max 63 -io lo so...un capolavoro

Neanche te ti contenti di montare gli aggiuntivi …
capolinea nanniag - il carro officina potrebbe essere un' idea per il futuro …
max333 come scriveva l' ing. Bonazzelli ( Zeta Zeta ) sui vecchissimi numeri di H0 Rivarossi : la storia delle ferrovie si intreccia con la storia del Paese ….
Questo carro dovrà assumere due aspetti , portelloni chiusi per l' assetto di marcia e portelloni aperti ( due a scorrere sulle fiancate ed uno a due ante sul lato opposto alla garitta per la funzione di "appoggio" al suo compagno con cui fa coppia fissa , per questa ragione dovrò ricreare anche se in modo semplificato l' interno . I portelloni saranno scorrevoli all' interno della cassa , per quello di testa ho riprodotto le due ante aperte all' interno e realizzato un tassello da inserire a chiusura con la sagoma delle due ante chiuse .
All' interno sono riprodotti tre scaffali di foggia diversa atti a contenere 96 cilindri da 50 Kg. l'uno , 32 selle su due livelli atte a contenere altrettanti cilindri sagomati ad ogiva del diametro di 381 mm. e del peso di 875 Kg. cadauno , attrezzature per la movimentazione e per il collegamento al "compagno" ….
( Sul modello questi numeri non sono stati rispettati dato che si vedranno a malapena ...

)
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20200531_185441 - Copia.jpg [ 137.06 KiB | Osservato 17780 volte ]
a questo punto cade il mistero sullo scopo del carro , dovrà fare il carro porta munizioni ad una mia vecchia realizzazione del cannone navale 381 / 40 su affusto ferroviario Ansaldo che sarà ripresa in mano , aggiornato con l' ulteriore documentazione che ho reperito negli ultimi anni ed infine verniciata ( al momento fa la sua figura in vetrina , in ottone originale che si sta ossidando , si apprezza il lavoro ma da quando ho verniciato la Sottostazione Elettrica ho deciso di verniciare anche lui e da qui l' idea di realizzare anche il carro scorta è stata un attimo .
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381.40 e carro scorta - Copia.jpg [ 182.49 KiB | Osservato 17780 volte ]
Per la storia furono realizzate sei armi di questo tipo , quattro delle quali presero parte alla prima guerra mondiale tra l' autunno del 1917 e l' ottobre 1918 nelle zone di Trento , Udine e Trieste . Di impiego complesso e non rapido (doveva essere costruito un binario apposito in curva di 100/ 150 metri di raggio per il brandeggio ) , ed essendo di origine navale ( costruiti per armare la corazzata Caracciolo , la cui costruzione fu interrotta e ceduti all' Esercito ) quindi dotati di proiettili perforanti e non dirompenti , inadatti a bombardamenti terrestri ebbero più valenza psicologica che strategica . Riconsegnati alla Marina a fine guerra erano ancora presenti in cinque esemplari stoccati a La Spezia durante la seconda guerra mondiale ma non ebbero impiego . A fine guerra ne furono trovati due , dalle truppe alleate , in Austria certamente trasferiti lì dai tedeschi .
Giancarlo