Personalmente adoro il vecchio RR 1:80, di cui avevo un' ampia collezione ( gradualmente in via di dismissione, spazio e denaro non sono infiniti... ).
Ho sempre ammirato anche la produzione storica Pocher, pur avendone posseduto un solo modello di carro.
Sono percepibili quasi fisicamente l' amore, la passione, l' arte, la "poesia", oserei dire, che Alessandro Rivarossi e Arnaldo Pocher sapevano infondere nei loro "modelli".
Tutte cose che non percepisco minimamente nei bellissimi modelli di oggi, fedeli, ma "fredde" riproduzioni del reale.
Costruiti da ignote maestranze cinesi, in irraggiungibili e sconosciuti stabilimenti in Cina e non da abili operai specializzati italiani, in stabilimenti ben noti ... e visitabili.
Piaccia o non piaccia, il mondo cambia...
Questo forse lungo preambolo e' per spiegare chiaramente che io non disprezzo affatto i "modelli" del tempo che fu, anzi li apprezzo tantissimo. Per quello che sono, pero', bei "modelli" allora, bellissimi "giocattoli" oggi.
Cio' non toglie che io non sia critico sui modelli di oggi.
Mi sta bene la riproduzione del reale, ci mancherebbe, ma ciononostante critico aspramente sia la qualita' intrinseca di alcuni prodotti di oggi ( materiali, motori elettrici, assemblaggio, rifiniture ), che l' iperdettaglio esasperato.
Tanto per fare un esempio: a me non importa nulla del dettaglio inferiore, a meno che non si veda lateralmente.
Un modello va guardato da sopra o lateralmente, mica da sotto.
A meno che nel proprio plastico la RL non sia dotata di fosse di visita...
A me par tanto che, in scala H0, la spinta all' iperdettaglio sia stata travisata, abbia ampiamente oltrepassato il limite del compromesso tra riproduzione fedele e robustezza / affidabilita'.
Credo che un certo iperdettaglio, per potere essere anche robusto ed affidabile, sia adatto solamente a scale maggiori, dalla 0 in su.
Mie opinioni, naturalmente.
Saluti
Stefano.