Beh, sono circa il 6% della popolazione dei paesi arabi, pari a circa 7.800.000 esseri umani, non mi pare siano pochini.
Giusta la precisazione "storica" sulla legge del taglione, anche se bisogna considerare che il significato profondo della stessa era il tentativo di superare la logica della vendetta infinita tra i clan: ad un morto doveva corrispondere al massimo un altro morto per vendetta. La logica nazista era invece quella del 10 per 1: prendo atto che questa logica viene considerata ancora oggi valida...

Sul fatto che la democrazia occidentale basata sui diritti individuali sia meglio dellla teocrazia e dell'autoritarismo di molti regimi arabi, nulla da dire; sul fatto che la difesa della civiltà nata dall'habeas corpus, dalla magna charta, dalla Rivoluzione Francese e dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo sia da attuare a suon di Guantanamo, guerre preventive, arresti illegali e... logiche naziste nel cuore delle persone ho qualche dubbio.
Preferisco difenderla rimanendo fedele ai suoi principi.

Roberto

Roberto: una stretta di mano.

Quanto scritto non farebbe una grinza se:
- regimi arabi: la democrazia non è un regime, almeno nell'accezione comune che si dà a questo termine;
- la Rivoluzione Francese non mi sembra sia andata molto leggera con il rispetto della vita umana;
- presumo contesterai il film, cioè il contenuto di Munich
- quindi applaudi alla Clementina Forleo, con tutti i bizantinismi che ne stanno seguendo; Blair invece è un novello Hitler; sarei curioso di conoscere la reazione ad un -speriamo mai- attentato terroristico che colpisca le nostre tante mammole e garantiste, a cominciare dal citato Magistrato, ove venisse colpito un loro caro: ricordatevi cosa esclamò La Malfa (padre) e tanti politici quando rapirono Moro;
- ma andiamo sul concreto, o sei un novello San Francesco o cosa proponi per difendere i tuoi principi; tra l'altro questi sono riconosciuti nei Paesi Arabi?, in virtù del lapalissiano principio di reciprocità.

Non ho capito -dico davvero- i riferimenti a Munich e ai regimi arabi e la democrazia; comunque tra () non contesto minimamente il significato di Munich, ma forse lo hai inteso in modo diverso da come l'ho inteso io...
Quanto alla rivoluzione francese mi riferisco ai tre famosi principi incarnatisi nella dichiarazione dei diritti del cittadino, non ai deliri degli anni del Terrore.
Non sono d'accordo con i bizantinismi della Forleo, se creare una organizzazione armata è reato lo è indipendentemente da dove si svolgerà l'azione e da quali sono i fini dell'organizzazione stessa.

Quanto a cosa fare concretamente, l'ho già scritto: tenere fede ai principi e combattere legalmente il terrorismo che ci minaccia, senza passare sopra al rispetto dell'essere umano; nella questione delle vignette si poteva chiedere scusa per le offese ai musulmani, prendendo le distanze dal contenuto delle vignette e rimarcando il rispetto per ogni religione senza arretrare di un passo nella difesa della libertà di stampa... si sarebbe colta l'occasione per parlare di questi concetti al mondo musulmano (il discorso è certo troppo complicato per essere trattato qui).

Dette confusamente queste poche cose, ti lascio pure la replica, posso anche dichiararmi sconfitto e non intervenire più...

Ciao
R.

Concordo pienamente con le considerazioni di Roberto Morandi. Ciao a tutti, Franco

forse...Michelle Hunziker??

Non voglio riaprire la sterile polemica.
E 656, mi spieghi solo il significato di "Munich"?
Ciao
Roberto

Da "La Stampa"

MARTA OTTAVIANI

Cari Lettori,

la notizia di oggi arriva dalla Svezia ed è una notizia importante. Alcuni deputati di Stoccolma hanno chiesto che venga assegnato a Rakip Zarakolu il premio Nobel per la Pace.

Come ricorderete Zarakolu è stato arrestato lo scorso primo novembre con suo figlio con l'accusa di associazione a organizzazione terroristica. Secondo l'accusa l'editore e intellettuale farebbe parte del Kck, organizzazione che secondo alcuni sarebbe il braccio politico del Pkk nei centri abitati, secondo altri un'organizzazione che contiene varie sigle fra cui quella del Pkk.

Permettetemi di dire che quando ho appreso la notizia ero felicissima. Conosco Zarakolu personalmente, da anni conduce una battaglia culturale in Turchia per creare momenti di informazione e dibattito su temi spinosi come la questione curda o il genocidio armeno. Permettetemi anche di ricordare sua moglie Aysegul, morta nel 2002, e che non ha esitato a sfidare il carcere turco più duro degli anni 70 e 80 pur di poter portare avanti il suo messaggio.

Spero veramente che questa candidatura possa concorrere a fare conoscere meglio questo grande uomo e magari anche a favorire la sua liberazione.