CCkm17+072 ha scritto:
L'avevo interpretato come un qualcosa di carattere economico. Ciao.
Le tariffe per circolare sull'Infrastruttura nazionale sono contenute al Capitolo 6 (da p. 152) del PIR,
http://www.rfi.it/cms-file/allegati/rfi_2014/PIR_2020_edizione_dicembre_2019.pdf.
Effettivamente una componente del pedaggio in alcuni casi è maggiore per i treni merci internazionali rispetto a quella per quelli nazionali; però non so se, ai fini della tariffazione, la distinzione tra nazionali e internazionali sia fatta considerando l'origine/destinazione ultima del treno, la categoria assegnata alla traccia o altro.
Spiego meglio riguardo alla prima affermazione. Il pedaggio (
P) è calcolato sommando due componenti: la componente
A correlata all’usura dell’infrastruttura (binario e linea di contatto) e la componente
B legata all’
ability to pay dei segmenti di mercato.
Pertanto P=A+B. La componente
B si calcola moltiplicando una tariffa unitaria (
TB), articolata per segmenti di mercato, per i chilometri percorsi (
Km).
Pertanto P=A+TBKm. Il valore di
TB è uguale per i treni merci internazionali e nazionali nel caso di percorrenza chilometrica in prevalenza nella fascia notturna (22-6) ed è di 0,918 Euro/Km, mentre varia nel caso di percorrenza chilometrica in prevalenza in fascia diurna (6-22). In quest'ultimo caso
TB ha il valore di 2,308 Euro/Km per i merci internazionali, di 1,942 Euro/Km per i merci nazionali aventi una percorrenza uguale o superiore a 100 Km e inferiore a 800 Km e di 1,155 Euro/Km per i merci nazionali aventi una percorrenza inferiore a 100 Km o uguale o superiore a 800 Km.