raggiungere degli obiettivi prefissati e che, qualora vi riescano, ottengono dei bonus in danaro (sic!). Quindi, per paradosso, se vendi i biglietti in prima classe o in flexi ecc. guadagni di piu' e ti avvicini al tuo budget.
- le Agenzie hanno tutto l'interesse ad accontentare i lcliente e a fare in modo che sia soddisfatto. E' un investimento. Se e' contento il cliente torna. Se adesso risparmio il guadagno tra la tariffa promo e quella intera, e' anche vero che se il cliente mi si affeziona a medio-lungo termine lo acquisto, senza considerare gli eventuali passaparola ecc.
Ciao
Marco


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MessaggioInviato: domenica 17 dicembre 2006, 11:26 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 21:41
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