è storia vecchia e ritrita ma proprio sabato ero a Garessio e pensavo al trasporto merci generato dalle Acque San Bernardo convertite alla gomma più per volontà di fs che dell'azienda stessa.

nel frattempo si è abbassato il p.l. e la solitaria aln 663 è passata, vuota, verso monte nella vana speranza di trovare una gemella discendente o un treno merci, o di poter scendere sul litorale distante una manciata di km...

Aggiungo, sulla Palermo-Messina: stazione di Fiumetorto, dal fascio di manovra posto a est della stazione partono due raccordi. Uno serve lo stabilimento Fiat di Termini Imerese e l'altro è utilizzato come terminal per lo scarico di auto.
In passato il raccordo per la Fiat doveva servire anche qualche altra industria (la centrale elettrica adiacente o una fabbrica di caldaie, della quale non ricordo il nome, dopo la centrale). Oggi il binario è del tutto scomparso. Inoltre era raccordato alla stazione anche a ovest.
Mentre l'altro raccordo doveva servire una locale fabbrica di bibite (ora si vedono solo lunghe file di tir e autotreni carichi di agrumi ai cancelli) e lo stabilimento "la chimica del mediterraneo" ora smantellato.
La particolarità di questi due raccordi è che passano a nord davanti il fascio dei binari della stazione uno sopra l'altro (il raccordo Fiat sopra, l'altro in galleria sotto).
Sempre Pa-Me: stazione di Pace del Mela, raccordo con la fonderia.
Il tutto è perfettamente visibile con google earth.

Vorrei fare una proposta un po' azzardata, per quanto riguarda le nostre scelte quotidiane.... perchè nel caso in cui andiamo a fare la spesa non diamo preferenza ai prodotti che viaggiano per ferrovia ad esempio per le acque minerali la Levissima dovrebbe almeno in parte se non sono cambiate le cose spedire da Tirano con la ferrovia anzichè con i camion, la Rocchetta spedisce da Foligno visto che a Gualdo il piccolo scalo è già saturo per via della Merloni. se ciò è ancora valido e siamo costretti ad usare l'acqua minerale scegliamo almeno quella che inquina meno....
Stesso discorso credo possa valere per la carta igienica mi sembra che nei ditorni di Lucca ci siano cartiere raccordate.....(se ci dite quali sono...)
Non si potrà attuare a tutti i prodotti ma premiare almeno quelle ditte che resistono mi sembra il minimo.....

..Contribuisco..nella mia città(Reggio Emilia) vi è un unico raccordo che parte dalla linea concessa ACT Reggio- Ciano. nei pressi della stazione S. Stefano e collega il consorzio agrario.Attivo fino al 2001 con tramogge di cereali,ora miseramente abbandonato,anche se ancora armato .A Parma c'era il raccordo con la vetreria Bormioli...si distaccava dalla linea Parma- Cremona e dopo circa 600 metri entrava nel cortile dell'azienda.Da pochi anni la vetreria è chiusa e il raccordo rimosso.Poco piu a nord,sulla stessa linea c'è il raccordo con il molino Veronesi...attivissimo e servito da serfer!!A Rubiera (RE) sulla linea MI-BO c'è il raccordo che collega il porto intermodale ed una acciaieria...infine a Modena resistono 2 raccordi nei pressi della stazione.Uno collega lo stabilimento NEW Holland.l'altro,piuttosto lungo ed articolato,collega un'altro porto intermodale ed alcune aziende..Sarebbe comunque interessante elencare tutti i raccordi,attivi e non,nelle varie località italiane!!!

ravenna:dalla stazione parte un raccordo che aggira la città dalla parte sud..finisce in un piccolo scalo,e poi prosegue per il porto zona est...trasferte piu volte al giorno dove si possono vedere convogli di tramogge,carri generalisti e trasporto coils,molto bello spesso vedere la d 145 in testa e in spinta la d245 serie 6000,lunghezza totale raccordo 5/6 km
sempre ravenna dallo scalo merci principale parte un altro raccordo dopo un km ci sono i lavori per la costruzione di un altro scalo merci..prosegue costeggiando la strada con varie entrate per le fabbriche chimiche e fabbrica lavorazione ferro..quindi convogli di carri cisterna,chimici e trasporto coils effettuati con v216 serfer,una altra locomotiva serfer tedesca e una loco a bielle di non identificata natura....proseguendo avanti un binario attraversa la strada per arrivare a una fabbrica chimica (dove all interno risiede un badoni per uso interno)..molto bello il passaggio del convoglio che attraversa la strada senza p.l c'è un omino rfi che gesticola e sbandiera...ancora avanti costruzione di un altro tratto di linea che per ora finisce vicino all inizio del porto di marina di ravenna

percorrendo l'iniziale tratto della romea sempre a ravenna difianco a una ditta ortofrutticola c'è un binario...che cmq nn so dove si connette è in disuso.....

