Buongiorno!!

Marcello, i miei vivissimi complimenti per l'opera!!! La seguo, sebbene "silenziosamente"

Se posso darti un consiglio, gli edifici che pensi possano avere bisogno di una manutenzione futura NON incollarli bensì "avvitali" o comunque trova un sistema per piazzarli in via non del tutto definitiva: certo, un po' di colla finirà sotto i muri una volta che inserirai vegetazione e paesaggistica tutto intorno, ma l'idea di base è di limitare i danni in caso di futura e necessaria estrazione.

Io con Via Michelangelo ho fatto così: ho costruito dei supporti sotto la strada per avvitare l'intera struttura al piano del plastico: come dicevo un po' di vinavil vi finirà sotto quando vi farò il paesaggio tutto attorno, ma è una minima parte e in caso si fulmini qualche "lampadina" potrò rimuovere la via al minimo danno. Certo ... da fare solo se proprio necessario.

Grazie del consiglio.

Molti degli edifici che sono già nel plastico sono posizionati ad incastro, ed anche due della fabbrica hanno questa caratteristica, per poter arrivare in alcuni posti altrimenti inaccessibili.

Anch'io recentemente ho dovuto decidere come sistemare una parte paesaggistica decidendo se renderla asportabile o fissarla definitivamente.
Essendo una parte montuosa renderla asportabile creava molti problemi di ambientazione e così ho deciso per il fissaggio definitivo... i problemi dell'illuminazione interna li ho risolti installando i led su asticelle di legno sfilabili da buchi sotto gli edifici...

Test per il ballast.

Dall'industria all'artigianato.

Gran bel lavoro Marcello, non c'è che dire!
Luciano

Edifici belli e ben collocati. Quello che trovo particolarmente interessante è che, forse per lo sviluppo in altezza, amplificano la profondità.
Un appunto da precisino puntiglioso noioso: se il tuo plastico è ambientato dopo la fine degli anni '80 la fabbrica è fuorilegge. Da allora tutti i camini debbono avere lo sfogo oltre il colmo del tetto. Viceversa l' elettroventilatore sfoga bel al di sotto...
Ti consiglio di inserire un' auto della ASL con relativi Preiserini-tecnici ASL che ispezionano e multano...

Saluti
Stefano.

Grazie Luciano.

Stefano, a cosa ti riferisci?

Forse ti riferisci a questo? La foto è del 2008, può darsi che sia fuori servizio.

Ciao Marcello,
esattamente !
La mia era un battuta, più che altro...
Dovuta, però, alla mia lontanissima esperienza di lavoro in ambito "igiene ambientale". Dal 1988, per legge ( 203/88 ), i camini di sfogo degli scarichi industriali debbono essere portati oltre il colmo del tetto. E gli scarichi in aria di inquinanti gassosi debbono avere una concentrazione di inquinanti al di sotto di valori normati in maniera molto precisa. Perciò, all' occorrenza, debbono essere filtrati.
Saluti
Stefano.

P.S.: il cassone verde a destra della foto al vero dovrebbe essere un filtro a maniche ( o a cartucce ) per polveri con sistema di pulizia automatica a controlavaggio di aria compressa; ergo l' azienda che hai fotografato dovrebbe fare una qualche lavorazione che produce polveri...è così ?

Bravo.
Ad occhio e croce dallo scaffale pare una fonderia o una smalteria, o giù di lì.

Officine FS di Foligno.



Deposito di Bologna.

Un'altra raccordata sulla RO - Chioggia, lug. 2008.

I verdi: filtri polveri a cartucce con sistema di pulizia a controlavaggio di aria compressa.
Il grigio ed il crema: filtri polveri a maniche solitamente ( ma non sempre ) con sistema di pulizia a scuotimento.
Il crema potrebbe anche essere un minisilo.
In generale adatti per svariate applicazioni, difficile dal semplice fitro capire cosa filtra. I minisilo soltamente sono in asservimento a reparti falegnameria.
Saluti
Stefano.