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L' azzurro, il blu, il grigio perla, il rosso, il verde, il grigio perla, il beige, il grigio ardesia, il grigio nebbia, il grigio perla...tutte menate da psycofermodellisti.
Godiamoci i modelli e giochiamo...

certo, un locomotore costruito in soli 29 esemplari che non hanno subito grandi modifiche
che giustificherebbero la produzione di ogni numerazione realmente esistita.
aggiungi il fatto che la macchina ha circolato quasi esclusivamente in zone circoscritte
del paese e che molti non hanno mai visto in esercizio e direi che produrre in prima battuta
un solo modello che cogliesse il prototipo nel suo stato di maggior durata sarebbe stato
più che sufficiente, il resto sarebbero solo varianti di colorazione dei corrimano e le tendine
che potevano essere fornite tra gli aggiuntivi da montare a discrezione del modellista.

Secondo me puntano ad un target in età geriatrica con una buona tredicesima da spendere!

allora avevo inteso bene, un solo modello? immagino che sta scherzando.
Ricordo che esiste un magnifico kit in ottone da costruire.

Il kit in ottone , rispetto alla macchina Piko , diventa un simulacro e risente della sua progettazione ormai più che ventennale...

Okkei...

punti di vista, che non condivido, pur considerando questo 141 modello dell’anno, da premiare.

Trenodelsole è semplicemente la mia idea e credo anche di qualcun altro
tra qualche mese avremo più versioni della D141 manco fosse un caimano
che tra l'altro ad oggi ha ancora delle serie inedite!
Non mi dite che è uno stratagemma per contenere i prezzi perchè la D141
costa più della D145 che ha alcuni dettagli in più!
Poi ognuno è libero di fare e produrre quel che vuole, benvengano
ma è altrettanto lecito dire la propria idea sempre che fosse costruttiva.
Le edizioni che ritraggono la macchina in un preciso momento storico mi
fanno pensare ad un modello (come quello auto) statico, l'idea allora
potrebbe essere quella di produrre macchine folli predisposte per la
motorizzazione, così uno compra tutte le versioni che vuole e motorizza
la macchina che realmente deve far camminare sul plastico, le aziende
produttrici guadagnerebbero forse qualcosa in meno ma ammortizzerebbero
di sicuro gli stampi!

saluti, Maurizio

Boh .... io vi capisco poco.

Modellismo potrebbe anche essere "avere e veder girare quei treni che per epoca o collocazione geografica non si è potuto osservare dal vivo".

Quindi perchè scandalizzarsi se hanno riprodotto un modello esistito al vero solo in pochi esemplari e che ha girato solo in zone circoscritte?

A dir il vero poco anch'io!
Negli anni '90 si era contenti di tutto quello che usciva.
Adesso non va mai bene niente, ogni cosa è da non comprare e tutti gli imprenditori, tecnici e storici non capiscono una cippa, e assieme a importatori e venditori son solo dei loschi individui fregasoldi.
Siccome si deve arrivare alla scontata conclusione "scaffale!", per ogni uscita c'è il GP per scovare più difetti possibili!
Per fortuna che c'è anche un mondo, più fuori che qua, che, come una volta, trova la gioia dell'acquisto e del possesso.


Concordo! Al sottoscritto piacciono anche le livree fotografiche. Non hanno girato o girato pochissimo, e son un assurdo per vari? Pazienza, a me continuano a piacere lo stesso!


Poi compreresti la loco a 194,99 invece di 199?
O a 189 invece di 199?
Non ti viene il sospetto che non c'è mercato per queste?

Mi ero dimenticato, le loco si collezionano come le figurine... Chissà come sarà fatto l' album...

CONDIVIDO
Ma diciamolo , a chi "non va bene niente" ?

Ai soliti rompiscatole polemici che scrivono castronerie del tipo : "macchina che ha circolato in poche zone e circoscritte" ... come se un plasticista dovesse far circolare solo il materiale che ha visto dal vivo oppure che riesce a riprodurre cosi bene, ma cosi bene lo scenario del plastico che ha paura di sentirsi dire : "E , ma cavolo, qui sia a Roccapopulonia Ripafratta ... qui la d141 non c'è mai stata .."

Quanto onanismo ...

Luca il tuo intervento e’ condivisibile al 1000%

Ringrazio coloro che li collezionano come le figurine, sono una spinta ad un mercato piccolo e affollato.

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