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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 11:50 
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Allora faccio bene ad usare la carta igienica di quel raccordo.
Esistono anche altre cartiere raccordate lungo la Garfagnana?


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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 12:37 
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Alessio ha scritto:
Il raccordo della cartiera nella Zona di Lucca è per la Lucart a Borgo a Mozzano.


Giusto, ora non ricordavo ma è così. Cosa ci circola?


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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 13:51 
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Per rimanere in Toscana, c'è anche Siena Zona Industriale, San Vincenzo (anche se questi sono veramente vicini alle rispettive stazioni) e il raccordo sulla Campiglia-Piombino (non mi ricordo però il nome dell'industria che serve) che si dirama dalla stazione di Fiorentina di Piombino e per pochi metri corre parallelo alla linea per Piombino Marittima. Poi ci sono quelli delle cartiere tra Tassignano e Porcari sulla Firenze-Viareggio via Pistoia-Lucca (a proposito, a Pistoia c'è quello della Breda), e infine quello per la cava della Bartolina che parte dalla stazione di Giuncarico.

Nei raccordi circolano periodicamente delle tradotte di D345 Cargo e carri chiusi di vario genere, ma a volte ci ho visto anche un D445 (credo uno di quelli di Firenze ex Taranto, però il 445 ha dei problemi inerenti la massa assiale sulla Lucca-Aulla, a causa dei numerosi ponti sui quali dovrebbe transitare a 10 km/h) e perfino carrelli da manovra.


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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 13:56 
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A Siena è raccordata anche la Whirpool che ancora spedisce via ferrovia.


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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 15:48 
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Simone646 ha scritto:
Per rimanere in Toscana, c'è anche Siena Zona Industriale, San Vincenzo (anche se questi sono veramente vicini alle rispettive stazioni) e il raccordo sulla Campiglia-Piombino (non mi ricordo però il nome dell'industria che serve) che si dirama dalla stazione di Fiorentina di Piombino e per pochi metri corre parallelo alla linea per Piombino Marittima. Poi ci sono quelli delle cartiere tra Tassignano e Porcari sulla Firenze-Viareggio via Pistoia-Lucca (a proposito, a Pistoia c'è quello della Breda), e infine quello per la cava della Bartolina che parte dalla stazione di Giuncarico.

Nei raccordi circolano periodicamente delle tradotte di D345 Cargo e carri chiusi di vario genere, ma a volte ci ho visto anche un D445 (credo uno di quelli di Firenze ex Taranto, però il 445 ha dei problemi inerenti la massa assiale sulla Lucca-Aulla, a causa dei numerosi ponti sui quali dovrebbe transitare a 10 km/h) e perfino carrelli da manovra.


Sulla Campiglia-Piombino il raccordo è quello delle acciaierie Lucchini, almeno credo.
Sulla Lucca-Aulla transitano ancora dei merci a monte di Borgo a Mozzano? Perchè una persona che studia con me e che abita a Castelnuovo G.na mi ha detto che il traffico merci su di là è praticamente inesistente. Ne sai qualcosa di più?

Saluti.


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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 21:01 
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In Garfagnana ho fatto in tempo a fotografare gli ultimi servizi merci OLTRE Bagni di Lucca cioé il merci bisettimanale per Castelnuovo soppresso verso il 2002/2003
A Fiorentina di Piombino c'è il grande raccordo per l'acciaieria Lucchini da cui escono rotaie, billette, vergella, pani di acciaio, putrelle, fusti di catrame, ecc ecc in entrata arrivano rottami e similia. Dalla Lucchini c'è anche il raccordo per il tubificio Dalmine che però non spedisce più da circa 8 anni, PARE, a causa di problemi burocratici di co-uso con la Lucchini (voci dei ferrovieri locali, in realtà temo sia solo una scelta pro-tir)

Proseguendo c'è il vecchio scalo impresenziato di Portovecchio di Piombino con tre raccordi: uno, in disuso, sempre per la Lucchini, un altro della lucchini che riceve carri di rottami e il terzo per la ARCELOR che spedisce coils per varie destinazioni.

