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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Locomotive a vapore.
MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2006, 14:50 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 9:34
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Località: roma
Stimolato dall'ottimo thread di Taiga vorrei sottoporre una questione che mi ha sempre intrigato ma alla quale non ho mai avuto una risposta esauriente.
Come si guida una locomotiva a vapore?
Mi spiego: accendo il fuoco o ravvivo quello di stazionamento, mando la caldaia in pressione.... e poi? Come la faccio muovere? Che valvole utilizzo per la regolazione? Come vario la velocità?
Grazie a tutti per le risposte.

PS
No perditempo, please.


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MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2006, 19:17 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 17:07
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Località: Viareggio
Premesso che prima della partenza o delle manovre da effettuare sia stata eseguita la lubrificazione ed il sistematico rabbocco di olio a tutte le parti in movimento occorre a grandi linnee eseguire le seg. manovre:
1) fare aria per il freno, ovvero avviare la pompa dell'aria;
2) verificare che la pressione in caldaia sia quella più consona al servizio da svaolgere;
3) portare la leva in fondo corsa avanti o indietro (max grado d'introduzione);
4) aprire i rubinetti di spurgo dei cilindri (se la macchina non è equipaggiata con le valvole multiple);
5) aprire lentamente il regolatore in modo da evitare bruschi avviamenti (slittate);
ad avviamento avvenuto e man mano che la velocità aumenta accorciare la leva (ridurre il grado d'introduzione) e chiudere i rubinetti di spurgo dei cilndri.
Questo per sommi capi è quello che occorre fare per l'avviamento della locomotiva (ho volutamente tralasciato le altre incombenze a carico del macchinista per la conduzione della caldaia ad es. controllo livello acqua, controllo segnali ecc.), comunque se hai la possibilità di domandarlo ad un macchinista abilitato alla TV ti saprà rispondre in maniera più esauriente.
Carlo Pezzini


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MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2006, 19:40 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 12:58
Messaggi: 44
Non sapendo quanto il ns.potenziale macchinista sia preparato, mi permetto aggiungere alcuni piccoli particolari:

1 - se la macchina è già sotto pressione, al minimo, col fuoco di stazionamento, se non si sa da quante ore e da quale servizio, è bene anche dare un'occhiata alle scorte di carbone...per non rimanere per strada, pardon per ferrovia;

2 - se invece la macchina era spenta, va considerato un certo -lungo- tempo prima di arrivare alla pressione di esercizio.


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MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2006, 21:01 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:01
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Località: Palazzago (BG)
Mo bene!
Allora, i comandi - se capisco bene - sono due:
- regolatore: influisce sulla quantità di vapore prelevata dal duomo e inviata al motore. Giusto?
- "leva" (com'è che si chiama?): con gioco di leve modifica la geometria del meccanismmo di distribuzione (biellismo?) allo scopo di modificare il grado di introduzione.
Ràit?


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MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2006, 21:46 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 21:50
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Località: Torino
TaigaTrommel ha scritto:
Allora, i comandi - se capisco bene - sono due:


In realtà, c'è anche il comando dei rubinetti di spurgo, per le locomotive che non sono dotate di valvole multiple. Senza considerare i comandi del freno.

TaigaTrommel ha scritto:
- regolatore: influisce sulla quantità di vapore prelevata dal duomo e inviata al motore. Giusto?

Sostanzialmente sì.

TaigaTrommel ha scritto:
- "leva" (com'è che si chiama?): con gioco di leve modifica la geometria del meccanismmo di distribuzione (biellismo?) allo scopo di modificare il grado di introduzione.
Ràit?


La "leva" si chiama... leva :) Anche se sulle locomotive oggi esistenti il comando della distribuzione è un volantino, sulle macchine più antiche era proprio costituito da una leva; ed il nome è rimasto.

Si tratta del sistema per regolare il periodo d'introduzione del vapore nei cilindri, al fine di aumentare la resa del motore: quando il treno è lanciato, si "accorcia" la leva, in modo da abbreviare il periodo d'introduzione; in questo modo s'immette nei cilindri un quantitativo di vapore inferiore a quello necessario per l'avviamento.

Ciò permette al vapore di espandersi nel cilindro, sfuttando sino in fondo l'energia termica in esso accumulata. In questo modo si realizza una evidente economia, che si riflette, naturalmente, anche in una minor fatica per il fuochista.

La leva può essere manovrata sino ad ottenere un'introduzione pari a zero, corrispondente al punto morto della distribuzione. Si dice allora che la "leva è in centro", perchè il punto corrisponde a quello mediano di un corsoio col quale il macchinista può leggere, su un'apposita scala graduata, il grado d'introduzione impostato.

Oltrepassando il punto centrale della distribuzione, si ottiene il rovesciamento delle fasi: cioè, in sintesi, i periodi d'l'introduzione e di scarico si scambiano. In tal modo si realizza l'inversione della marcia.


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MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2006, 22:41 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:01
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215.005 ha scritto:
In realtà, c'è anche il comando dei rubinetti di spurgo, per le locomotive che non sono dotate di valvole multiple. Senza considerare i comandi del freno.


