Buonasera a tutti voi.

L'ing. Giulio Palamidessi, che è già intervenuto in questa discussione (vedi pag. precedente) ha deciso di approfondire il commento.

Mi ha perciò inviato alcune considerazioni tecniche e tre disegni che riporto senza variare nulla.


"A proposito del numero dei raggi di una ruota il fatto che si menzioni il numero 7 od i suoi multipli non c'entra nulla con il dimensionamento dei raggi stessi, pura credenza popolare con niente di tecnologico.

Aggiungo dei disegni con delle specifiche sul significato delle lettere. Non è necessaria una disquisizione tecnica, poiché presumo che la maggior parte dei lettori si annoierebbero nel vedere una successione di formule. Ho molta più fiducia sulla loro capacità di comunicazione ed intuizione.

Mettiamo dei paletti:

1) i carichi cambiano da ruota a ruota, con riferimento ai raggi, tra ruota ferma e ruota in movimento, ne consegue un diverso numero ed una diversa sezione dei raggi. In movimento i carichi aumentano fino al raggiungimento dell'equilibrio, ovvero a regime costante di marcia.

2) i carichi cambiano da ruota a ruota, con riferimento ai raggi, tra ruota grande e ruota piccola facenti parte dello stesso telaio, ne consegue un diverso numero ed una diversa sezione dei raggi. Nelle vaporiere moderne le ruote motrici e le ruote accoppiate hanno, opportunamente, tutte lo stesso diametro.

3) come si vede dal disegno, poiché le ruote delle locomotive a vapore, facenti parte della stessa sala, sono sfasate di 90°, i carichi della ruota dx rispetto a quelli della ruota sx sono diversi se i raggi sono dispari, ma sono uguali se i raggi sono pari, sia in movimento che da fermo. La ruota a raggi pari non crea irregolarità nella costanza della velocità angolare (a regime).

4) le ruote a raggi sono tutte dello stesso materiale e si presume siano equilibrate ed in asse, con ogni tolleranza rientrante nei parametri di progetto. A questo punto si capisce perfettamente, che dall'aspetto tecnologico, il numero di raggi, deciso che sia pari piuttosto che dispari, deriva puramente da un calcolo analitico arrotondato all'intero superiore per sicurezza.

Ogni allusione al numero 7 è pura fantasia" G. P.