No, dai, ne riparliamo un'altra volta.

Intanto, un po' controvoglia, in questo caso, per la polarizzazione dei cuori degli scambi, invece di usare i microswitch, mi trovo a preferire i PL-13 per una ragione d'ingombro. Li ho usati su altri impianti e la cosa peggiore di questi switch è il fatto che, secondo le istruzioni di Peco, debbano essere incollati al motore. Cosa che non sempre è andata a buon fine.

Un modo che ho scelto per fissarli sicuramente, e tale da poter essere rimossi e fissati di nuovo, senza problemi è il seguente: ovviamente prima di tutto vanno smontati.

Una volta smontati se ne approfitta per impedire che si verifichi un inconveniente che ho notato in alcuni casi dopo qualche anno di esercizio, ed è il contatto fra il capocorda ed il rame del contatto.
Si rimedia facilmente saldando il capocorda con il minimo di stagno possibile.

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Occorre, poi, forare il contenitore dello switch alle due estremità:

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Rimontarlo ed inserirvi due fili di rame ed avvolgerli stringendo:



Tagliare ciò che avanza dei fili, e tutto sarà robusto abbastanza da restare fermo nella sua posizione senza bisogno di colla. Se si dovesse smontare sarà sufficiente tagliare con un tronchesino i fili.

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Non credo sia il migliore ma funziona.

Non sembra, magari si acquistano alcuni pezzi alla volta, qualcosa era nel cassetto, ma per questo occorrono circa 250€ + SS.

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O in un altra vita

Despx

Si, decisamente meglio la prossima vita

Negli ultimi anni in Telecom mi sono sobbarcato quasi 20 mesi attorno a dei programmi per l'elaborazione dei report del traffico che uscivano il mattino dagli elaboratori di supporto delle centrali urbane e teleselettiva di Pistoia. Ho scritto milioni di righe di codice in macro di 1-2-3 e qualcosa per le interfacce in basic. Capisco perché qualcuno ogni tanto dava di matto. E' impossibile, distaccarsi completamente dal lavoro una volta finito il turno, i problemi che devi risolvere continuano a girarti nella mente anche quando sei a casa, a volte anche prima di addormentarti. Così ti ritornano in mente i bei tempi dell'analogico, quando con un cacciavite e le pinze risolvevi l'80% dei problemi. Ed una volta lasciato il posto di lavoro, tutto restava là dentro, fino al giorno dopo.

Con l'inglese in più, come diceva Bomby è anche possibile, in questo caso, il giro macchina con una manovra più semplice.

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Quando il tracciato è complesso, e si devono inserire pezzetti di binario, anche dopo aver preso tutte le necessarie misure è sempre possibile ritrovarsi con questi problemi.



In tal caso, alcuni, risolvono la cosa inserendo un pezzettino di rotaia nello spazio vuoto, tenuto in posizione dalla scarpetta, e poi saldano il tutto.
Altri, invece, sfilano la rotaia corta dalle traverse (se è possibile) e la sostituiscono con una di lunghezza esatta. Solo la rotaia più corta, non tutto il binario.

Rifacendo il binario intero, è più facile ritrovarsi con lo stesso problema.

A volte scegliere la scarpetta giusta aiuta molto.

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Le isolanti sono di tre tipi:
Peco, trasparente, molto lunga, la vernice stenta a restare a lungo.
Hornby, grigia
Tillig, secondo me la migliore.


Anche tra quelle metalliche preferisco Tillig, più corta ma robusta e brunita.


Il fatto di essere corta può aiutare.

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Può essere inserita tutta sotto la rotaia e poi una volta piazzato il binario, fatta scivolare a incastrarsi metà e metà sotto la rotaia adiacente.

Se ci fosse il premio "Plasticista Stoico" quest'anno lo dovresti vincere a man bassa. Mi sa che sei stato l'unico in Italia a tirare avanti per tutto agosto, tutti i giorni, in barba alla calura e alla moda mare femminile di quest'anno.

Ciao
Antonio

E' proprio per quello. Questo caldo non lo sopporto mi sono fatto montare un condizionatore proprio sopra al plastico, e quando torno a casa me lo godo.

nel nostro plastico con i peco 75 usiamo scarpette in N Fleischman , una meraviglia ...

Stefano

Proverò anch'io.

Intanto ho motorizzato tutto.



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Mitico !!! Ho fatto lo stesso

Deumidifica e rinfresca - Due piccioni con una ...

C'è una differenza però ... grande... grandissima ... te sei un grande fermodellista ... mentre io sono un fermodellista ... grande ( ma a fine Agosto mi metto a dieta)

Ciao e complimenti !!

Francesco

Quindi siamo entrambi grandi e al fresco.

Le alimentazioni tra gli scambi, con un reed ed uno sganciatore per le manovre, che comprendono esattamente 3 carri tra le traverse limite.

Dunque, ricapitolando: l'incrocio sul piano schematico di WinDigipet è rappresentato da due scambi 26 e 27 con relative uscite da decoder.



I collegamenti con le uscite dei sensori di corrente dovrebbero essere questi, comprese le polarizzazioni degli scambi.

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