Per rimanere in Toscana Tirrenica (e meno male che D 445 è di quelle parti), ci sono i mitici impianti di Rosignano Solvay (due raccordi) con traffici di ogni tipo per ogni dove
San Vincenzo: racc Solvay dove caricano il calcare che giunge in stazione con una bellissima teleferica dalle cave di San Carlo che v'invito a fotografare in quanto starebbero per iniziare i lavori di costruzione di un raccordo che porterebbe alla dismissione di una delle ultime teleferiche in esercizio

A Scarlino è raccordata la Nuova Solmine che spedisce treni di acidi (o cose di questo tipo) per il nord. Un treno di zolfo liquido, caricato in casse mobili dalla sicilia per Scarlino viene invece ricevuto a Campiglia marittima causa mancanza di attrezzature di movimentazione presso la Nuova Solmine. LE manovre presso lo scalo merci avvengono con opportuno invio della D 145 (ma ho visto anche una D 143) di Fiorentina che con l'occasione fa rifornimento a Campiglia (e ogni tanto porta qualche carro vuoto)

A Giuncarico c'è la SAIL che, tramite un lungo raccordo che fu della Ferrovia della Cava della Bartolina (spedizione di lignite delle miniere di Ribolla e limitrofe) spedisce, a periodi, treni completi di pietrisco.


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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 23:07 
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Dimenticavo poi la Saint-Gobain a Pisa, dove svolgono il loro servizio 345 e carrelli da manovra. A dire il vero ci sarebbero anche le industrie del marmo di Massa e Carrara, però non è che ci sia una grande attività, gran parte del lavoro se lo sobbarca Massa Zona Industriale.


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 13:13 
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Tradotta ha scritto:

Per rimanere in Toscana Tirrenica (e meno male che D 445 è di quelle parti), ci sono i mitici impianti di Rosignano Solvay (due raccordi) con traffici di ogni tipo per ogni dove


Sì, hai ragione, non l'avevo scritto, in ogni caso ricorda che abito più di 100 km a nord di Rosignano, quindi non la conosco bene quella zona.
Poi nella vita si deve sempre imparare da qualcuno, sennò che si vive a fare se si rimane nella propria ignoranza?

Simone646 ha scritto:
Dimenticavo poi la Saint-Gobain a Pisa, dove svolgono il loro servizio 345 e carrelli da manovra. A dire il vero ci sarebbero anche le industrie del marmo di Massa e Carrara, però non è che ci sia una grande attività, gran parte del lavoro se lo sobbarca Massa Zona Industriale.


Sì, per la Saint Gobain a Pisa svolgono lavoro tre D345 che sono "parcheggiate" a Pisa S.Rossore, una in XMPR (la 1112) e due in livrea originale con logo bianco Trenitalia.
Le tradotte sono spesso fatte la mattina intorno alle 8-9 (o almeno ne ho viste parecchie a quell'ora) e credo la sera, ma su questo non ne sono sicuro, visto che da una certa ora in poi non sono più a Pisa.
Per la mia zona, Massa-Carrara, posso dire che in servizio abbiamo, come detto sopra, la D146-0001, che fa la spola tra Massa Z.I. e il porto di Mar. di Carrara, Le linee della Z.I. massese sono quasi tutte in disuso, anche se spero, ma non credo, che ne riattivino qualcuna, e a Carrara secondo me la situazione è ancora peggiore dopo la costruzione del tunnel che da Carrara "entra" nella montagna e arriva alle cave, per la gioia dei camion e dei fan del traffico su gomma...


