Ad aprile avrà inizio il 3' censimento del FAI per i “Luoghi del cuore” (pessimo nome), che offre la possibilità di segnalare beni culturali ai quali si è particolarmente legati e che –spesso- si possono considerare in pericolo.
A mio parere si potrebbe sfruttare questa occasione per attrarre l’attenzione sulla memoria storico-culturale della ferrovia in Italia, concentrando un certo numero di segnalazioni su di un bene culturale ferroviario particolarmente a rischio o meritevole di essere maggiormente valorizzato.
Il FAI, ricevuta la segnalazione, si rivolge agli enti locali competenti, alle sovraintendenze e ai proprietari del bene chiedendo informazioni e cercando di far interagire i soggetti per una migliore tutela; i risultati sono variabili, ovviamente, nel caso del mio comune di residenza posso citare l’intervento del comune che ha restaurato la scalinata liberty di accesso alla vecchia stazione ferroviaria (e già siamo in tema), oggetto di... segnalazioni. Nelle precedenti due edizioni io ho votato e fatto votare una struttura rurale privata del XV-XIX secolo a rischio di crollo: trattandosi di un edificio privato e non avendo il privato risorse economiche sufficienti (nobiltà mooolto decaduta) la situazione è rimasta pressoché statica, anche se la sovraintendenza si è impegnata almeno nel monitoraggio della situazione della chiesa del complesso rurale.
Un numero elevato di segnalazioni potrebbero contribuire
1) a portare all’attenzione il bene segnalato, spingendo il proprietario (diciamo la holding Ferrovie dello Stato) a considerare il recupero dello stesso una occasione pubblicitaria significativa, considerando la visibilità della iniziativa. Se Ferrovie dello Stato sponsorizza le olimpiadi di Torino e se ne frega del binato TEE Breda è probabilmente anche perchè hanno [avrebbero] una visibilità diversa...
2) a dare visibilità al mondo degli appassionati di ferrovia: decine di segnalazioni da parti diverse d’Italia per lo stesso bene non passerebbero inosservate.

Si tenga presente che nell’ultima edizione su circa 5000 luoghi segnalati, solo 4 hanno superato le 2000 segnalazioni, solo 8 hanno superato le 1000; nella singole regioni solo 3-4 beni superavano il centinaio, la maggior parte avevano da 1 a 10 segnalazioni.
Nella prima edizione un intero paesino (Roncobello, BG) si era organizzato per votare lo stesso bene, un antico mulino, risultato secondo nella “classifica” finale (1279 segnalazioni) e successivamente acquistato dal FAI (oggi in restauro, in attesa di apertura al pubblico).
Non è che mi aspetti chissà che cosa, però si potrebbe tentare...

Cosa scegliere come bene da segnalare? Interpretando estensivamente il concetto di “luogo” si potrebbero segnalare rotabili a rischio o meritevoli di essere maggiormente valorizzati, ad esempio: ETR 250, ETR 300, Aln442-448 (e qui sottolineare il valore di bene culturale sarebbe facilissimo). Ma si potrebbe anche segnalare un luogo o un edificio storico rilevante per funzioni, storia o stile architettonico: stazioni storiche oggi dismesse, edifici e strutture storiche di DL a rischio o anche intere linee –come insieme di linea vera e propria, fabbricati e strutture tecnologiche- a rischio di dismissione e di progressivo degrado. Una proposta potrebbe essere Trieste Campo Marzio, che sapevo a rischio (ma non so se ci siano sviluppi recenti).

L’importante sarebbe concentrare le segnalazioni su di un unico bene “condiviso”.

Fatemi sapere se per voi è una stronzeta o se è fattibile; non costa nulla, le segnalazioni si fanno sul sito www.fondoambiente.it o attraverso le apposite cartoline reperibili nei beni FAI o in altri posti (quest’anno c’è la collaborazione di Banca Intesa, si dovrebbero trovare anche nelle relative filiali).
Ciao

Roberto

Mi sembra un'ottima idea!!
Se ci mettiamo d'accordo potremmo tirar fuori almeno un centinaio di preferenze per un unico bene o luogo.
Direi di fare un sondaggio fra di noi, una sorta di primarie, così poi da votare tutti lo stesso bene.