E' in disuso da almeno 25 anni...si collegava al raccordo Enichem, dove oggi c'è il fascio binari del nuovo scalo.

Per restare in zona: raccordi a Classe (zuccherificio) e Cervia (darsena), ovviamente chiusi e per quanto riguarda Cervia completamente smantellato. Due raccordi in piena linea tra Ravenna e Godo (ortofrutta),
di cui uno servito da una piattaforma girevole a settore, poichè era ortogonale al binario di corsa. Chiusi e strachiusi. A Russi tre o quattro raccordi (Eridania, ortofrutta, mezzi agricoli), l'ultimo a essere chiuso è stato quello dello zuccherificio.(e anche lo zuccherificio stesso....). A Bagnacavallo ortofrutta, chiuso. Il piazzale del M.M. è utilizzato da una coop. ortofrutticola per far manovrare....i TIR!. A Lugo, raccordo per il Centro Merci, ben attivo!, gli altri (cantine vinicole ecc.) chiusi. A Massalombarda, Conselice, Lavezzola tutto chiuso, e ce n'era...(ortofrutta,
zuccherifici, ecc.) Mezzano, due raccordi chiusi (Eridania+frutta). Alfonsine, chiuso (frutta). Voltana, chiuso (frutta) Lavezzola già detto, S. Biagio lungo raccordo chiuso (meccanica), Portomaggiore chiuso (frutta).
Granarolo F., chiuso. Cotignola, ma va, strachiuso.

Per restare dalle mie parti vorrei ricordare il raccordo manifatture tabacchi/casaralta a Bologna..attivo fino al 2003...oggi inutilizzato causa lavori AV e chiusura manifattura tabacchi...Poi in Emilia Romagna quasi tutti gli zuccherifici erano raccordati...oltre quelli gia citati di Russi(chiuso direi quest'anno,insieme allo zuccherificio )e Cervia,erano/sono raccordati:Bondeno(impianto chiuso).Pontelagoscuro(Impianto attivo,raccordo????BOH ),Crevalcore(impianto chiuso e ormai demolito)e Sarmato(impianto chiuso 2003)..In Italia altri zuccherifici raccordati e tuttora attivi sono quello di Jesi e quello di Pontelongo,con il raccordo nuovo di ballino... .Infine ricordo il raccordo Cementi Rossi a piacenza,che parte a nord della stazione x collegare il cementificio.Attivo e tirate effettuate con D 255!!!

Aggiungi Cesena, Forlimpopoli, Molinella...tutti morti e sepolti. A Cervia il raccordo era per il porto.

aggiungi, tutti i racc tra Bologna e Ferrara (castelmaggiore, San Pietro in Casale, San Giorgio di Piano, Galliera, ecc) tutti MORTI E sepolti.

Grazie Unione (sovietica) Europea e le tue politiche anti-agricole italiane
Grazie Crisi economiche
Grazie Trenitaglia Scargo stronza

Per quanto riguarda Jesi, oltre all'interporto c'è il raccordo con la New Holland che genera traffico sia tradizionale che intermodale, poi c'è quel raccordo lato Falconara che serve sia lo zuccherificio (però non sono mai riuscito a vedere carri li dentro e una ditta del gas (non mi ricordo il nome) sempre con qualche carro cisterna a carrelli e locomotive da manovra. Lo zuccherificio genera ancora traffico ferroviario????

Lo zuccherificio di Jesi è uno dei pochi rimasti aperti in Italia...non ne sono sicuro,ma penso che il raccordo sia quindi ancora in uso!Non sapevo poi che anche gli zuccherifici di Forlimpopoli e Molinella(chiusi,ovviamente)avessero un raccordo....

Ferrovia Roccasecca Sora Avezzano, stazione di Isola Liri: raccordo per le cartiere Meridionali, soppresso nei primi anni ottanta. La particolarità (forse unica in Italia) è che per tutto il periodo in cui è stato in funzione, il raccordo era a trazione elettrica mentre la linea non lo è a tutt'oggi.

SI, alimentato a 600 V CC, lungo poco più di 1 Km. Fino al 1999 si vedevano ancora i binari che attraversavano la SS82. Il raccordo dovrebbe aver cessato l'attività intorno al 1979 a causa di una grave cirsi che colpì le Cartiere Meridionali. In realtà qualche anno dopo si pensò anche di riattivarlo ma poi le cartiere chiusero definitivamente a metà anni '80. Sempre sulla stessa linea c'era ad Arce un raccordo per il locale pastificio, rimasto fino al 1995 o giù di lì.
Mi sa che però l'ultimo "merci" sulla linea è stato nel 2002, con il D 345.1081 + 1 carro E con carbone....

Il raccordo della cartiera nella Zona di Lucca è per la Lucart a Borgo a Mozzano.