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 16:04 
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Anche la sera ogni tanto c'è attività, magari non a notte fonda, però so che a San Rossore vengono formati e partono due treni con i prodotti della Saint Gobain dopo le 21. Ora, poi, è prevedibile un aumento del traffico, vista la mini asta di manovra (con due binari) che è stata realizzata lato Bivio Mortellini.
Il motivo principale è che così non si va ad interferire con i binari di corsa della linea per La Spezia (via Mezzaluna) durante le manovre, però....


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 16:05 
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Per rimanere in Toscana segnalo il bel raccordo che parte dalla stazione di San Giovanni Valdarno e collega la centrale termoelettrica di Santa Barbara,nel comune di Cavriglia (AR).Penso sia tuttora attivo.


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 16:15 
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Località: Grosseto
Altre dimenticanze: poco dopo la stazione di San Romano e prima della fermata di San Miniato, in direzione Firenze provenendo da Pisa, stanno costruendo un raccordo che termina dove sarà realizzato un interporto o qualcosa del genere, ma servirà anche le numerose concerie della zona.

Proseguendo, poco dopo Empoli c'è un altro raccordo (protetto da apposito segnale permissivo dotato addirittura di "P" luminosa)

Infine, a Firenze Cascine c'è la diramazione per le strutture di Firenze Porta al Prato, ma non credo che possa definirsi "raccordo"... :P


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 17:19 
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Località: Ravenna
Allego una foto del raccordo dismesso citato da silenthill

Raccordo ex Ravenna Frutta.
[img][img]http://img265.imageshack.us/img265/5958/10808437ur.jpg[/img][/img]


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 11:56 
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A S. Giovanni Valdarno oltre alla distilleria raccordata, lato Arezzo, si intravede un altra asta di manovra parallela che con un regresso, ormai disarmato arrivava ad un'antica fabbrica, che sembra così a prima vista una ex fornace. Lato Firenze sulla destra c'è il raccordo con quella fabbrica di cui non so il nome che lavora su materiale di armamento. Sulla Sinistra c'è il raccordo per la centrale di Gavriglia, Santa Barbara, che mi ricordo molto bene in uso nel gennaio- febbraio 1991 quando presidiavamo l'impianto contro eventuali attacchi terroristici iracheni....
Da quel raccordo però appena usciti dalla stazione c'è un ulteriore scambio Sx: Che raccordo è quello?


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MessaggioInviato: martedì 23 gennaio 2007, 14:30 
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Località: reggio emilia
Ecco come si presenta oggi il raccordo dell'ex zuccherificio di Sarmato (PC)La foto l'ho scattata nel punto in cui il raccordo attraversa la strada provinciale per poi entrare nello stabilimento(alle mie spalle nella foto..)Il raccordo prosegue con una semi curva a sinistra e si collega alla linea... Immagine


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MessaggioInviato: martedì 23 gennaio 2007, 15:06 
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Iscritto il: giovedì 2 febbraio 2006, 19:12
Messaggi: 528
Località: Gallarate,Italy
trainsorridente ha scritto:
Vorrei fare una proposta un po' azzardata, per quanto riguarda le nostre scelte quotidiane.... perchè nel caso in cui andiamo a fare la spesa non diamo preferenza ai prodotti che viaggiano per ferrovia


La pratica che citi si chiama consumo critico, esiste anche uno strumento apposito che si chiama "Guida al consumo critico", Editrice Missionaria Italiana (www.emi.it). Proprio poche settimane fa ho proposto al gruppo redattore, dopo un incontro pubblico, di inserire la voce modalità di trasporto come voce a parte per considerare l'eticità di un prodotto; in alternativa, di prendere in considerazione la questione del trasporto nella voce sostenibilità ambientale insieme alla questione degli imballaggi.
Altre voci indicate per valutare un prodotto (o meglio un produttore) sono trasparenza, rispetto dei lavoratori, rapporti con Paesi a governo autoritario, ecc.
Ma forse queste sono cose un po' troppo new global, meglio non parlarne...
Ciao
Roberto


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