...hai dimenticato il fischio! :D
Ovviamente intendevo dire che due erano i comandi principali che "realizzano" il movimento della macchina.
Per quanto riguarda il grado d'introduzione è "todo claro" - il Cornolò è molto esauriente. Poi avevo trovato in rete anche dei softwarini che simulano il funzionamento dei diversi tipi di distribuzione, e ti permettono di muovere la "Leva" e vedere graficamente l'effetto sul biellismo e conseguentemente l'effetto sull'introduzione del vapore nei cilindri... chissà se ce li ho ancora...


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MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2006, 23:42 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 22:33
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Buon divertimento...... :lol: :lol: :lol:

http://www.miol.it/stagniweb/vaporefn.htm

Ciao.
Alex


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MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2006, 23:50 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:01
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Località: Palazzago (BG)
Ganassa!!!!!


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MessaggioInviato: venerdì 17 febbraio 2006, 13:50 
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Nome: Fabrizio Baroni
Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 13:46
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Località: Pianeta Venere - Firenze Nova
colgo l'occasione per torlgliermi dei vecchi dubbi a proposito della leva d'inversione che comanda il grado di introduzione. l'obiettivo sarebbe quello di tenerlo il più piccolo possibile, perchè questo aumenta il rendimento del motore. ma questo va a scapito della potenza? in pratica il buon macchinista come si deve destreggiare tra apertura del regolatiore e grado di introduzione?
per esempio non si potrebbe viaggiare sempre a regolatore tutto aperto agendo solo sul grado di introduzione? ':?:'

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MessaggioInviato: venerdì 17 febbraio 2006, 14:06 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 9:34
Messaggi: 183
Località: roma
Allora: il regolatore regola la luce di apertura della valvola dalla quale entra il vapore nei cilindri;
la leva di inversione regola la corsa dei cilindri stessi?

Ok, il nostro treno è lanciato, incontra una livelletta in salita, il maestro che fa? Apre di più il regolatore o muove la leva di inversione?

Comunque finalmente degli argomenti stimolanti.
Ciao


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MessaggioInviato: venerdì 17 febbraio 2006, 16:23 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 17:07
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Località: Viareggio
Generalmente il "maestro" nell'affrontare una livelletta allungherà la leva (ma non nel primo tratto in quanto cercherà di sfruttare l'inerzia che il treno ha accumulato), ovvero aumenterà il grado di introduzione aumentando così lo sforzo del motore, a discapito della velocità, che per altro diminuisce naturalmente per effetto della livelletta. C'e da dire che il "maestro" deve tenere sotto controllo costante il livello dell'acqua in caldaia effettuando brevi iniezioni di acqua (all'incirca della durata di 10-15 secondi) in modo da non creare bruschi abbassamenti nella produzione di vapore dovuti a massiccia introduzione di acqua in caldaia (valga come sempio una pentola in cui bolle dell'aqua, se agguingete un bicchiere d'acqua fredda l'acqua contenuta nella pentola smetterà per un certo periodo di bollire, mentre se ne aggiungete lo stesso quantitativo di quella contenuta ne prec. bicchiere con un cucchiaio continuerà a bollire) inoltre prima di raggiungere il culmine della livelletta dovrà curare di avere il livello dell'acqua ad un punto tale che con il cambio di livelletta (passaggio dalla salita al piano o alla discesa) non si venga a scopirire il cielo del focolaio, con tutti i richi coseguenti.
Carlo Pezzini.


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MessaggioInviato: venerdì 17 febbraio 2006, 16:24 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 17:07
Messaggi: 916
Località: Viareggio
Scusate per i periodi un pò lunghi, li ho semplicemente scritti di getto senza rileggerli.
Carlo Pezzini


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MessaggioInviato: venerdì 17 febbraio 2006, 18:18 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 21:55
Messaggi: 102
Località: Parma
TaigaTrommel ha scritto:
(...) Poi avevo trovato in rete anche dei softwarini che simulano il funzionamento dei diversi tipi di distribuzione, e ti permettono di muovere la "Leva" e vedere graficamente l'effetto sul biellismo e conseguentemente l'effetto sull'introduzione del vapore nei cilindri... chissà se ce li ho ancora...


Se non li dovessi trovare, prova a spulciare nel sito www.adriavapore.it ! Lì ci sono!


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MessaggioInviato: venerdì 17 febbraio 2006, 18:59 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:01
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Trovato:
http://www.adriavapore.it/animazioni_distribuzione.htm
Meraviglioso!


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MessaggioInviato: sabato 18 febbraio 2006, 15:39 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
Messaggi: 2425
Località: Vigonovo
In italia non ho presente musei con locomotive visitabili che abbiano la leva
al posto del volantino e vite senza fine.

Al museo nazionale di Praga c'è una motrice tramviaria con l'introduzione a controllata da una leva ben visibile da una apposita passerella, e qualche volta la si vede in film sul far west quando mostrano le vecchie "American Standard".

Il comando a volantino e vite c'è sulle macchine preservate dalle varie associazioni e sulla 625 visitabile del museo di Porta Vescovo (VR).

Per chi ha la fortuna di andare a Norimberga, ci sono due installazioni didattiche con le distribuzioni Heusinger/Walshaerts e Allen alimentate
ad aria compressa, dove si può veredere l'effetto del glifo della distribuzione.


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