Attrenzione a non farsi illusioni.
Occupandomi di "Sicurezza sul lavoro" e di tutto ciò che ne deriva in una Azienda, riporto alcune semplici ma utili informazioni.
I prodotti a base acqua contengono una percentuale di solvente "chimico" più bassa dei prodotti a base solvente (in generale l’acqua sostituisce circa il 40-50 % dei solventi tradizionali)...ma il solvente c'è sempre...
Ovviamente, il solvente preponderante nei prodotti a base acquosa è appunto “l’acqua" in una percentuale variabile fra il 40% ed il 50%, mentre altri solventi, che vedremo più avanti, contribuiscono per il 10-15%”.
Altrimenti si chiamerebbero acquarelli e non vernici.
Dunque le vernici ad acqua sono da considerarsi “meno pericolose delle precedenti”, ma comunque hanno una loro pericolosità;
Le caratteristiche chimiche dei solventi per le vernici ad acqua “sono molto diverse da quelle delle vernici tradizionali”. Ad esempio il “toluene e gli altri idrocarburi aromatici, il tricloroetilene con il gruppo dei clorurati, il n-esano e simili idrocarburi alifatici o aliciclici, di cui abbiamo approfondito gli effetti tossici per numerosi decenni non sono utilizzabili nelle vernici ad acqua specie per la loro spiccata liposolubilità”.
Tuttavia alcuni tipi di solventi per le vernici “ad acqua” (glicoli, eteri, NMP …) “pongono nuovi problemi culturali dal punto di vista tossicologico: i solventi idrosolubili presentano strutture chimiche piuttosto complicate e per alcuni non sono noti i principali metaboliti e non vi sono indicazioni dell’ACGIH o della DFG per limiti in relazione al possibile monitoraggio biologico”.
Verissimo! L'impatto sull'organismo di molecole pesanti di cui fanno parte i solventi per le vernici ad acqua sono ancora un'incognita però usando le adeguate protezioni per la verniciatura tradizionale di dovrebbe essere in grado di arginare la falla. Io, anche per le piccole cose, uso sempre protezioni su protezioni: occhiali, maschera, guanti e tuta da lavoro anche se si tratta semplicemente di verniciare 30 cm di carrozza...