Comincio io:
per un rotabile voto senz'altro per il settebello sopravvissuto, simbolo della rinascita economica italiana, e poi è un bel treno, e ben utilizzabile a fini turistici per un eventuale rientro econimico (si deve pensare anche a quello)

per linea o edificio... boh! ci devo pensare anche perchè secondo me è inutoile votare, chessò, la linea delle Dolomiti quando sappiamo che sarebbe un'impresa impossibile.

Non so....ho già segnalato gli anni passati (è una iniziativa che si ripropone periodicamente) alcune realtà ferroviarie delle mie zone e non è servito a un gran chè...e vero che va fatto e che non costa nulla, ma non so se a Ripa di Meana, Bazoli o Confalonieri ecc. interessi qualcosa il treno o la ferrovia in generale....minchia a leggere i nomi del CdA ti viene da chiedere con che coraggio chiedono i soldi....

comunque, obbiettivamente, segnalare non costa niente.

Beh, tieni presente che il FAI non interviene a finanziare interventi o ad acquisire i beni segnalati, si fa solo interlocutore degli enti locali e delle sopraintendenze: l'interesse di molte persone per il treno e per la storia del mezzo ferroviario attraverso le segnalazioni potrebbe essere amplificato dalla notorietà del FAI e dalle ottime possibiltà che esso ha di accedere ai mezzi di comunicazione. Fondamentale sarebbe anche creare una documentazione che metta in luce gli aspetti tecnici e storici di ciò che si segnala.

Se si dovesse scegliere un rotabile anche io propenderei per l'ETR300, per alcuni motivi:
1)grande fascino anche nell'immaginario e nella memoria collettiva
2)ottimo esempio di design e di architettura d'interni, con grandi firme coinvolte
3)necessità non solo di salvarlo, ma anche -eventualmente- di recuperarlo anche per quanto riguarda gli interni

Roberto

Non mi pare una buona idea: il fai è gestito da beghine ecologiste che, se possibile, una ferrovia la farebbero chiudere per farla trasformare in ciclabile.
E' che in questo paese la cultura dell'uso e della preservazione delle ferrovie è ancora di là da venire.

Posso proporre la Sacile-Gemona?

Quest'anno il secondo luogo più segnalato in Abruzzo (769 voti) è "tracciato (ex)ferrovia vastese"
Così tanto per dire che evidentemente un minimo di sensibilità per la tutela di alcuni spazi esiste: indipendentemente dalle ipotesi (tram, treno, pista ciclabile, sentiero dell'ammmore), ciò che si teme è che la ex ferrovia si traformi in strada o in spazi privati (=villette a mare)

Questa volta mi dispiace per il settore ferroviario ma, come saprete, è risultato il più votato un Convento di clausura sul cui brolo, di una naturale serenità, in quel di San Giacomo di Veglia, quartiere di Vittorio Veneto, un sindaco sprovveduto (è un eufemismo a dir poco per non dir di peggio) aveva messo gli occhi per realizzare una palestra ed una scuola elementare che sono il paravento per aprire la strada ad una speculazione edilizia di migliaia di mc progettata da un architetto svizzero prezzolato.
Vedremo come andrà a finire.

Marino

Ho visto...e immaginavo ci fosse dietro una storia del genere.
Ciao

Io voto il TEE BREDA.
ciao

http://www.iluoghidelcuore.it/censimento

Riproviamo a segnalare qualche ferrovia?

Io ho segnalato la linea Ferroviaria Castelvetrano-Sciacca-Ribera-Porto Empedocle.

il Settebello come treno agenzia... se fanno i soldi con il VSOE...

Pensate che non ci abbiano già pensato? Il Settebello ha un numero elevato di posti che sarebbero difficile da vendere, inoltre è troppo lungo e non si saprebbe dove posteggiarlo. L'Arlecchino invece andrebbe bene ed è già in fase di recupero.