Caro snajper , hai ragione, mi era sfuggita la questione delle "piastre eutettiche"...
Bisogna sempre leggere sino in fondo.....
Ennio

Un' ipotesi del perché sono presenti le batterie potrebbe essere che le due celle fossero illuminate , perché dai portelloni centrali un po di luce passa , ma dalle due portelline interne ….. la vedo molto buia , .



Giancarlo

Ho ancora un dubbio a forse non ho seguito bene il 3d...
Oltre alle balestre doppie ,nella foto il carro in foto ha i portelli di carico del ghiaccio con ancora i chiavistelli , non come nel caso degli his che sono saldati o comunque senza ferramenta come quelli riprodotti da Acme
Ora, partendo dal presupposto delle balestre e della cassa batterie, a questo punto per la cassa non si potrebbe usare un ttm kit per se marcato His ?
Grazie epr una risposta...
slauti

Leggendo i documenti dell'ingegnere Leone, i suoi volumi, e gli interventi in merito, oltre ad aver consultato l'archivio Fondazione FS online mi son fatto questa idea :
Gli His ( isotermici appunto ) dovrebbero avere gli ex sportelli sigIllati e nella maggioranza dei casi le boccole a rulli.
Le foto dal vero ( vedi Motta e non solo ) ci dicono che circolavano in versione porte carico ghiaccio non accecate e boccole a strisciamento ( come da archivio ).
Probabilmente gli aggiornamenti o dei carri o degli archivi non erano contenporanei ...quindi ammetterei un po' di "freelance"nel caso specifico se non si vogliono affrontare modifiche o acquisti in eccesso.

Tornando ai carri reali ho trovato in relazione FS del 1953/55

esperimenti in collaborazione con la diita Motta?
.....i carridi tav 139b con piastre eutettiche
ed i tre predisposti per impianto frigo a compressore quali sono? vista la capacità forse quelli di tav 139a?

resta aperto il campo di indagine....chi avesse documentazione dell'epoca condivida!
pietro

A me viene da dire che il carro ripreso nel film potrebbe essere proprio uno dei due della tavola appena postata da Merlo, visto che ha le casseboccola 43b5

Può essere anche perchè per far funzionare un compressore ci vuole per forza la condotta REC per alimentarlo.....
Ennio

Il REC per alimentare un compressore a 3000V? Mi parrebbe improbabile...

Mi sembra più improbabile una o più boccole a olio con i generatori e alcune casse di batterie come nella tavola H44 del libro del Leone...
Poi ho controllato il carro in questione e sempre sul Libro di Leone alla tavola H22 dei carri HIs 343.500-343.509 si vede chiaramente il carro 343.504 che ha gli sportelli chiusi.

e quadrebbe la riduzione di capacità dai 32,3 ai 2X.X (28,5?) ddi quello in foto in conseguenza della applicazione delle apparecchiature frigo a compressore della Motta.,....

Ok , ma dove lo hanno messo il compressore, all'interno?
Allora la batteria è un tampone e quindi il carro aveva un generatore collegato ad un asse per ricaricare la batteria?
In più , se all'interno , il compressore immagino che funzioni come per il frigorifero che abbiamo in casa, ossia stà all'esterno dell'area refrigerata in quanto scalda ...o sbaglio tutto?
A questo punto modellisticamente possiamo usare l'HG di ttm , aggiungergli la cassa batteria e con le decal che stà completando con la numerazione adeguata Stefano ci siamo...
saluti

Il compressore non può stare all'interno perché scalda. Ho visto su alcuni disegni FS relativi a carri frigo un compressore meccanico azionato dell'asse anzi, dall'assile del carro.

Quindi messo nel sottocassa del carro secondo te ?

Ma nessuno riesce a trovare l'articolo dell'ing Altieri "Prove di
carri isotermici e refrigeranti con sistemi interni di raffreddamento" apparso sul n di marzo 1958 di Ingegneria ferroviaria?

Mah...si, assieme al condensatore. Però è solo una ipotesi.